Sports Interactive è una garanzia in quanto a giochi simulativi.
La Software House Britannica si è da sempre contraddistinta, sin dal lontano 1994, per l’abilità di creare i più intricati e coinvolgenti simulatori calcistici. Chi non ricorda l’immortale “Scudetto?”.
Gli appassionati di chiacchiere da Bar come me idolatrano Sports Interactive perché ha permesso al mondo intero di mettere in pratica tutte le strampalate idee estive spuntate fuori nel periodo di calciomercato, quando tra amici la solfa è sempre la stessa: “La Juve deve vendere 3 centrocampisti e comprare un grande attaccante, mentre il Milan ha bisogno di un difensore centrale”.
Ogni anno SI Games migliora costantemente le sue fondamenta e, anche se a volte ci sono dei picchi di genialità che “cambiano” il gioco aggiungendo features rivoluzionarie, il modus operandi abituale di Football Manager è quello di perfezionare – e non rivoluzionare – introducendo numerosi miglioramenti e fix intelligenti a quello che era il prodotto della stagione precedente, per offrire una esperienza che nel complesso rende l’utente finale soddisfatto.
Quanto descritto qui su è proprio ciò che è stato fatto con Football Manager 2022: l’ultimo capitolo della serie porta con se un paio di idee brillanti, ma in linea generale spicca nel modo in cui apporta piccoli e mirati miglioramenti in tutti gli aspetti dell’esperienza finale per raffinarla e migliorarla ulteriormente.
Ovviamente Football Manager non è solo qualche click qua e la per decidere la formazione più forte da schierare e poi lasciare che se ne occupi la IA fissando lo schermo del PC. Guai a pensarla così: il cuore del simulatore è sempre stato quello di reagire alle diverse situazioni che si sviluppano durante una partita e cambiare tattica o effettuare dei cambi al volo per ottenere un vantaggio sull’avversario e portare a casa la vittoria. In FM 2022 tutto questo è più coinvolgente grazie anche ad una completa riscrittura del sistema di pressing.
Mentre fino al capitolo 2021 ci si doveva affidare alla lettura delle statistiche ed all’interpretazione data dal match engine degli 1 e 0 binari, il nuovo sistema di pressing rende il processo totalmente diverso e gli dona più sfaccettature.
FM 2022 tiene conto, nel calderone del milione di dati analizzati in ogni partita, delle condizioni di un giocatore nel momento in cui questo debba pressare – è il 75esimo ed è troppo stanco per correre? sicuramente il suo pressing non sarà efficace come nei primi 10 minuti di partita – così come dei punti deboli e di forza degli avversari. Cavolo c’è anche la possibilità di scegliere in che zona di campo lasciare degli spazi aperti – di proposito – per attirare gli avversari nel tentativo di recuperare palla.
Scegliere la giusta tattica in Football Manager 2022 non è immediato. Il gioco lo sa, ed incoraggia tutti gli allenatori a sperimentare durante la settimana che porta alla partita ed in partita stessa, fino a trovare le combinazioni più congeniali al tipo di gioco che si è scelto di portare avanti; perché, sia che l’esterno abbia esaurito la sua resistenza, o che il centrale di difesa si sia infortunato o perché l’avversario abbia cambiato la sua disposizione in campo, le istruzioni date ai propri giocatori dovranno essere costantemente tenute d’occhio ed aggiornate.
Un’altra grande aggiunta per tutti gli allenatori in questa nuova versione di Football Manager è il Data Hub. Letteralmente un diluvio di informazioni, statistiche, grafici, diagrammi e quant’altro ci si possa aspettare da ogni simulatore gestionale.
Dall’Hub, richiamabile dalla barra laterale dei menu di gioco, si possono approfondire le prestazioni della squadra per capire cosa sta funzionando nel corso dei 90 minuti della partita e su cosa c’è bisogno di intervenire. C’è anche la possibilità di analizzare i singoli giocatori ed il loro rendimento in campo, in modo da potersi concentrare su aree specifiche durante gli allenamenti personalizzati per ogni campione della propria rosa.
Le nuove visualizzazioni dei dati, come i grafici dinamici e le heat map rielaborate rendono più chiaro e più facile vedere come le decisioni prese in-game influiscano sull’andamento della partita e sulle possibilità di successo finale. Per i più completisti, inoltre, si può scavare più a fondo nel Data Hub e chiedere al team di analisi di squadra di stilare dei rapporti su misura su una pletora di argomenti diversi come ad esempio la percentuale di scontri aerei vinti da un singolo difensore rispetto al resto del campionato o il numero di passaggi riusciti in partita dal trequartista rispetto a quelli tentati. Football Manager 2022 ha come scopo, quindi, quello di dare libero sfogo alla fantasia di tutti quei giocatori che si sono sempre immaginati geni della tattica. E ci riesce!
La cosa più bella di tutte, quella che restituisce un senso di soddisfazione immenso è che i cambiamenti fatti in base alle scoperte nel Data Hub hanno un impatto tangibile.
Scoprire che il centravanti ha una altissima percentuale di colpi di testa riusciti in partita e decidere di optare per un gioco che prediliga tanti cross a centro area può portare effettivamente a segnare più goal sfruttando l’abilità aerea del calciatore.
Una squadra che perde tanti duelli a centrocampo potrebbe aver bisogno di un bel mastino lì nel mezzo, e vedere che a fine partita i dati son cambiati in positivo è davvero una sensazione unica: sapendo di non eccellere in una particolare area del campo l’utente può concentrarsi esclusivamente sui dati di interesse e pensare a nuovi metodi per migliorare le lacune di squadra. Senza dimenticarsi di tutto il resto del gruppo ovviamente.
Li dove non si può arrivare con il semplice lavoro di analisi dati ed allenamento si deve arrivare con il calciomercato. Da sempre la punta di diamante della serie, nonché il sogno nel cassetto di ogni aspirante allenatore da Bar.
“Marotta deve comprare questo, vendere quello e poi serve una gamba di X con la testa di Y”.
Tutti bravi a parole, me compreso. Ma alla fine della fiera?
Football Manager 2022 è ciò che più si avvicina al Calciomercato vero e proprio.
Proprio in questo periodo di scandali di calciomercato tra contratti gonfiati, calciatori che non rinnovano e lettere sparite – non me ne vogliate, son Juventino anche io eh – le dinamiche di mercato di FM sono migliorate in modo da non rendere più possibili alcuni stratagemmi e trucchetti che nel mondo reale ancora avvengono.
Laddove nei giochi passati è stato relativamente facile “truccare” i bilanci grazie a vendite repentine di calciatori subito dopo il loro acquisto, FM 2022 risulta molto più intelligente ed intransigente.
Il budget dedicato al mercato, tanto per iniziare, è molto più limitato – in linea con l’attuale situazione globale – e questo è qualcosa che pone delle restrizioni molto più significative su quanto si può essere attivi a livello di calciomercato.
Vendere giocatori indesiderati per far cassa, inoltre, è diventato molto più difficile: se fino all’anno scorso bastava “offrire” il giocatore per vedersi recapitare qualche offerta a stretto giro di posta, quest’anno il gioco tiene in considerazione diversi parametri come l’età del calciatore in vendita, la quantità di partite giocate e la valutazione complessiva ricevuta in partita. Perché, parliamoci chiaro, nessuno mai nel mondo reale riuscirebbe a vendere l’ex campione ormai 36enne che gioca una partita ogni 7 a 20 milioni di Euro. Ora non si può fare nemmeno in Football Manager. Ognuno è liberissimo di mettere in vendita calciatori a qualsiasi prezzo, ma le offerte che arriveranno saranno sempre poco appetitose magari e correlate a tutto il calderone di dati disponibili.
Anche le interazioni con gli agenti sono migliorate poiché piuttosto che essere un semplice mezzo per ottenere dettagli maggiori sul probabile prezzo di un giocatore e sulle sue richieste contrattuali ora, dopo aver contattato un agente, il gioco vi costringe a dichiarare un potenziale interesse per un calciatore. Va da se che in caso di risposta, positiva o negativa che sia, cambiano alcune delle dinamiche del gioco del calciomercato. L’esempio più lampante? Il prezzo di un calciatore verso il quale avevo espresso interesse è aumentato subito dopo la mia dichiarazione in-game.
Classic Mino Raiola.
Naturalmente c’è margine di miglioramento anche per Football Manager 2022 che si porta dietro uno dei problemi più frustranti e persistenti del franchise: le interazioni con i media e con i calciatori.
Sono sistemi che, purtroppo, sono rimasti invariati rispetto alle iterazioni precedenti del simulatore e che risultano sempre ripetitive e di poco impatto: rispondere ad un giornalista con un tono pacato o urlargli contro non ha alcun effetto tangibile sul gioco – in barba a chi, come me, avrebbe voluto ricreare la famosa litigata in diretta tv tra Zenga e Varriale – così come promettere maggior minutaggio ad un giocatore che si è lamentato del poco utilizzo lo terrà buono per qualche altra settimana in panchina.
Il problema della ripetitività spunta fuori anche nelle continue e-mail ricevute dallo staff di scouting e dai rapporti di squadra che raramente aggiungono qualcosa di nuovo rispetto al rapporto inviato 3 giorni prima. Si può, ovviamente, ridurre la frequenza di invio di queste e-mail “lavorative” ma, a mio parere, ci sarebbe da lavorare a fondo sull’impatto e sull’utilità che queste hanno ai fini della gestione societaria.
Ultimo “problemino” che Football Manager si porta dietro da che io abbia memoria è dato dai caricamenti.
Ho giocato con un Database Grande e su un PC classificato con 4.5 stelline su 5 da Sports Interactive – quindi il tutto doveva essere piuttosto veloce – ma inspiegabilmente, ma ripeto ormai ci sono abituato, anche FM 2022 ha dei tempi di attesa e di caricamento infiniti.
Il primo avvio di una nuova partita è davvero lungo ed anche saltare tramite il calendario interno di gioco ad un altro giorno della settimana restituisce tempi di caricamento troppo dilatati. Questo è un difetto che la software house britannica non è mai riuscita a sistemare. Passino i grandi database da caricare ogni volta, le tattiche da importare ed esportare ad ogni salvataggio e tutti i dati del nuovo Data Hub, ma con la potenza di calcolo dei PC attualmente in commercio si deve fare di più sotto questo aspetto.
La serie Football Manager era, e rimane anche quest’anno, la perla dei Simulatori Calcistici. Anche la versione 2022 del gioco trasporta l’utente finale in panchina, a pochi passi dal rettangolo verde, e mette a disposizione tutta una serie di features degne di quelle presenti al J-Center ed a Milanello. Il nuovo Data Hub è una fonte immensa di dati che i più scrupolosi possono sfruttare per capire dove e come migliorare, ed il nuovo sistema di pressing da la sensazione che davvero ad ogni azione corrisponda una reazione uguale e contraria. Anche in campo!
Restano quei difetti che il gioco, purtroppo, porta con se da tempo come i lunghi tempi di caricamento e le inutili conferenze stampa con i giornalisti, ma la speranza è che l’edizione 2023 di Football Manager porti con se miglioramenti anche sotto questi aspetti ed allora si che avremo davanti, con tutta probabilità, il gestionale di calcio perfetto.
This post was published on 4 Dicembre 2021 17:00
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