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Recensioni

Dead Island 2 Haus | Recensione: ecco perchè non bisogna calpestare l’erba

Lynchiano.

Se dovessi scegliere un solo termine per definire Haus, il primo DLC di Dead Island 2, non potrebbe che essere lynchiano. Come il cinema di Lynch infatti questa piccola – dura 4 ore scarse – espansione della storia può avere solo detrattori o estimatori. Haus non è una tranquilla passeggiata tra zombi da prendere a mazzate, ma qualcosa che affascina e ripugna al tempo stesso costringendo però il giocatore ad andare fino in fondo. Tutto questo per capire, o almeno provare a capire, qualcosa in più su quello che è successo in DI2.

Tra teste parlanti, maiali giganti e piscine senza fondo

La statua e gli adepti che vi accoglieranno all’entrata di Haus.

Dead Island 2 è stata veramente una delle sorprese di questo 2023 ricchissimo di titoli.
Ri-annunciato all’ultimo, quando ormai non lo aspettavamo quasi più è riuscito a convincerci abbondantemente della sua qualità, anche se a livello di storia ci ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca. Il gioco infatti termina proprio quando sta per diventare più interessante e sono molte le domande che rimangono aperte alla fine dell’avventura principale. Haus, il primo dei due DLC annunciati sin dall’uscita del gioco, prova a rispondere ad alcune di queste domande, ma nel farlo ne apre tante altre e forse alcune cose era proprio meglio non saperle.

Con un misterioso invito, che si trova a casa di Emma, il giocatore viene letteralmente trascinato in una zona di Hell-A tutta nuova. In questo luogo fa la conoscenza della setta di Haus, o meglio di quello che ne rimane. Qualche corpo decapitato su alcune sedie e una testa che a quanto pare è più viva che mai. Questa blatera di prove da superare per recuperare altre teste e raggiungere l’illuminazione, ma anche di un certo Konstantin, il capo di questa allegra combriccola appassionata di latex e morte. Se avete giocato DI2 il nome Konstantin vi suonerà parecchio familiare visto che è il responsabile dei poteri del protagonista.

Oltre alla storia principale, Haus offre alcune nuove missioni Chi l’ha visto da portare a termine alla fine dell’avventura.

Seguendo le indicazioni della testa inizierà un viaggio tra zombie adepti, tende di velluto rosso e prati da non calpestare come è specificato sui numerosi cartelli che compongono la prima zona del DLC. Questa rassomiglia ad un sobborgo americano dove l’orrore si nasconde dietro le porte di una serie di villette a schiera. In questa location il giocatore dovrà superare 3 prove che lo porteranno a lasciare indietro la persona che era per “rinascere”, diciamo così.

Ovviamente entrare in queste case non sarà semplice e per superare gli enigmi ambientali presenti si finirà per calpestare l’erba di ogni giardino, azione che richiamerà ondate di zombie finché non si ritorna con i piedi su un vialetto sicuro.

Se questo vi è sembrato strano immaginate di addentrarvi in un bosco finto per accendere pire di morti viventi o sconfiggere maiali giganti dentro una tavola calda americana. Per non parlare poi del club esclusivo dove le piscine non hanno acqua, ma solo baratri oscuri che scendono verso la morte.

Quel cervello rampicante che radici che ha, lo prendi papà?

La storia di Haus è quindi un mix di assurdità che contiene però qualche piccola novità lato gameplay. La Balestra è la nuova arma fornita da questo DLC che potrà essere usata dentro e fuori Haus. Si tratta di un’arma molto potente, perfetta per far saltare teste o colpire con precisione i punti deboli degli avversari.

A volte ci sarà più di un solo cervello da trovare, ma tranquilli, ci saranno metri e metri di budella a indicarvi la via.

In Haus, come se non bastassero le secchiate di sangue lanciate un po’ in ogni dove, ci saranno anche dei “cervelli rampicanti” chiamati Cervelli Oscuri, che bloccheranno alcune porte con le loro radici. Questi cervelli potranno essere distrutti solo con la balestra ma prima andranno trovati seguendo i rampicanti nella zona.

A contornare l’esperienza, anche qualche carta extra basata sul potenziamento di precisione e calci, un’arma unica che è praticamente una mannaia/girarrosto portatile con tanto di maialino incorporato che gira come un kebab e una carta finale molto interessante che eviterò però di spoilerarvi.

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Conclusioni

Il primo DLC di Dead Island 2 ci presenta una storia davvero grottesca, a tratti fantascientifica, che rivela qualcosa in più sulla trama lasciata incompiuta del titolo base. Le rivelazioni risultano essere però troppo assurde anche per il clima che si respira in DI e lasciano di nuovo il giocatore interdetto e pieno di domande. Haus è un DLC che colpisce per atmosfera e personaggi, seppur pochi, ma rimane abbastanza frettoloso sui fronti di storia e gameplay. L’esplorazione è stata praticamente azzerata in favore di una narrativa su binario che toglie molto alla formula offerta nel gioco base. Se volete cercare di comprendere quanto successo ai protagonisti del gioco, rimane un DLC imprescindibile da giocare e anche se vi piacciono le atmosfere alla Twin Peaks. Se però volevate un’altra ricca mappa da esplorare come quelle del gioco principale, purtroppo rimarrete delusi.

This post was published on 21 Novembre 2023 15:30

Simone Alvaro "Guybrush89" Segatori

Ritrovato in tenera età su una spiaggia pixelata le sue prime parole sono state "Voglio fare il pirata!" In mancanza di un vero galeone è partito all'arrembaggio del mare della rete depredando le conoscenze di ogni isola su cui è approdato: Ha scritto per Games, VGN, Adventure's Planet, Badgames, FlopTV, Cinefilia Ritrovata, Ridble e creato qualche video per la ciurma di Game Series Network. Nel mentre la taglia sulla sua testa è aumentata e dopo che l'Università di Viterbo lo ha ritenuto un pericoloso "Capitano della Comunicazione", l'Alma Mater Studiorum di Bologna lo ha classificato come "Minaccia Pirata esperta di Cinema, Televisione e Produzione Multimediale". Per circa un anno è quindi rimasto nascosto nella Cineteca di Bologna, gestendo dall'ombra l'Archivio Videoludico e organizzando anche un ritrovo piratesco conosciuto come Svilupparty. Dopo qualche tempo passato in mare tra cinema, fumetti, serie tv, libri, aspirapolvere e videogiochi, senza mai una vera casa, mette l'ancora alla fonda nella baia videoludica di Player.it, dove passa le giornate in compagnia di scimmie, balene e altri animali. Va spesso ad ubriacarsi nella taverna di Tom's Hardware, inoltre va all'arrembaggio di libri e fumetti su Frasix, di gadget e serie TV su Nospoiler e Cinematographe e svolge ricerche su antichi manufatti per conto di Ivipro. Il richiamo dell'oceano però lo trascina continuamente tra le onde e anche se non sa dove lo porterà il vento quello che conta davvero è il viaggio.

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