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Recensioni

Naruto x Boruto: Storm Connections | Recensione (PS5) | Una gioia amara per i fan

Il legame tra videogiochi picchiaduro e Battle Shonen è indissolubile sin dai tempi del primi titoli ispirati all’universo di Dragon Ball. Questo perché qualunque fan di un anime tanto incentrato sui combattimenti desidera rivivere le avventure e gli scontri dei suoi protagonisti preferiti. La voglia di accontentare la fanbase, però, spesso ha portato sul mercato titoli scadenti, nati con l’unico obiettivo di mungere una IP di successo.

CyberConnect2, con la serie “Storm“, aveva invertito la tendenza sin dal 2008, quando lanciò come esclusiva PS3 il suo Naruto: Ultimate Ninja Storm, un picchiaduro basato sui primissimi capitoli dell’opera del maestro Masashi Kishimoto. Al tempo, l’anime “Naruto” era, insieme a Dragon Ball e One Piece, uno dei più noti e conosciuti in tutto il mondo e il videogioco riuscì ad accontentare anche i fan più esigenti con meccaniche uniche in grado di rievocare davvero le abilità dei protagonisti e una spettacolarità negli scontri superiore persino a quanto visto sul piccolo schermo.

Il 17 novembre 2023, dopo 15 anni dal primo titolo e nell’anno in cui il manga di Naruto compie 25 anni, CyberConnect2 porta sul mercato l’ultima incarnazione della serie “Storm”: Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections.

Passaggio di consegne?

Il manga e l’anime di Naruto si sono conclusi anni fa e l’ultimo titolo di CyberConnect2, Ninja Storm 4, aveva potuto basarsi su tutti gli eventi legati al ninja biondo e mostrare anche la conclusione delle sue avventure.

Dopo Naruto è arrivato Boruto, opera che racconta le vicende successive alla conclusione della storia principale e legate al figlio di Naruto. Il nuovo titolo non ha riscosso molto successo: molti fan sono rimasti delusi dal finale di Naruto ed altri non hanno legato particolarmente con i nuovi protagonisti. Del resto, l’anime “Boruto” è caratterizzato da innumerevoli episodi filler e solo verso il finale Kishimoto è tornato a raccontare una storia più interessante.

In termini videoludici, CyberConnect2 aveva voluto seguire anche le vicende legate al piccolo Boruto aggiungendo una corposa espansione a Storm 4, il DLC “Road to Boruto“, in cui introduceva nel roster alcuni nuovi personaggi e una nuova modalità interamente dedicata alla serie appena nata.

Il nuovo titolo, Naruto x Boruto: Storm Connections, doveva essere proprio l’anello di congiunzione tra vecchio e nuovo, un modo per ricordare le vicende di Naruto dall’inizio alla fine e dare finalmente il giusto valore a quelle del figlio Boruto, soprattutto ora che la prima serie dell’anime si è conclusa e le avventure del giovane ninja iniziano a diventare interessanti. Del resto, tutti i trailer fin qui mostrati da Bandai hanno introdotto nuovi personaggi legati all’universo di Boruto e particolarmente attesi dai fan.

Una storia da ripercorrere

Iniziamo col dire che Naruto x Boruto: Storm Connections offre due diverse modalità storia. Nella prima, più classica, ci troveremo a rivivere l’intera epopea di Naruto e del suo amico e rivale Sasuke. Attraverso otto capitoli è possibile rivivere tutti i momenti salienti dell’anime utilizzando principalmente i due protagonisti, da quando erano dei giovani Genin della Foglia alla Quarta Guerra dei Ninja.

Lo stile è molto classico e già visto in altri titoli dello stesso genere. Il gameplay viene alternato da numerosi intermezzi raccontati attraverso immagini prese dall’anime e una misteriosa voce narrante che spiega le vicende e gli scontri veri e propri. Generalmente si tratta di match classici in cui bisognerà impersonare o Naruto o Sasuke contro l’avversario di turno. Sono scontri estremamente facili, anche cercando di svolgere le azioni bonus previste per ottenere premi extra.

Fortunatamente, questi scontri più classici cedono spesso il campo a spettacolari boss fight, soprattutto contro i nemici più grossi. Queste sequenze sono in pieno stile CyberConnect2: inframezzati da QTE spettacolari al punto da apparire persino migliori degli scontri visti nell’anime. Certo, la maggior parte sono semplici rifacimenti di quanto visto in altri titoli della serie “Storm”, ma ciononostante risultano un’aggiunta gradita. Anche in questi casi, però, la difficoltà è tarata verso il basso ed anche i QTE possono essere sbagliati solo se avete il controller appoggiato sulla scrivania.

La seconda modalità Storia è basata, invece, su Boruto, ma, al posto di ripercorrere le brevi vicende viste fino ad ora nell’anime, propone una storia inedita del maestro Kishimoto. Non ne parleremo per evitare spoiler, ma basta dire che verranno introdotti due nuovi villain particolarmente interessanti ed il nostro giovane Boruto dovrà cercare di evitare la quinta Guerra dei Ninja.

Durante tutta la prima metà (un paio d’ore circa) questa modalità Storia non riesce a ingranare; il gioco alterna fasi narrative con cutscene incredibilmente statiche basate solo su dialoghi a combattimenti classici. Addirittura, in un’intera sezione Boruto dovrà ripercorrere (per ragioni che non spiegheremo) le principali battaglie combattute dal padre. Sarebbe un bel modo per ricordare anche le avventure di Naruto… se non ci fosse un’intera modalità per farlo nello stesso titolo.

Fortunatamente nella seconda parte sia la narrazione che il gameplay diventano molto più interessanti con bossfight interessanti e vicende degne della serie principale. Purtroppo, inspiegabilmente, i due villain non diventeranno personaggi giocabili nel roster, pur avendo moveset ben definiti.

Altra pecca, legata sempre al roster, è che entrambe le modalità Storia non sbloccano personaggi. Certo, ormai è prassi comune nei picchiaduro che tutti i personaggi utilizzabili siano sbloccati sin dall’inizio per favorire il gioco online, ciononostante questa scelta fa perdere molto interesse nel voler proseguire la storia principale, utile solo a sbloccare costumi alternativi ed oggetti per la personalizzazione.

Apprezzabile, invece, l’Enciclopedia di Naruto, sempre consultabile, che si completa con il progredire della storia e dei singoli scontri. Un modo per ricordare frammenti della serie dimenticati o scoprire qualcosa di nuovo sui propri beneamini.

Botte spettacolari per tutti!

Sul lato gameplay la base resta la stessa che ha reso celebre la serie: combattimenti estremamente coreografici in mappe abbastanza estese. Le combo si effettuano tutte con la pressione di un singolo tasto (Su PS5 il “Cerchio”) e variano a seconda dell’inclinazione dell’analogico sinistro. Un altro tasto serve a concentrare il “chakra”, l’energia dei ninja, per sferrare le tecniche di ogni personaggio o la potentissima tecnica segreta.

Quando la barra degli HP scende oltre un certo limite è possibile scatenare il “Risveglio”, una trasformazione in grado di rendere il personaggio quasi inarrestabile per una manciata di secondi. La difesa è associata alla parata classica, che può essere spezzata con una serie di colpi, e alla “tecnica della sostituzione”, un vero e proprio teletrasporto che fa evitare qualunque tipo di colpo in arrivo, disponibile in un numero limitato di utilizzi che si ricaricano col tempo.

Il nuovo titolo ha modificato alcune meccaniche; la prima aggiunta è sicuramente quella di una seconda arte ninja per ogni personaggio, attivabile con la sequenza Triangolo + Quadrato (Su PS5). C’è, però, da dire che nella maggior parte dei casi non si tratta di una vera e propria aggiunta: queste tecniche erano già utilizzabili anche negli altri videogiochi inclinando leggermente lo stick analogico in avanti prima di premere Cerchio ed iniziare la combo. Questa procedura non sempre riusciva, soprattutto nella frenesia dello scontro; quindi l’aggiunta semplifica molto l’utilizzo di questa tecnica ulteriore rendendola più efficace.

Il chakra in Storm Connections si carica anche automaticamente, mentre negli altri titoli era sempre necessario tenere premuto Triangolo per avere l’energia necessaria per sferrare una tecnica. Questo inevitabilmente rende l’azione più immediata senza lunghe pause in cui i giocatori devono fermarsi per ristorare le energie perse in un confronto. Inoltre, sono state ridotte le animazioni in cui il personaggio diventava invulnerabile ai colpi nemici, ad esempio mentre crollava al suolo dopo aver incassato un colpo. Un’aggiunta che favorisce i giocatori più aggressivi, ora in grado di incalzare l’avversario anche mentre non può reagire.

Ogni personaggio può essere aiutato da altri due ninja ed è possibile anche sostituirli al main in qualunque momento dello scontro. Ebbene, questi aiutanti ci sono sembrati molto più versatili: in Connections non si limitano ad usare la loro tecnica per supportarci, ma, a seconda della distanza dell’avversario o della situazione, riescono a sferrare attacchi diversi.

Certo, siamo ben lontani da una vera e propria IA e spesso tali variazioni risultano piuttosto caotiche. Altra aggiunta riguarda i controlli semplificati. Sin dall’inizio è possibile scegliere questa tipologia di comandi che facilitano le combo e l’avvicinamento all’avversario. Sicuramente sarà utile per rendere il gioco accessibile a tutti, ma il timore è che possa diventare un’arma anche nelle partite online.

A proposito di online…

Abbiamo provato anche qualche scontro online ed, effettivamente, i server sembrano fare un ottimo lavoro (anche se bisognerà aspettare il rilascio ufficiale per tirare le somme a riguardo). Nel competitivo il picchiaduro targato CyberConnect2 offre il suo lato migliore con tecnicismi che nessuno si aspetterebbe da un titolo di puro fanservice. Utilizzi mirati di scatti e sostituzioni, prese e supporti rendono gli scontri online una danza frenetica che potrebbe spaventare i neofiti.

Peccato per un bilanciamento non sempre riuscito.

130+ personaggi, ma…

Il roster di Naruto x Boruto è effettivamente colossale, comprendendo quasi tutti i personaggi della vecchia serie. Peccato che risultino quasi gli stessi visti in Storm 4. Le variazioni in tal senso sono ben poche e limitate più che altro a costumi alternativi. In molti casi i fan desideravano che alcuni personaggi fossero rivisti (ad esempio Kushina che combatte armata di padella) e altri aggiunti, ma per il momento tali speranze non sono state esaudite. Restano capricci dal momento che tra personaggi e costumi alternativi c’è l’imbarazzo della scelta.

I veri problemi arrivano nel momento stesso in cui il focus viene fatto su Boruto.
La maggior parte dei nuovi personaggi è legata alla serie del figlio di Naruto, ma parliamo di una decina di guerrieri, ben pochi in un roster tanto esteso. Certo, alcuni personaggi presenti già da Road to Boruto sono stati modificati per essere più simili alla controparte anime e l’aggiunta di Naruto Baryon Mode era attesa da anni, ma queste aggiunte non fanno che aumentare le incongruenze: ad esempio, proprio Naruto sfoggia la Baryon Mode solo contro un avversario nell’anime, avversario che è anche il villain principale della prima serie di Boruto… eppure, inspiegabilmente, tale villain non è presente nel gioco di base. Sicuramente verrà aggiunto come uno dei primi personaggi del Season Pass, ma così appare evidente che sia stato rimosso proprio per essere venduto successivamente.

Sono tante le grandi assenze di questo tipo. Tutte le versioni “Boruto” dei personaggi di Naruto, ad esempio, non sono altro che reskin delle loro versioni giovanili, senza la minima variazione nel moveset e nelle tecniche. Altro grande problema sono gli amici di Boruto come Shikadai o Inojin, importantissimi nell’anime al punto da prendere parte a innumerevoli scontri. Pur se presenti nella modalità Storia non sono presenti nel roster. Purtroppo non sono nemmeno la più grande ed inspiegabile assenza.

Ovviamente, Boruto non ha avuto lo stesso successo della serie “paterna” e i personaggi hanno un appeal differente, però da un gioco che doveva creare un ponte tra i due universi ci saremmo aspettati uno sforzo maggiore.

Apprezzabile, invece, la possibilità di personalizzare qualunque personaggio con una infinità di accessori, maschere ed armi. Chi non ha mai desiderato di vedere Itachi con simpatiche orecchie da gattino?

Evoluzione?

Sul lato tecnico il titolo è, come al solito, uno spettacolo per gli occhi. >
I 60 fotogrammi al secondo sono stabili, tranne nei momenti in cui lo schermo si riempie di particellari ed effetti: cali non gravi che sicuramente potranno essere risolti in seguito. Graficamente anche un singolo match non fa rimpiangere l’anime e, in molti casi, sembra superiore.

Peccato, però, che la natura cross-gen si vede e si sente. Il lavoro di CyberConnect2 non spicca rispetto ai suoi predecessori, le migliorie grafiche rispetto al quarto capitolo a stento si notano ed è doloroso pensare che Storm 4 è uscito ben 6 anni fa sulla vecchia generazione di console. Dopo tutta questa attesa ci saremmo aspettati una vera rivoluzione tecnica.

Conclusioni

Naruto x Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections appare come un’occasione mancata. Il titolo è valido e sicuramente farà la gioia dei fan, ma le differenze da Storm 4 sono fin troppo esigue dopo anni di attesa, sia a livello contenutistico che tecnico. Gli appassionati di Boruto dovranno ancora aspettare, magari solo qualche espansione, per poter godere di un roster degno di tale nome. Pregevoli le due modalità “Storia”, sia per i nostalgici che per chi non vede l’ora di espandere l’universo creato da Kishimoto. Purtroppo la serie poteva proiettarsi verso il futuro, ma CyberConnect2 ha deciso di puntare ancora troppo poco espandendo, anche se di pochissimo, quanto già fatto in tutta la serie Storm.

This post was published on 15 Novembre 2023 15:00

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