Qualche settimana fa avevamo provato in anteprima un nuovo videogioco roguelite di ambientazione dark fantasy prodotto in Italia, Shattered Heaven, e ne avevamo discusso con curiosità e attesa. Il gameplay alla Slay the Spire che combina una struttura roguelike a un gameplay da gioco di carte non gridavano all’originalità, ma l’atmosfera oscura e apocalittica e le possibilità di combattimento ci avevano intrigato parecchio.
Inoltre, il team di sviluppo ha nel pedigree Dry Drowning, una visual novel di tutto rispetto che ha stupito pubblico e critica proprio per la sua narrativa, per questo ci aspettavamo dal nuovo Shattered Heaven la stessa cura su trama e personaggi. Missione compiuta? In gran parte sì, ma ve ne parliamo meglio nei prossimi paragrafi.
Attenzione: Shattered heaven sarà disponibile in accesso anticipato, quindi parte del suo gameplay potrebbe cambiare nel corso del tempo.
Il mondo è perduto da quando un Dio è caduto. L’umanità è abbandonata a sé stessa, ad aspettative di vita molto basse e perfino all’infertilità. Col passare del tempo i superstiti si sono riuniti in clan per cercare di resistere a un ambiente ormai ostile, dominato da creature lovecraftiane e orrori indicibili, ma finendo in questa maniera anche a segregarsi tra loro e a osteggiarsi spesso. Per rimediare, le tribù devono inviare una Vestale in sacrificio, accompagnata da un gruppo di guerrieri.
Il giocatore prende parte all’avventura dal punto di vista della vestale Andora e i suoi compagni di viaggio Magni e Ishana, rispettivamente una guerriera in grado di concatenare attacchi rapidi e potenti, un guardiano corazzato che sfrutta strategie difensive e accumuli di rabbia, e una ragazza dalle doti magiche posseduta da uno spirito misterioso. Questi tre tipi di personaggio delineeranno poi gli stili di combattimento con le carte, centro nevralgico di questo gioco. Eh già, perché si lotta con 3 mazzi contemporaneamente!
Durante le fasi esplorative, alcuni eventi e alcune scelte permettono al giocatore di rinfoltire i propri mazzi con carte casuali da assegnare ai personaggi. Queste però sono aggiunte temporanee che svaniscono una volta completato il dungeon di riferimento. Piuttosto, è nei periodi di riposo tra un’esplorazione e l’altra che è possibile rinfoltire il proprio arsenale con carte permanenti, per prepararsi al meglio alla prossima scorribanda. In queste fasi inoltre ogni personaggio può personalizzare il suo equipaggiamento, tra oggetti recuperati nei dungeon e pozioni craftabili con i materiali racimolati proprio durante l’esplorazione. Ogni personaggio ha anche un suo albero di abilità che consente di sbloccare poteri passivi e attivi.
Fin da subito Shattered Heaven mette le carte in chiaro: l’ambientazione è cupa e spietata, e parimenti è la sua narrazione. Si parla ogni secondo di sacrifici e guerre, mentre si affrontano avversari formidabili oltre che le conseguenze delle proprie azioni. In generale, il mondo costruito attorno a questo gioco è coinvolgente nella sua cupezza e nel suo disfattismo, complice un world-building davvero suggestivo e curato che fa venir voglia di saperne sempre di più.
Nel dark fantasy di Shattered Heaven mostri lovecraftiani si mescolano a nomi in latino, scenari da mitologie del mondo classico e rimandi biblici; la stessa esplorazione da dungeon crawler sembra quasi configurarsi in una struttura da inferno dantesco. Nel complesso, l’amalgama di riferimenti culturali del mondo reale implementati nella virtualità di Shattered Heaven funziona e dona un gran fascino all’intera atmosfera di gioco.
La scelta di comunicare trama e dialoghi attraverso un’impalcatura narrativa da Visual Novel è sicuramente una scelta adeguata al contesto, dato anche che il team di sviluppo viene dall’esperienza di Dry Drowning. Infatti, seguendo le basi della loro precedente opera, gli sviluppatori hanno deciso di implementare una trama ben ramificata che può condurre a capitoli finali diversi, dove ogni scelta del giocatore può portare a boss differenti o percorsi alternativi più suggestivi. Tuttavia, la sola presenza della lingua inglese, tra l’altro con frasi strutturate spesso in maniera forbita e prolissa, si configura come un ostacolo per chi non conoscesse bene la lingua.
Nonostante un comparto delle animazioni un po’ carente, Shattered Heaven riesce comunque a flettere i muscoli della sua personalità carismatica attraverso i suoi disegni 2D ricchi di espressività, e a scelte grafiche in grado di donare eleganza e al tempo stesso oscurità all’intero ambiente di gioco. Ci sono due momenti di gioco specifici in cui questa dimensione elegante ma cupa viene esaltata: i fondali suggestivi di alcune ambientazioni, e, soprattutto, le cutscene più curate, le quali sono provviste anche di doppiaggio.
A un primo approccio il combattimento basato sulle carte può risultare banale e poco coraggioso, ma man mano che si provano nuove sinergie tra le parole chiave delle carte, si cominciano a delineare strategie differenti a seconda dei personaggi e addirittura strategie diverse all’interno di uno stesso mazzo. Più si avanza in gioco, più il deck-building e il combattimento diventa interessante. Più il gioco si fa difficile, più l’approccio del giocatore diventa cervellotico e misurato.
Purtroppo non è dello stessa sofisticatezza l’esplorazione, relegata a una esteticamente piacevole stilizzazione dei dungeon procedurali dove i personaggi del giocatore sono pedine, ma che sul lungo periodo rende la progressione nei dungeon abbastanza ripetitiva e stancante. Ogni fase dungeon crawler può avere obiettivi primari e secondari, o addirittura limitazioni auto-imposte dal giocatore per ottenere più ricompense, ma nemmeno gli eventi casuali riescono a risollevare la sensazione di monotonia che si riscontra dopo aver superato già i primissimi dungeon.
Le orecchie dei giocatori più attenti noteranno infine tutte le sfumature della colonna sonora, anch’essa curata in piccoli ma essenziali dettagli. Questa infatti sottolinea in maniera efficiente i momenti di gioco, ora più gravi e ora più misteriosi, amplificando il suo accompagnamento soprattutto nei combattimenti.
Peccato per l’assenza di un vero e proprio sound design, dato che i pochi effetti sonori riscontrati sono presenti per la maggior parte solo in combattimento. Un’ambientazione del genere sicuramente avrebbe meritato una spinta in più sul fronte effettistico sonoro per immergere a fondo il giocatore nell’oscurità di Shattered Heaven.
Confidiamo che i difetti trovati nella versione di gioco provata possano essere presto soppiantati dalle introduzioni future di gioco, dato che Shattered Heaven sarà lanciato in accesso anticipato. Potete provare il gioco su Steam a partire dal 31 maggio.
Shattered Heaven è un videogioco dalle sfumature articolate dove gli sviluppatori sono riusciti a bilanciare un’anima da card game alle impalcature di un dungeon crawler roguelite, una narrazione matura e ramificata con un gameplay strategico, dove tre stili di gioco coesistono ad ogni battaglia. Tuttavia non lasciatevi ingannare da questa apparenza complessa, perché nella sua sofisticatezza, nei suoi rimandi e nelle sue citazioni culturali, nei suoi disegni eleganti e nella sua colonna sonora fatta anche di lirica, prende forma un videogioco dal carisma prepotente e di grande appetibilità.
This post was published on 31 Maggio 2023 13:00
Quando si pensa alla mitologia greca, la mente corre spesso e volentieri verso l’Odissea e…
Il Black Friday è il momento perfetto per ampliare la tua collezione di controller: DualSense…
Amazon spiazza tutti e anticipa di parecchio il Black Friday con una promozione semplicemente imperdibile…
Recensione di The Electrum Archie - Il Mondo di Orn, una zine OSR ambientata in…
Abbiamo avuto l'occasione di vedere lo Schermo del master 2024, un prodotto brandizzato Dungeons &…
Non finiscono mai i cambiamenti per il digitale terrestre con un nuovo canale che molto…