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Monster Hunter Now | Con Niantic si cacciano altri mostri, ma questa volta non sono Pokémon | Recensione

Da giocatore di Pokémon GO e appassionato di Monster Hunter, sono rimasto molto incuriosito dall’annuncio di Monster Hunter Now. D’altronde, Pokémon GO ha sfruttato molto dell’architettura iniziale che Niantic ha realizzato con il titolo Ingress, mentre qui mi subito scervellato per tentare di capire come avrebbero potuto traslare Monster Hunter nel modello Niantic.

Ebbene, negli scorsi giorni ho avuto modo di giocare Monster Hunter Now in anteprima e sono stato felice di ricevere ogni risposta ai miei dubbi.

L’esperienza della caccia trasportata su mobile

Non è assolutamente la prima volta che Monster Hunter si mostra su dispositivi portatili, ma Monster Hunter Now vuole farlo tramite la filosofia Niantic, quindi prendendo le basi del franchise e inserendole in un contesto di realtà aumentata.

Normalmente, in un titolo della serie principale di Monster Hunter, prendiamo una missione, raggiungiamo la mappa, raccogliamo risorse mentre cerchiamo il mostro (o i mostri) e poi li cacciamo fino a ucciderli o catturarli. Mi è piaciuto vedere questi aspetti reimmaginati in un nuovo contesto tramite mostri e risorse sparsi per le strade.

Affrontare i mostri

Parlando della vera e propria caccia, ho apprezzato che non ci fosse un semplice girare attorno al mostro, bensì una completa tridimensionalità del movimento. I mostri hanno buona parte del moveset visibile su Monster Hunter World, quindi ho trovato importante allontanarmi, avvicinarmi e raggiungere punti specifici del bersaglio, scoprendo con mio grande piacere che anche qui la schivata non include solamente uno spostamento atto a togliersi completamente dalla traiettoria degli attacchi, ma anche frame d’invulnerabilità che consentono di evitare codate, linguate o simili “passandoci attraverso” agendo nei momenti più corretti.

Sono state riprodotte anche tutte quelle meccaniche legate alle vulnerabilità nei confronti di certi elementi, il danno maggiore quando si bersagliano certe parti dei mostri, la possibilità di romperle per ottenere ricompense maggiori. Quest’ultima non consiste solo in un avviso di rottura della parte del mostro, poiché Niantic ha effettivamente integrato i cambiamenti estetici che Capcom aveva realizzato per i mostri di World.

Si tratta chiaramente di una versione condensata che deve stare in cacce da 75 secondi, ma trovo che Niantic abbia realizzato un efficace bilanciamento tra fedeltà al franchise ed esperienza in movimento.

L’utilizzo di armi e armature

Con Monster Hunter Now, Niantic ha voluto davvero riprodurre tantissime cose classiche del sistema d’armi. Se tengo premuto sullo schermo durante la caccia, posso compiere quelle che sono solitamente le mosse più particolari delle armi disponibili, quali la parata di Spada e Scudo, la carica dello Spadone (sì, ha le fasi se tenete premuto per molto tempo) o il cambio di munizioni delle Balestra Leggera.

Attualmente ci sono sei delle quattordici categorie d’arma presenti nella serie principale, ma penso che la varietà iniziale consenta già di variegare il gameplay. Una nota di merito è da dare al puntamento delle armi da tiro, poiché in questo gioco il giroscopio assume un’utilità tutta nuova permettendo di mirare liberamente il mostro.

Da giocatore che non ha mai usato qualcosa di diverso da un Corno da Caccia se non nelle missioni Arena che richiedono per forza di utilizzare set specifici, non vedo l’ora di scoprire come potrò godere della mia arma preferita in Monster Hunter Now.

Parlando delle armature, anche qui hanno tutta la loro forte importanza. Sono stato contento di vedere un sistema di abilità ricreato prendendo spunto da quello di World. In più, ci sono anche abilità totalmente nuove che si legano ad aspetti specifici di Now.

Devo dire che forse il miglioramento dell’equipaggiamento può essere l’aspetto più “temibile”. Nel mio periodo di gioco pre-recensione no ho avuto grandi difficoltà nel migliorare il mio equipaggiamento al Grado 2 prima di sbloccare armature che partivano già dal medesimo, ma è ancora da capire bene quanto sarà pressante la richiesta di risorse nei confronti di un modello Free to Play con microtransazioni.

Cacciare è per tutti

Se c’è una cosa con cui Niantic ha spesso un problema è l’accessibilità nei confronti degli abitanti di molte zone che non siano il centro città. Fin troppo spesso mi sono sentito dire “Non lo gioco perché da me non c’è niente”. Per questo, ho subito tentato di capire quanto Niantic si fosse mossa a tal riguardo.

Ecco, sono rimasto piacevolmente stupito da due aspetti in particolare. Ogni tot ore, il gioco genera risorse casuali intorno al giocatore, indipendentemente dal luogo in cui si trova. Anche il giocatore isolato nella lontana baita in montagna può proseguire nella raccolta di risorse pur non avendo intorno punti di ritrovamento delle risorse specifici.

In più, i biomi in cui è possibile trovare mostri e risorse si aggiornano ogni 24 ore, quindi si presentano un po’ di posizionamenti diversi e il giocatore non si trova costretto negli stessi biomi di ogni giorno, andando a variegare maggiormente la sua esperienza.

Non so quanto possa essere correlato, ma Niantic ha dovuto affrontare dei cambiamenti nei propri giochi durante il periodo Covid-19. Le varie limitazioni agli spostamenti hanno reso più evidente quanto certi giocatori fossero penalizzati e gli sviluppatori hanno creato intere funzioni da zero per tentare di colmarle. Impossibile sapere con certezza se Niantic abbiamo avuto modo di ideare un’esperienza di gioco più accessibile anche in relazione a quanto successo, ma in ogni caso il risultato è decisamente positivo.

Conclusioni

Monster Hunter Now è un gioco davvero interessante per il panorama dei giochi mobile in realtà aumentata. Riesce a innovare il modello Niantic e contemporaneamente a reinventare efficacemente tanti aspetti del franchise di Monster Hunter. La versione di lancio è ottima e costituisce una buonissima partenza per un titolo che promette di ricevere contenuti provenienti da tutto il franchise, intenzione che rende evidente fin da subito inserendo tante cose da World, ma anche chicche come le palle pittura. Se Niantic saprà mantenere le promesse e fornire una buona esperienza Free to Play con microtransazioni non troppo pressanti, allora Monster Hunter Now ha un futuro davvero radioso.

This post was published on 14 Settembre 2023 9:25

Nicholas Sacco

Nato nel 1994 tra le lande nebbiose della provincia di Torino, Nicholas si dimostra fin da subito interessato ai giochi in ogni forma, anche quando prende in mano una copia inglese di Dragon Quest Monsters all'età di 6 anni non capendo assolutamente nulla dei testi, ma divertendosi comunque un mondo. Nel corso degli anni è passato da un interesse nei confronti dei giochi come puro consumatore ad uno in cui trova estremamente interessante approfondire le dinamiche delle compagnie e dei processi di sviluppo che stanno dietro ad essi. Nel frattempo, le passioni per la scrittura giornalistica e Warhammer si sono infiltrate nella sua vita. Ora il suo lavoro gravita principalmente attorno agli universi di Warhammer in qualità di Astropate, trasformatosi da un blog personale a una professione. Ora è caporedattore di Alanera Edizioni, casa editrice che si occupa di tradurre e pubblicare i romanzi di Warhammer in Italia, inoltre ha collaborato con Need Games alla localizzazione italiana dei giochi di ruolo Warhammer 40.000: Wrath & Glory e Warhammer Age of Sigmar: Soulbound. Per trovare i Momenti BG, consulta la sezione apposita: Momenti BG

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