Dopo 3 anni dall’uscita di The Elder Scrolls Online (che abbrevierò con ESO), ZeniMax Online Studios e Bethesda Softworks sono orgogliose di annunciare la prima espansione ESO: Morrowind. Noi di Player.it abbiamo avuto la possibilità di provarlo in anteprima e farci un’ idea del nuovo titolo MMORPG tanto atteso dai fan della saga.
Minimi:
Raccomandati:
Se da un lato abbiamo dei requisiti davvero minimi per quanto riguarda processori e RAM che lo permettono di girare anche su PC più attempati o di fascia bassa, dall’altro gli 85GB complessivi (Gioco base + Espansione) di spazio richiesto sul disco potrebbero far storcere il naso a chi ha altri giochi o una connessione lenta.
La nuova espansione include:
– Una nuova zona – Vvardenfell
– Una nuova classe – Il Warden
– Battlegrounds istanziati per pvp
– Un nuovo trial (o raid)
– Un numero elevatissimo di quest
Il nuovo capitolo di ESO porta i giocatori in luoghi ben noti della saga mentre tenteranno di risolvere i misteri della insolita malattia che affligge Vivec e fargli recuperare i poteri perduti, oltre aiutare il leggendario guerriero poeta e Guardiano di Vvardenfell il nostro compito sarà quello di salvare il mondo da una terribile minaccia Draedrica. Viaggeremo dalle vulcaniche Ashlands alle foreste piene di funghi giganti fino ad una Vivec City ancora in costruzione.
Ad accompagnarci in questo viaggio è la nuova classe introdotta con l’espansione. Si tratta del Warden, potenti combattenti che sfruttano la magia e la natura per prevalere negli scontri grazie anche all’aiuto dei loro feroci orsi da battaglia. Chi ha giocato alla beta di The Elder Scrolls Online sicuramente si ricorderà del Warden come classe giocabile già all’epoca ma che poi fu tagliata fuori dal roster iniziale.
Il Warden è la prima classe ibrida di ESO. I tre rami vi permetteranno di specializzarvi in uno dei tre ruoli: Tank ( Winter’s Embrace ) Healer (Green Balance) DPS (Animal Companions) o creare un personaggio più versatile. Sarà possibile evocare oltre al sopracitato orso da battaglia, il Warden avrà dalla sua parte altre skill di evocazione come farfalle infuocate da lanciare ai nemici, alberi che curano i vostri alleati e ghiaccio in forme diverse che vi proteggerà dai pericoli che incontrerete lungo il vostro cammino, nella migliore delle tradizionali arti druidiche.
I battlegrounds arrivano in 3 mappe ( Ald Carac – Ularra – Foyada Quarry) e 3 modalità: cattura la bandiera, deathmatch e domination (capture and hold).
Per accedervi basterà usare l’interfaccia. Intelligente l’uso di un sistema non-cp (ovvero cap delle stat in modo da bilanciare gli scontri) che rende l’esperienza piacevole anche per un fresco cp160.
Alla fine di ogni battleground vi saranno mandati via posta dei premi (al momento più inutili dei sassi) sulla base della vostra performance che è misurata in medaglie (danni inflitti, uccisioni, assist).
Per gli amanti del PVE invece verrà aggiunto “The Halls of Fabrication” il nuovo trial da 12 giocatori. Ambientato in una delle fucine di Sotha Sil nella Clockwork City e accessibile da Tel Fyr. Il motivo per cui dovremo recarci lì è che qualcuno scoprendola ha accidentalmente attivato il sistema di sicurezza. Dai testimoni viene descritta come un dedalo pieno di mostri e boss mortali legati all’ antica razza dwemer.
La main quest, rimanendo negli altissimi standard di Zenimax, ci permetterà di esplorare in lungo e in largo forse una delle zone più grandi introdotte fino ad ora.
Tutta la regione è farcita di quest secondarie, tutte rigorosamente doppiate alla perfezione, con meccaniche nuove e interessantissimi personaggi.
L’impegno nella realizzazione di Vvardenfell da parte dell’art department è palpabile. E’ così bella che stona quasi con il resto del gioco, comprensibile, dato che è più vecchio di quasi 4 anni. Anche se a conti fatti la veste grafica non si distacca molto dallo stile originale del suo predecessore, d’altronde ciò che World of Warcraft è riuscito ad insegnare agli altri MMO è che mantenere il proprio stile caratteristico nel corso degli anni, anche se può sembrare datato, può rivelarsi una mossa vincente per rimanere sempre sulla cresta dell’onda.
Vvardenfell, anche conosciuto come bosco dai funghi giganti è forse la zona più caratteristica e famosa della serie di The Elder Scrolls. Ricreata con la sua peculiare atmosfera di pericolosità e mistero in The Elder’s Scrolls Online, Vvardenfell è un tripudio di nostalgia per gli amanti della serie ed un nuovo, originale mondo da scoprire per i nuovi arrivati.
Avendoci abituato fino ad oggi ad un modello con DLC acquistabili o “noleggiabili” tramite l’ESO PLUS (l’abbonamento mensile che dà la possibilità di sbloccare tutti i contenuti extra) viene da chiedersi “Espansione o grosso (e costoso) dlc ?” La linea è sottile. I contenuti nuovi non mancano, la qualità rimane altissima. La nuova classe e i nuovi battlegrounds offrono ore e ore di rigiocabilità per giocatori che tornano e nuovi arrivati.
Tutto questo giustifica i 40€ ? Il lavoro dietro Morrowind si sente e non è da escludere che sia solo l’inizio di una nuova era per The Elder Scrolls Online, ma per alcuni rimane solo un altro grosso dlc.
The Elder Scrolls Online: Morrowind è un’espansione che offre molta varietà e rigiocabilità sia ai giocatori veterani che ai novellini con l’aggiunta di una nuova classe e nuove soluzioni per il PvP. Distaccandosi dalla formula dell’ ESO Plus, anche se non tutti sono d’accordo, The Elder Scrolls Online si avvia su una nuova strada che si spera porterà ad espansioni sempre più corpose risollevando così il genere degli MMORPG.
Ringrazio infine Bethesda per avermi dato la possibilità di provare in anteprima The Elder Scrolls Online: Morrowind.
This post was published on 6 Giugno 2017 11:22
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