Sin dal primo momento in cui ho adocchiato il trailer di Melatonin in chiusura di una presentazione targata Wholesome Games ho capito che avrei voluto recensire questo titolo con tutta me stessa: i colori pastello, le melodie rilassanti e il gameplay che richiama quello dell’iconica serie Rhythm Paradise (alla quale ho dedicato un’intera rubrica) rende quest’indie una ventata di aria fresca nel panorama dei videogiochi musicali.
Lo abbiamo provato nella sua versione per PC in uscita il 15 dicembre e successivamente anche su Nintendo Switch. In quali mondi da sogno o incubi ci avrà trasportati?
Accasciato sul suo divano in una stanza caotica e ricolma di tazze di caffè ormai vuote, il nostro protagonista dalla felpa rosa sogna ciò che un giovane d’oggi ritiene più allettante: cibo, followers, amore e ricchezza. I livelli musicali che andremo a giocare sono infatti rappresentazioni oniriche dei suoi desideri, sapientemente realizzate per farci comprendere più a fondo il carattere e i problemi del ragazzo. Tra app di incontri, social media, insicurezze personali e timori per il proprio futuro, riusciamo perfettamente a comprendere il giovane protagonista, rappresentante di un’intera generazione, e siamo spinti ad andare avanti per assistere al suo percorso interiore che lo porterà forse a scoprire la versione migliore di sé stesso.
Lo stile grafico del gioco che potremmo definire aesthetic e instagrammabile, insieme alla scelta di brani lo-fi hip-hop (genere molto in voga ultimamente), si abbinano al contesto della narrazione completamente muta e priva di parole, che qui sarebbero solo superflue: la stanza del protagonista e le figure dei suoi sogni ci permettono già di carpire un mucchio di informazioni sul suo conto senza che questo apra bocca una sola volta.
Esplorare la mente di un personaggio è sicuramente il miglior modo per conoscerlo e Melatonin riesce perfettamente a unire questa introspezione a un gameplay musicale classico e vincente. Rhythm Paradise deve aver segnato il creativo David Huynh che si è chiaramente ispirato ai buffi livelli della serie Nintendo per la realizzazione della sua opera: ogni breve sogno è un quadro ben definito che esprime uno dei desideri o delle paure del giovane con una propria traccia caratterizzante e una diversa sfaccettatura di gameplay.
I livelli della “prima notte” di gioco si basano per esempio sull’uso di un singolo tasto da premere a tempo seguendo gli indizi sonori e visivi proposti. Si parla di cartoni di pizza o ciambelle volanti, giganteschi smartphone che diventano trampolini per simboleggiare la scalata al successo sul web e bancomat da strisciare per comprare tutto ciò che si desidera. Questi livelli erano già disponibili nella demo e ci avevano già colpiti perché mai banali e sempre graficamente e musicalmente impeccabili.
Lo stesso si può dire anche delle successive 3 notti in cui non solo vedremo un’evoluzione del personaggio, ma anche delle variazioni del gameplay che diventerà progressivamente più complicato aggiungendo le frecce direzionali e la barra spaziatrice ai comandi. Inoltre, alla fine di ogni capitolo è presente il Remix finale, proprio come accadeva nel predecessore Nintendo, che mette insieme il gameplay dei 4 livelli del capitolo in una sfida più avvincente e impegnativa delle altre.
Se i normali livelli dovessero stancarvi, potreste decidere di creare i vostri con l’editor integrato, molto semplice da usare e perfetto per estendere la longevità del gioco grazie alle variazioni che verranno create e condivise a breve dagli utenti in rete.
La difficoltà non è mai eccessiva e siamo riusciti a completare tutto il gioco con 3 stelle sia a difficoltà normale che difficile, ma la sfida al perfetto è davvero tosta visto che la finestra di tempo in cui ottenere un colpo perfetto è veramente ristretta. A venire incontro a chi desidera comunque completare il gioco con un punteggio perfetto c’è la wiggle room, un’impostazione che allarga questa finestra per rendere più semplice il completamento, oppure ancora è possibile aggiungere un metronomo che aiuti a tenere il tempo o lasciare visibili i cerchi presenti durante le sessioni di pratica dei livelli.
Pensate che è anche possibile giocare a occhi chiusi dato che le nostre azioni saranno sempre guidate da hint sonori come suoni pannati a destra e a sinistra o effetti riconoscibili che ci aiuteranno a distinguere chiaramente il tasto da premere e il tempismo col quale farlo. Manca forse solo un adeguato sistema di gratificazione del giocatore al quale, nonostante il completamento perfetto, restano solo gli achievement di Steam e nient’altro.
Melatonin mostra un’attenzione ai dettagli davvero invidiabile, con una colonna sonora chill lo-fi perfettamente adattata al gameplay musicale e all’empatica – seppure breve – storia che racconta i sogni e problemi delle ultime generazioni. Una piccola perla del genere che ripropone in chiave moderna ed estremamente unica lo stile di gioco di Rhythm Paradise, senza sembrarne un’imitazione. Le illustrazioni arricchiscono l’esperienza che risulta ancor più gradevole grazie ai colori pastello della palette utilizzata e alla rotondità delle figure.
This post was published on 14 Dicembre 2022 16:30
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