Quando si pensa ai giochi su licenza Lego, si pensa sempre a parodie ben riuscite di grossi franchise cinematografici, giochi per più piccoli o progetti di qualche fan sfegatato. Difficilmente avremmo pensato di trovarci di fronte ad un titolo così lontano dalla solita linea di incarnazioni videoludiche dei prodotti Lego. Parliamo di Builder’s Journey, un puzzle game a base di mattoncini.
Sin dalle prime battute il gioco si presenta in maniera minimale fornendo al giocatore giusto le informazioni indispensabili sui comandi, presentando poi il viaggio dei due protagonisti. La relazione tra i due è lasciata alla nostra fantasia; un genitore e la sua prole, un nonno e un nipote o un maestro e il suo allievo, l’unica cosa che si evince è il loro legame talmente forte da affrontare anche le sfide più ardue pur di riunirsi. L’enfasi del titolo è posta proprio sul viaggio e sul superamento degli ostacoli attraverso l’introspezione di sé stessi.
Lego Builder’s Journey presenta una serie di 65 livelli che si conseguono l’un l’altro come le pagine di un libro. Ogni livello si sviluppa su una base quadrata ed è interamente costituito da mattoncini, anche elementi fluidi come l’acqua o il fango richiamano le animazioni simil stop motion viste in The Lego Movie per far fede all’identità del brand. Il nostro obbiettivo all’interno dei vari livelli sarà quello di guidare il personaggio di turno dal punto A al punto B utilizzando i pezzi a nostra disposizione per costruire un percorso. Anche in questo caso il gioco ci dirà poco e niente lasciando al nostro intuito e alla nostra fantasia il compito di risolvere i puzzle.
Proprio come da tradizione Lego non esiste una soluzione unica ai diversi livelli ed è forse questo il grande punto di forza di questo titolo, ogni pezzo potrà essere assemblato come preferiamo creando quindi soluzioni diverse a seconda di chi sta giocando. In alcuni livelli però potremo interagire in maniere differente sia con l’ambiente che con determianti mattoncini creando quindi situazioni e soluzioni sempre nuove livello dopo livello, alcuni esempi possono essere il fango in cui affonderanno i mattoncini o la corrente di un fiume che ci porterà via i pezzi.
Un altro aspetto che davvero colpisce sono i toni cupi che il gioco acquisisce man mano che si prosegue nella storia, aspetto abbastanza nuovo in un gioco Lego, questo espediente è fondamentale in mancanza di testi e voci per immedesimarci ancora di più nei panni dei protagonisti e nei loro sentimenti.
Il comparto audio di Builder’s Journey è tanto semplice quanto efficace: una colonna sonora rilassante fatta di note leggermente distorte vagamente ispirata a Minecraft, qualche effetto ambientale e l’immancabile “fruscio” dei mattoncini ammucchiati. Un accompagnamento fantastico all’andamento fiabesco del gioco immerge il giocatore in quel mondo cubettoso.
Nonostante abbiamo giocato questo titolo su Switch è bene spendere due parole sulla sua versione PC.
Builder’s Journey è il primo gioco creato in Unity a sfruttare l’RTX, questa integrazione custom è stata resa possibile grazie ad una particolare collaborazione con Nvidia. Grazie a questa aggiunta è possibile regalare al gioco un tocco ancora più realistico grazie alle luci e ombre migliorate. Sembrerà quasi di avere davanti un vero set Lego.
E’ bello vedere che così come alcune linee di set fisici anche le incarnazioni videoludiche stiano andando per uno stile più minimal e maturo che strizzi l’occhio ai più grandi. Lego Builder’s Journey è molto più di un semplice gioco ma una vera e propria esperienza catartica capace di rilassare e al tempo stesso impegnare la mente proprio come solo i veri mattoncini sanno fare. Che si giochi tutto d’un fiato o preso un po’ al giorno, questo gioco è sicuramente destinato a diventare un must, specie per i possessori di Switch che cercano qualcosa di non troppo impegnativo da portare sotto l’ombrellone. Lego Builder’s Journey si lascia giocare con spensieratezza senza alcuna tipologia di intoppo e può essere considerato tranquillamente uno dei migliori videogiochi Lego mai creati (anche se un remake di Lego Racers non guasterebbe) che si scrolla di dosso l’accostamento con altri franchise per proporre un qualcosa di davvero originale mantenendo però uno stile ed un’identità solida che rimanda agli albori della più famosa casa di costruzioni del mondo.
This post was published on 22 Giugno 2021 17:00
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