Vi avevamo accennato a Roller Drama proprio qualche settimana fa, in occasione della Milan Games Week 2022, e ve l’avevamo presentato come uno dei videogiochi indie italiani che più ci avevano colpito tra quelli provati. Open Lab Games e Pietro Polsinelli si erano già fatti conoscere su questi schermi per Football Drama, un intrigante mix tra un gestionale sportivo e una visual novel che si faceva apprezzare per le tante scelte, e per l’essere un gioco di calcio diverso da ciò a cui siamo abituati, focalizzato sul racconto più che sulla competizione.
In uscita il 26 gennaio su tutte le piattaforme, mobile incluso, Roller Drama poggia le sue fondamenta proprio sul suo predecessore calcistico, presentando una storia meno realistica ma più coinvolgente e una componente sportiva più action e strategica ma meno ripetitiva. Di nuovo ci troviamo davanti a una visual novel che gira attorno a uno sport, ma stavolta si tratta di un’attività molto meno famosa del calcio: il roller derby, una competizione di squadra sui pattini a rotelle che resa celebre dagli USA.
Football Drama cercava di raccontare il calcio italiano anni ’80 e ’90 tra sfottò, critiche e botte di nostalgia ma lo stesso non si può dire di Roller Drama: qui troviamo caratteristiche meno noir, meno citazioni e forse anche meno spessore. Eppure, Roller Drama riesce ugualmente a trasudare personalità da ogni suo poro, e questo lo si percepisce nonostante tematiche più spensierate e intramezzi sportivi più agonistici.
Siamo in un vicino futuro distopico e turbo-capitalista, e il nostro ruolo è quello dell”allenatrice Joan, incaricata di gestire una nuova squadra di roller derby. Roller Drama mostra fin dai primissimi minuti di gioco il suo carattere fuori dagli schemi con un gatto suicida (poi ritorna, anche se un po’ zombie, non temete!), una casa in affitto con un contratto discutibile e cinque pattinatrici di roller derby dalle personalità molto particolari: la nevrotica capitana Portia, la jammer esplosiva Annie, l’hack-tivista Lily, la sensibile Cordelia e la gigantessa buona Juliet.
Basterebbero anche solo le cinque pattinatrici per chiudere qui il discorso sull’efficace eccentricità ed esemplare caratterizzazione dei personaggi, ma Roller Drama tra una partita di roller derby e l’altra ci presenta altri personaggi comprimari e alcune comparse a cui è impossibile non affezionarsi un minimo. Uno su tutti: Shrink, il nostro psichiatra interiore che ha l’aspetto di uno zombie shakespeariano. Una nota di merito per la caratterizzazione dei personaggi va soprattutto data ai disegni a mano dell’illustratrice Vic Macioci che ha portato colore e vita in ogni situazione bizzarra stabilita dalla sceneggiatura di gioco.
Riguardo la sceneggiatura tuttavia, dispiace riscontrare scelte obbligate e vicoli ciechi che spezzano un po’ l’immersione tipica di una visual novel. Anzi, certe volte sembra che le indicazioni che saltano fuori come pop-up sulla destra guidino un po’ troppo il giocatore, e la cosa viene confermata quando si prendono decisioni diverse da quanto suggerite: la maggior parte delle volte in questi casi il gioco fa ri-scegliere la risposta o addirittura fa ricominciare daccapo un capitolo.
Lo sblocco dei diversi finali in Roller Drama è dunque più basato sull’esito delle partite e sulla gestione emotiva e salutare della squadra di pattinatrici (allenatrice inclusa). Forse è per questo motivo che la trama generale di questo gioco, pur mantenendo i suoi pattini su dei binari, a differenza di Football Drama tenta di raccontare qualcosa di più sopra le righe con situazioni più rocambolesche e fantasiose. Peccato che molte situazioni riguardo l’ambientazione di contorno, restino troppo sullo sfondo, quando magari sarebbe stato interessante averne avuto assaggi più approfonditi.
Gestire 5 atlete dalla personalità eccentrica non è roba da poco, tra gatti zombie, amori che nascono e fuggono, furti, litigi e ribellioni contro il malvagio sistema delle AI. Roller Drama prova a mettere un bastone tra le rotelle delle pattinatrici fuori dalle piste, cercando di destabilizzare le singole persone e lo spirito di squadra negli intermezzi tra una partita e l’altra.
Una volta dato il nome alla squadra, siamo pronti a gettarci nella mischia di pattinatrici negli stadi. A proposito di questo, mi è capitato in più caricamenti e nuove partite di subire un cambio di nome della squadra senza alcun motivo, ma probabilmente è un bug che sarà sistemato al lancio.
Ad ogni modo a influire sull’autostima della squadra e sulla salute mentale della sua allenatrice ci sono ovviamente anche le performance su pista e i discorsi pre-partita e durante i match. Comprendere le personalità delle ragazze, usare le strategie migliori in gara e utilizzare i giusti argomenti nei discorsi sono fattori determinati per accedere ai diversi finali di gioco.
La stragrande maggioranza del racconto è ambientato nella casa dove vive tutta la squadra, un palazzo stilizzato su 3 piani (più un piano interrato). Per accedere ai dialoghi che ogni situazione di gioco ci propone è necessario muovere l’allenatrice lì dove potrebbero accadere discussioni. In genere i prompt a destra o gli stessi personaggi di gioco cercheranno di indicarci la via in queste fasi punta e clicca.
Le stanze inoltre possono nascondere anche oggetti utili da utilizzare per proseguire la narrazione. Attenzione a non lasciare oggetti in giro per sbaglio, soprattutto sui pianerottoli tra le stanze, perché pare non sia stata prevista la possibilità di recuperarli e alcuni di questi servono a mandare avanti il capitolo di turno.
A differenza di Football Drama, Roller Drama propone uno scenario tridimensionale e un effettivo gameplay action dove le arene circolari di roller derby diventano teatri di battaglie strategiche da combattere con salti, bombe stordenti e muri di pattinatrici.
Il giocatore controlla le azioni della squadra e in particolare della Jammer, colei che ha il ruolo di percorrere tutta l’arena per doppiare le avversarie e segnare punti. I controlli, almeno su PC, sono inizialmente poco intuitivi ma essendo strutturati su un’unica riga della tastiera diventano presto di facile padronanza.
Allo stesso modo il roller derby, almeno in questa variante proposta da Open Lab Games, è uno sport molto inusuale per noi italiani che non ne abbiamo una gran cultura, ma una volta intuito che va bloccata la Jammer avversaria e va agevolata la nostra, ogni partita diventa una divertente sfida contro la IA nel selezionare le mosse al momento giusto a seconda di quale sia la nostra strategia.
Inoltre, anche durante le partite va monitorato lo stato delle nostre atlete, cercando magari di dosare le energie al momento più conveniente; la giusta forma e la giusta motivazione infatti possono influire sulla velocità e sulla performance della nostra squadra.
A dare un’ulteriore mano di colore alle partite ci pensano la telecronaca affidata a due camei di Matteo Pozzi di We Are Muesli (in veste di localizzatore dei dialoghi in questo progetto) e dell’illustratrice Vic Macioci, oltre a una regia affidata a una camera dinamica.
Abbiamo già dato giudizi estetici sui disegni, ma un altro elogio dal punto di vista grafico va sicuramente dato allo stile adoperato per rappresentare le interfacce, tutte appariscenti e chiare nel rappresentare le situazioni di turno. Le animazioni della UI in particolare ci avevano già colpito durante la nostra prova alla Games Week, e contribuiscono ad arricchire anche l’esperienza del gioco completo.
L’unica cosa relativa all’interfaccia che personalmente ho trovato poco chiara e tanto ingombrante, è il box a destra che indica le mansioni di turno. Il riquadro risulta molto grande, quasi un bottone da premere, e infatti nelle prime fasi di gioco ho perso qualche linea di dialogo perché mi veniva inconsciamente da cliccarci sopra, mandando avanti le conversazioni per sbaglio. Ma si tratta veramente di andare a cercare il pelo nell’uovo, dato che Roller Drama si contraddistingue nella sua qualità anche e soprattutto per la pulizia grafica.
Il buon lavoro di pulizia si percepisce anche dai dettagli sonori, sebbene non avrebbe guastato qualche motivetto musicale in più. Tra le tracce che personalmente ho preferito di più c’è sicuramente il brano adrenalinico che si può ascoltare durante i match di roller derby. Meno male che è stata prevista anche una modalità Allenamento così da potercisi rifugiare a tempo perso per ascoltarla, mentre nel frattempo ci si esercita nel capire questo strano sport.
In definitiva il giudizio su Roller Drama è più che positivo. Open Lab Games ha creato un’affascinante e piacevolissima evoluzione di quanto visto in Football Drama e che nonostante le complessità derivate da uno sport di nicchia e da una gestione più profonda delle sue variabili, cerca comunque di mantenere uno stile leggero per essere fruito senza particolare impegno. Non è un caso infatti che esca in contemporanea anche su dispositivi mobili e che sia già stato ottimizzato per Nintendo Switch e Steam Deck: già dalla prova alla Games Week, effettuata proprio sulla console di Valve, si intuiva il lavoro svolto sulla sua chiarezza e piacevolezza estetica mirato proprio a essere un signor gioco mordi e fuggi. Non vediamo l’ora di scoprire cosa riserva il futuro di questa italianissima software house se i giochi che porterà sui nostri schermi continueranno a migliorare con il medesimo salto di qualità avuto da Football Drama al nuovo dramma su pattini.
This post was published on 25 Gennaio 2023 15:00
Il Black Friday può essere sfruttato a pieno dagli amanti della lettura ed è la…
Il Grande Fratello non ha personato il comportamenti degli inquilini della casa che si sono…
La saga di Final Fantasy è pronta a tornare sul mercato mobile, questa volta con…
Elden Ring potrebbe ben presto diventare un titolo di Sony: l'azienda molto vicina all'acquisto del…
Android 16 è pronto a cambiare e anche nettamente tutti i nostri dispositivi appena sarà…
C'è la possibilità di leggere e di ritirare le raccomandate online. La possibilità viene offerta…