Sin dal primo annuncio Death’s Door ha smosso l’interesse di molti di noi in redazione e finalmente abbiamo potuto mettere le mani su questa nuova avventura targata Acid Nerve e Devolver Digital.
Death’s Door è un’avventura dark fantasy hack ‘n’ slash per Xbox e PC nella quale andremo a caccia di nemici in un mondo a metà strada tra Miyazaki e i fratelli Grimm.
È un altro giorno grigio a lavoro, timbri il cartellino, varchi la soglia e falci qualche esserino prima di reclamare l’anima assegnata ma ecco che la tua giornata prende una svolta inaspettata: Qualcuno si prende l’anima del tuo incarico.
Seguendo il ladro in un nuovo mondo vieni a sapere che si tratta di un corvo come te ma bloccato in questo regno mortale e ormai segnato dal passare del tempo. Ti spiega le sue motivazioni e la tua nuova missione: mietere tre mega anime per alimentare la Deth’s Door, il punto di fine di ogni anima.
Parte così il tuo nuovo lavoro tra orde di nemici e intricati enigmi.
In Death’s Door vestiremo i panni o meglio le penne di un mietitore, essere dalle sembianze di un corvo capace però di brandire armi e lanciare magie. Il nostro protagonista non sembra avere proprio un nome, c’è chi lo chiama semplicemente corvo, chi amico bipede, chi piccola m***a, dandogli quindi quel fascino da viandante avventuriero troppo impegnato a combattere per presentarsi.
Come detto sopra il nostro arsenale sarà composto da armi corpo a corpo come spade, martelli o ombrelli e magie a distanza. Se nel primo caso basterà una buona dose di esplorazione per sbloccare le varie magie dovremo affrontare dei veri e propri gauntlet in camere buie illuminate solo da pochi elementi scenici all’interno della quale si riverseranno ondate di nemici.
Come in ogni hack ‘n’ slash che si rispetti verrà premiata la vostra capacità di reazione schivando al momento giusto gli attacchi e rispondendo col giusto tempismo senza cedere all’avarizia di colpire ancora l’avversario. Stare lì a continuare a infliggere il vostro avversario non farà altro che aumentare la vostre probabilità di sconfitta. Ci saranno invece dei casi in cui potrete volgere gli attacchi nemici contro loro stessi sfruttando il fuoco amico o ridirigendo alcuni proiettili ai loro proprietari.
Lungo la nostra strada, oltre alle tre boss finali da cui prendere le mega anime, ci scontreremo in diverse boss fight tutte altamente adrenaliniche e con meccaniche bullet hell che metteranno a dura prova i nostri nervi.
C’è da mettere bene in chiaro una cosa: preparatevi a morire più e più volte.
Ed ogni volta preparatevi a riaffrontare i nemici perchè i check point sono pochi e in punti strategici. Dopo ogni combattimento raccoglieremo anime da spendere in ufficio per potenziare le caratteristiche del nostro protagonista.
Death’s Door non è solo botte e schivate ma propone al giocatore momenti di esplorazione e riflessione per risolvere alcuni puzzle. I vari mondi proposti si sviluppano come dei dedali intricati su loro stessi sfruttando giochi di prospettiva per offrire più livelli di altezza.
Esplorare a fondo la mappa ci porterà a trovare non solo anime bonus e semi ristoratori ma alla scoperta di nuove armi e altari da cui acquisire potenziamenti.
Girovagando per la mappa si potranno inoltre sbloccare determinate scorciatoie che ci agevoleranno il percorso dopo essere morti e tornati al check point.
I puzzle proposti non sono nulla di troppo complicato ma costituiscono dei momenti di pausa in cui prendere fiato tra un combattimento e un altro.
Non manca poi una buona dose di backtracking che ci porterà a tornare sui nostri passi, una volta ottenuti nuovi poteri, per sbloccare nuovi percorsi nei livelli già completati.
Per quanto riguarda il comparto artistico, il titolo riesce ad alternare ambientazioni molto diverse fra loro senza però che queste cozzino fra loro ma rimanendo comunque fedeli al proprio stile. Si passa da ambienti da romanzo noir a case stregate alla Miyazaki fino a fitte foreste alla Legend of Zelda fino ad aulici picchi con boss che ricordano Nier: Automata.
Il tutto utilizzando una palette di colori ed una colonna sonora che quasi contrapposta alla materia frenetica dei combattimenti rilassa sia gli occhi che le orecchie.
Nonostante il tema centrale del gioco sia la morte non mancheranno gag e giochi di parole attorno a questa tematica. Lungo il nostro percorso faremo infatti la conoscenza di bizzarri personaggi comprimari che ci accompagneranno verso la sconfitta del boss di turno.
Gli stessi boss non saranno i classici malvagi ma figure di spicco che cercano di beffare la morte.
Death’s Door è un tipico hack ‘n’ slash che non porta nulla di così nuovo sul tavolo del suo genere ma si presenta semplicemente come un gioco bello puntando tutto su un gameplay fluido, una direzione artistica eccellente ed una longevità ben commisurata. Forse i punti di respawn in alcuni casi vi faranno venir voglia di lanciare il pad in faccia al muro, ma ormai lo sanno tutti che chi molla è D E B O L E.
This post was published on 20 Luglio 2021 15:00
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