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Recensioni

Ratchet & Clank Rift Apart | La dura legge del SSD | Recensione [PC]

What a time to be alive cantano i Fall Out Boy in uno dei pezzi più riusciti del loro ultimo album. Una celebrazione sarcastica di una situazione mondiale non esattamente rosea, che, se ascoltata con poca attenzione, potrebbe quasi sembrare un’allegra ballata. Proprio presa in questa ottica più ottimistica e in chiave videoludica verrebbe quasi da dire: what a time to be a PC gamer.

Complice la sempre più grande apertura di Sony al gaming su computer, infatti, mai come ora sembra essere un buon periodo per mettere finalmente da parte la console war e unirsi sotto l’egida PC. Dopo Uncharted, The Last of Us e molti altri ancora è finalmente arrivata anche l’ora di vedere Ratchet & Clank Rift Apart all’opera fuori dall’ecosistema PlayStation.

Un titolo che, complice il tanto sbandierato utilizzo del potente SSD di PS5, sembrava destinato a rimanere appannaggio dei fortunati possessori dell’ammiraglia Sony, ma che è invece arrivato qualche giorno fa anche su Steam ed Epic Games Store. Si sarà rivelata tale conversione di valore o PS5 resta ancora il posto migliore dove godersi le avventure del simpatico duo?

Prima di tutto un buon gioco

Prima di immergersi in quelle che sono le prestazioni e la resa di Ratchet & Clank Rift Apart su PC, è cosa buona e giusta soffermarsi sulla qualità ludica dell’opera. Se già l’avete giocato su PS5 andate pure oltre: non troverete infatti in questa versione del titolo nulla di nuovo sotto tale punto di vista. Se è la prima volta che vi approcciate all’ultimo capitolo della celeberrima saga vi farà invece decisamente piacere sapere che si tratta di un buonissimo gioco.

Come vi avevamo raccontato ai tempi nella nostra recensione, infatti, stiamo parlando di: “una nuova opera di grande caratura, con il gameplay adrenalinico che ha reso celebre lo studio americano, insieme ad un’atmosfera da film di animazione, che riesce a conquistare praticamente qualsiasi utente.” Ratchet & Clank Rift Apart è insomma un titolo riuscito, fresco e divertente, contraddistinto anche da un aspetto tecnico di primissimo rilievo.

Un ottimo biglietto da visita per le caratteristica di Playstation 5 e che, finalmente, arriva anche su PC.

Tra framerate e ray tracing

Abbiamo provato Ratchet & Clank Rift Apart con un computer dotato di Intel Core i5 8600K, Nvidia GeForce RTX 3070, 16 GB di RAM e un SSD NVMe con lettura fino a 3400 MB/s. Una configurazione, quindi, tutto sommato superiore a quella consigliata, che prevede un Intel Core i5-8400 o alternativamente un AMD Ryzen 5 3600, 16 GB di RAM, una NVIDIA GeForce RTX 2060 oppure una AMD Radeon RX 5700 e, ovviamente, un SSD per sfruttare le peculiarità del gioco.

Nel corso dei nostri test abbiamo variato più volte le diverse impostazioni di gioco per provare il lavoro di Nixxes nel modo più ampio possibile. Abbiamo in ogni caso finito per godercelo nella sua quasi totalità con dettagli a Max, che, nonostante il nome non sono il nec plus ultra della qualità ma piuttosto equiparabili ai dettagli alti di altri titoli, e in Quad HD, ossia con una risoluzione di 2560×1440.

Abbiamo intervallato il tutto spaziando dalle opzioni ray-tracing – ombre, riflessi e occlusione ambientale – azzerate fino al loro livello massimo. Senza effetti ray tracing abbiamo ottenuto un framerate superiore ai 60 per la quasi totalità del gioco, molto spesso più vicino alla decina superiore che alla famigerata soglia dei sessanta. Con gli effetti ray tracing al massimo abbiamo perso una ventina circa di frame, assestandoci tra i 45 e i 50, guadagnando però decisamente molto sul piano visivo. Impostando il DLSS la situazione migliora poi decisamente sul piano del framerate, consentendo di recuperare anche diverse decine di frame medi in molte situazioni.

Da segnalare qualche calo di framerate, anche tutto sommato sostanziale, nelle sezioni più concitate di Ratchet & Clank Rift Apart. Nulla che accada troppo spesso, ma un qualcosa in cui ci siamo comunque imbattuti più di una volta nel corso della nostra prova.

Ci siamo inoltre scontrati anche con due tre crash completi in circa dieci ore di gioco, sintomo di una situazione che necessita ancora di qualche limatura sul piano tecnico. Con future patch e fix, comunque, si spera ovviamente tali problematiche vengano risolte o quantomeno mitigate, sebbene allo stato attuale non rovinino più di tanto la piena godibilità e la resa finale del gioco.

Ancora più bello, ma non ugualmente veloce

Sul piano visivo, così come su PS5, Ratchet & Clank Rift Apart è davvero bello da vedere, colorato e con tante cose a schermo. Con una buona configurazione, insomma, il titolo di Insomniac è veramente uno spettacolo per gli occhi pure su PC, dove prende anche una marcia in più grazie anche ai precedentemente citati effetti RTX. Se il vostro computer vi permette di reggerli, infatti, grazie a essi Rift Apart raggiunge un livello decisamente superiore in quanto a resa visiva, superando di gran lunga le potenzialità di PS5.

Dove l’ammiraglia Sony resta avanti anche a un PC decisamente carrozzato è invece per quando riguarda l’SSD. Sebbene con quello NVMe in nostra dotazione siamo riusciti a ottenere prestazioni più o meno equiparabili a quelle viste su console, i caricamenti tra portali restano comunque migliori in quanto a tempistiche su PlayStation 5. Se installato su un SSD meno veloce, o addirittura su un hard disk, il divario diventa ancor più evidente, seppur non arrivando fortunatamente a inficiare la resa finale di gioco.

Se ve lo stavate chiedendo quindi: sì, è decisamente possibile giocare a Ratchet & Clank Rift Apart anche senza un SSD di fascia alta.

L’imbarazzo della scelta

Di ottimo livello sono infine sicuramente quelle che sono le impostazioni grafiche. Nel menu dedicato presente prima di lanciare il gioco è infatti possibile customizzare sotto diversi aspetti la propria esperienza con Ratchet & Clank Rift Apart. Oltre ai classici qualità delle texture, antialiasing, sincronizzazione verticale e profondità di campo sono infatti disponibili diversi parametri che aumentano notevolmente le possibilità di personalizzazione.

Tra di essi possiamo trovare un po’ di tutto, a partire dalla qualità dei riflessi e degli effetti particellari fino ad arrivare alla densità del traffico e alla qualità dei capelli. Degno di nota è poi il fatto che quasi ognuna di queste voci è modificabile fino a sei differenti livelli, che vanno da basso fino ad arrivare ad ultra. A fare infine da corollario al tutto la possibilità di attivare o meno alcuni effetti visivi, come il tremolio della visuale, l’aberrazione cromatica e altri ancora.

Insomma, sotto tale punto di vista è decisamente difficile trovare qualcosa di cui lamentarsi, con Nixxes che è riuscita a rendere Ratchet & Clank Rift Apart adattabile a diverse configurazioni ed esigenze. Un lavoro, quindi, di valore e non sempre riscontrabile neanche nelle produzioni più blasonate.

Giudizio finale

Così come era un buonissimo gioco su PS5, Ratchet & Clank Rift Apart lo è anche su PC, dove il supporto completo agli effetti RTX fa fare un salto qualitativo notevole al titolo sul piano visivo. Qualche magagna tecnica, come dei cali di framerate un po’ troppo ricorrenti, tarpa solo in parte le ali a una conversione che ha comunque molto da dire. Se stavate aspettando di giocarlo, ora non avete davvero più scuse

This post was published on 4 Agosto 2023 21:00

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