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Recensioni

Sunday Gold | Recensione (PC) | Un fumetto distopico a turni

Se pensate che il genere punta e clicca sia ormai un tipo di videogioco superato, siete nel posto sbagliato. Nell’attesa del ritorno di Monkey Island, Team17 ci ha voluto sorprendere in queste ultime settimane con Sunday Gold, un videogioco di BKOM Studios già presentato durante lo scorso Future Games Show, che ammoderna l’avventura punta e clicca riempendola di un comparto artistico ispirato ai fumetti pulp e alle atmosfere cyberpunk, e di un impianto di gameplay che sfrutta elementi RPG e combattimenti a turni.

Il futuro è una trappola

In un imprecisato e vicinissimo futuro, la città di Londra ha perso il suo fascino di luogo vivace, meta di turismo e lavoro, lasciando il posto a disoccupazione dirompente e, di conseguenza, a criminalità dilagante e vagabondaggio. Sullo sfondo di questa ormai lugubre metropoli, Frank e Sally, due criminali di vecchia conoscenza, raccattano Gavin, un informatico che si è appena licenziato dalla multinazionale di cui faceva parte, per tentare il colpo del secolo. Un colpo che è diretto proprio verso l’ex posto di lavoro di Gavin, appartenente al losco magnate Kenny Hogan.

Il giocatore dunque prende il controllo di una banda improvvisata di criminali, ma raffazzonata solo all’apparenza: ogni personaggio infatti ha sue abilità e specializzazioni studiate a tavolino che influiscono anche nel gameplay, man mano che verrà acquisita esperienza. Frank è svelto ed esperto scassinatore, Sally ha una grandissima forza fisica ma è anche un’abile infermiera. Gavin infine è l’hacker del gruppo, bravo però anche con gli esplosivi.

Da un lato questo trio criminale risulta ben caratterizzato anche nelle loro personalità e relazioni, con rapporti vivaci e chiacchiere di approfondimento che svelano man mano i loro precedenti in questa Londra distopica, ma dall’altro lato l’esclusivo utilizzo di soli tre personaggi lungo tutta l’avventura rende Sunday Gold un po’ troppo imbalsamato sul fronte strategico del gameplay, di cui parleremo tra poco.

Ciononostante, il racconto imbastito da BKOM e Team17 risulta interessante e ricco di twist, grazie alla mescolanza di elementi distopici e di uno stile che ricalca i fumetti noir. Violenza e linguaggio scurrile sono all’ordine del giorno, per comunicare una realtà che ormai sembra non avere più un limite etico e morale.

Turni ed escape room

Se il fumetto noir e l’immaginario distopico elevano il comparto artistico di Sunday Gold, il gameplay è invece potenziato una struttura RPG ben bilanciata da abilità, esperienza e livelli, con tanto di turni che scandiscono sia il passare del tempo nei diversi scenari di gioco, sia i combattimenti contro i nemici.

I personaggi imparano di livello in livello nuove abilità specifiche, che sono poi potenziabili dal giocatore a seconda dello stile di gioco che vuole adottare. Sfruttare queste abilità e in generale sfruttare l’ambiente dei tanti scenari di gioco, comporta la spesa di punti AP. Ogni personaggio ne ha un numero limitato, e una volta esauriti al giocatore non resta che passare il turno. Quando ciò accade, Sunday Gold calcola un livello di allerta nemico per decidere se inviare scagnozzi a ostacolare il giocatore o no.

In questa maniera diventa fondamentale ponderare ogni azione, soprattutto nello scegliere chi dovrà eseguirla. Terminare i punti a disposizione di Frank proprio in una stanza dove sarebbe richiesto scassinare una cassaforte non sarebbe proprio il massimo se i nemici sono alle nostre calcagna. Gli sviluppatori sono riusciti a cucire sulla trama di Sunday Gold una progressione di gioco fatta di enigmi, minigiochi e scelte del giocatore che fanno apparire ogni sezione di gameplay quasi come un’escape room.

Il combattimento a turni prevede l’utilizzo di una sola azione per personaggio, la quale sfrutta i suoi personali punti AP. Questi poi possono ricaricare i punti attraverso i consumabili o un’azione di Difesa. In generale questa componente di gioco aggiunge il giusto colore al gameplay, ma la presenza di soli tre personaggi da sfruttare e il basso grado di sfida della maggior parte degli scontri può risultare in qualcosa di eccessivamente ripetitivo durante le sessioni di gioco più lunghe.

Per fortuna ci sono anche i boss, davvero tosti da abbattere dato che avranno statistiche migliorate ed abilità particolari. Con loro sarà necessario sfruttare la sinergia tra le diverse abilità dei personaggi, senza trascurare l’utilizzo di consumabili da battaglia vari come esplosivi o cure.

Attenzione anche a dosare bene tali consumabili, soprattutto tenendo in conto della meccanica dello stress: più il suo indicatore sarà basso, più i personaggi saranno portati ad avere malus durante le vostre partite. Ci sono poi personaggi che hanno soglie di sopportazione dello stress davvero basse, e anche questo influisce sulle scelte che dovrà fare il giocatore nel corso degli eventi.

Gavin non regge bene lo stress

Distopia portami via

L’ambientazione è il quarto personaggio principale del gioco, raccontata dai dialoghi ma soprattutto dal particolare stile artistico aggrappato al fumetto noir tra vignette dinamiche, sfondi disegnati a mano, onomatopee, modelli cartoon, chitarre distorte da film di spionaggio, linguaggio scurrile, e colori scuri sporcati da tonalità neon negli elementi chiave di gameplay.

Sangue, parolacce e i fantasmi di un futuro opprimente arricchiscono questa avventura densa di imprevisti, fughe, misteri e colpi di scena. Il setting di Sunday Gold non si esaurisce nel solo luogo di Londra, ma spazia anche nei temi cari all’immaginario cyberpunk come la depersonalizzazione, l’eccessivo affidamento alla tecnologia, e perfino lo sfruttamento animale.

Lo stesso termine “Sunday Gold”, come scoprirete dai primi minuti di gioco, è infatti il nome del cane-cyborg del cattivo principale Kenny Hogan, un animale campione di un crudele sport di combattimento ma protagonista anche delle vicende che vivrà il giocatore.

Il videogioco di Sunday Gold, proprio come l’animale cibernetico da cui prende il nome, è un ibrido aggressivo, vivace e moderno. L’impianto RPG a turni infatti non solo si mescola bene al genere punta e clicca, ma in questo caso eleva addirittura il genere a qualcosa di più al passo coi tempi, efficace e intrigante. Se poi uniamo anche l’immaginario distopico, ben rappresentato anche da comparto artistico e sonoro, ne risulta davvero un capolavoro originale e ben congegnato. Su internet si parla di Sunday Gold come di un “Disco Elysium-like” in chiave punta e clicca, e non potremmo essere più d’accordo.

This post was published on 12 Settembre 2022 14:00

Alessandro Colantonio

Game designer in erba e chitarrista a tempo perso. Nasce all'ombra del Vesuvio nel 1991, muove i suoi primi passi nel mondo dei videogiochi su un Windows 95 all'età di 5 anni, e diventa presto un Allenatore di Pokémon. Bazzica tra radio web e band durante i suoi studi universitari tra Napoli, Roma e Milano, si parcheggia nella fan-community di Pokémon Milennium dove instaura il suo regime dittatoriale da caporedattore, costruendo una macchina da recensioni e contatti e diventando inconsapevolmente PR. Oggi, oltre a prestare le sue dita a Player.it per articoli, recensioni e approfondimenti, figura anche come streamer di Twtich, content creator di TikTok e PR abusivo. I suoi generi preferiti sono i gestionali, gli strategici, i tattici e i GDR. Ma essendo un accumulatore seriale di videogiochi, cerca sempre di giocare ogni titolo che gli capita sotto mano. Ha una perversione per le pratiche fandom, i cani e la birra artigianale. Adora D&D, va in ira e carica.

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