Lost Words: Beyond the Page è l’ultimo delicatissimo capolavoro di Modus Game. Il gioco all’apparenza dalle dinamiche semplici e dalla durata breve, nasconde delle piccole chicche e una densità emotiva unica, tanto da aver richiesto più tempo del necessario per metabolizzare e poterti raccontare al meglio cosa significa imbarcarsi in questa avventura.
⚠️ SPOILER E WARNING: Il gioco affronta il tema del lutto all’interno di un contesto familiare in tono molto intimista. Io stessa ho versato più di qualche lacrima, essendo particolarmente sensibile all’argomento. Nonostante tutto ti consiglio caldamente di fare uno sforzo, armarti di qualche fazzoletto in più, e non lasciarti scoraggiare dal possibile peso emotivo: ne vale assolutamente la pena!
Izzy è una bambina molto solare e ha un sogno: diventare una scrittrice. Ogni sogno che si rispetti va coltivato e alimentato ogni giorno con il massimo impegno. Proprio per questo sua nonna, figura centrale di tutto il suo mondo, decide di incentivarla alla scrittura regalandole un diario: questo piccolo quadernino ospiterà molte parti del gameplay, i pensieri più intimi della protagonista e rappresenterà anche l’inizio della narrazione del regno di Estoria.
La storia procede su due filoni narrativi paralleli: il quotidiano della protagonista Izzy e le avventure dell’eroina del suo romanzo, Georgia (nel gioco potrai scegliere tra tre nomi possibili.)
Te l’avevo anticipato, ci sarà da piangere: la storia di Izzy non è così semplice o spoglia di eventi spiacevoli. La nonna che hai imparato ad amare già dai primi minuti del gioco si ammalerà e da qui la trama prenderà una svolta molto introspettiva e alle volte talmente densa di emozioni da togliere il fiato.
Nonostante questo però l’esperienza non tralascerà toni più allegri: citazioni, scherzi e battute fanno parte dell’arsenale della nostra piccola scrittrice prodigio, che non si risparmierà di certo!
Col mutare della vita di Izzy anche le vicende dell’avventuriera si faranno più tortuose: il suo villaggio sarà colpito da un Drago malvagio e solo lei potrà mettere riparo a questa catastrofe.
Sullo svolgimento narrativo favolistico non voglio rovinarti niente con spoiler! Voglio solo anticiparti che ogni livello è caratterizzato da un aspetto e da un’emozione dell’animo umano, trattati con una grazie e delicatezza che raramente ritroverai in altri titoli.
Se hai giocato a Gris o a Journey puoi capire di cosa parlo!
Se avrai pazienza di collezionare tutte le lucciole e saprai goderti ogni parte di questo racconto che viene dal cuore ti aspetta un finale speciale: aspettati qualcosa di molto più adulto rispetto al clima da favola a cui ti sarai abituato durante il gameplay!
Con la nostra avventuriera Georgia vivrai in un delizioso 2D che sembra quasi 3D grazie alla profondità e alla maestria negli sfondi utilizzati.
Nei panni di Izzy il tutto sarà un po’ diverso.
Le pagine del diario scritte dalla piccola prenderanno vita mano mano che la sua icona “salterà” sulle parole, come se fossero i livelli di un platform. In alcune pagine sarà possibile anche afferrare dei piccoli asterischi blu (o neri!): questi ti daranno un’ulteriore possibilità di scovare altre sfumature dell’argomento trattato, facendo luce su piccoli pensieri e particolari nella testa della protagonista.
È interessare notare come, all’avanzare della trama di Izzy, anche quella di Georgia prenda sfumature simili: nel mondo dell’avventuriera ogni simbolo è ricollegato al mondo della piccola scrittrice Izzy: ti sfido a indovinare, quando giocherai questo titolo, dove hai già visto questa balena nelle fasi di gioco del diario, io c’ho messo un po’ ma quando l’ho notato è stato fantastico!
Se nel diario dovrai saltellare, nei panni della Guardiana delle Lucciole le cose per te saranno più dure (ma molto più sceniche!)
Avrai a disposizione delle “parole“: queste, grazie al loro significato intrinseco, ti aiuteranno a superare gli ostacoli dell’avventura, agevolandoti nella ricerca del Drago.
Durante il proseguire della storia ti sarà anche data la possibilità di compiere decisioni e scelte: queste non cambieranno drasticamente il corso della storia ma strizzano l’occhio alle dinamiche tipo delle visual novel e danno la possibilità di personalizzare l’avventura.
Una gioia per gli occhi, non servirebbe aggiungere altro a questo piccolo capolavoro a tinte acquerello, ma proverò a inserire qualche altro piccolo particolare.
La grafica, oltre a essere meravigliosa, ha qualcosa di altamente funzionale: spesso stimola nello spettatore il fenomeno della sinestesia. Tramite il movimento di una parola, lo scrosciare di un albero o l’apparire di un testo di pari passo alla camminata dell’avventuriera, ti capiterà (lo spero!) di associare a quei colori e a quei suoni delle sensazioni, dei profumi e dei ricordi che hanno fatto parte della tua vita.
Le emozioni si tramutano in colori e i colori riescono a trasmettere emozioni: questa magia l’ho trovata eccezionale e non mi capitava da parecchio di provare qualcosa del genere con un videogioco.
Lost Words: Beyond the Page non è solo una favola. È un invito ad aprire il proprio cuore a qualsiasi tipo di emozione, sia questa bella che brutta. È un viaggio che invita a fare una passeggiata tra sentimenti nobili come la Lealtà ma che, un attimo dopo, ti urlerà di correre per sfuggire dalle insidie della Rabbia. Fatti un regalo e investi qualche ora del tuo tempo in questo piccolo gioco dal cuore grande.
This post was published on 6 Aprile 2021 21:00
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