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Recensioni

El Hijo – A Wild West Tale | Recensione (PC)

A cosa può arrivare una madre pur di proteggere il proprio figlio? E a cosa porterà in un bambino il pensiero di non poter rivedere mai più la propria madre?
Saranno queste le domande che ci accompagneranno dall’inizio alla fine della nostra avventura.

Un viaggio nel far west

El Hijo è un gioco stealth ambientato nel selvaggio west in cui vestiremo i panni di un piccolo bambino che, separato dalla madre per motivi inizialmente a noi ignoti, andrà alla sua ricerca attraversando deserti, canyon e miniere, tutti stracolmi di “nemici” che non vedranno l’ora di catturarci, il tutto in una salsa molto cartoonesca con nemici caricaturati, volutamente un po’ goffi e livelli ricchi di colori e di tutti quei luoghi comuni caratteristici del far west.

Nascosti in un vaso saremo invisibili ai nemici circostanti

Il gioco si basa su di un meccanismo piuttosto semplice ma efficace che metterà alla prova le nostre abilità di giocatori. Con i tasti direzionali o WASD potremo muovere il nostro protagonista, alla pressione del tasto spazio saremo in grado di accovacciarci per nasconderci dietro a casse, barili o all’interno dell’erba alta.

Man mano che proseguiremo nel gioco otterremo vari strumenti che ci saranno utili per distrarre i nemici e passare inosservati, questi andranno attivati col tasto Q ed utilizzati col tasto E, ne avremo a disposizione un numero limitato, ad eccezione della fionda che sarà il nostro primo gadget con infiniti colpi, quindi dovremo accuratamente ponderarne l’utilizzo per poterci fare beffa degli avversari.

Ciascun nemico ha infatti un cono di visione di circa 40° di fronte a sé con una distanza che andrà a variare a seconda della sua natura, degli ostacoli e dell’ambiente, i minatori, ad esempio, avranno una visione limitata, mentre i fucilieri potranno vederci da molto lontano. Determinati nemici particolarmente attenti e ligi al dovere saranno poi impossibili da distrarre e non potremo fare altro che sfruttare l’ambiente circostante per sgattaiolare fuori dalla loro visione, magari nascondendoci dietro un ostacolo o sfruttando i loro giri di ronda per aggirarli.

Di notte saremo invisibili ai nemici finché non entreremo nelle aree illuminate

Una prova di abilià

Le mappe ci offriranno bivi che permetteranno a noi giocatori approcciare in maniera sempre differente alla situazione, facendo uso o meno dei nostri gadget, facendoci scegliere in più occasioni tra la via più breve ma più ardua o la via più lunga ma più sicura. Mediante la del tasto TAB avremo modo di ottenere una visuale più ampia in modo da pianificare il nostro percorso.

In luoghi bui saremo poi totalmente invisibili ai nemici anche quando saremo loro praticamente adiacenti, e mediante la nostra fionda potremo distruggere lanterne per oscurare alcune zone illuminate.

Mediante la nostra fionda potremo rompere vari oggetti come i vasi

Nelle mappe potremo trovare alcuni bambini imprigionati, sarà nostro compito, nel caso lo vorremo, aiutarli parlando con loro liberandoli e “motivandoli”. Quasi tutti questi bambini saranno in posizioni opzionali della mappa, aggiungendo quindi un ulteriore grado di grado di sfida nel caso in cui si voglia aiutarli tutti.

Man mano che libereremo sempre più bambini otterremo una serie di collezionabili , per ottenerli tutti non basterà però solamente aiutare tutti i bambini, dovremo anche riuscire nella sfida definitiva, ovvero completare tutti i livelli del gioco senza farci mai scoprire da nessun nemico, un compito certamente non facile.

Una mappa ricca di vie alternative tra cui scegliere

Una favola nel deserto

Nel nostro viaggio attraverso le terre desolate attraverseremo steppe aride, grotte buie, miniere piene di esplosivi, avamposti nemici e dovremo trovare la strada persino in mezzo ad una tempesta di sabbia.

Quale che sia il nostro momento nella storia, che ci troviamo all’esterno o all’interno, in un giardino rigoglioso o sulle carrozze di un treno, avremo sempre davanti ai nostri occhi una deliziosa cura delle ambientazioni, sempre ricche dettagli, per quanto semplici, ma che rendono ogni livello unico e caratterizzato e che trasformano l’esperienza da un semplice “guardia e ladri” ad una vera avventura, in un viaggio che, per quanto breve, ci porterà ad attraversare distanze incalcolabili.

Un piccolo peccato è la colonna sonora, abbastanza banale e alla lunga ripetitiva, specialmente nei livelli più lunghi, in cui finiremo con l’ascoltare lo stesso motivetto per diversi minuti. Molto belle invece le diverse cutscene di intermezzo ai vari livelli, tutte molto brevi ma veramente simpatiche.

Il gioco vi terrà occupati per poco più di una decina di ore, tempo necessario a terminare la sua storia in modo lineare, ma nel caso in cui si voglia salvare tutti i bambini sparsi all’interno delle mappe e terminare l’intera storia senza essere scoperti una singola volta, la longevità aumenterà in relazione al vostro livello di abilità.

El Hijo è un videogioco semplice, ma non per questo banale, in cui dovremo mettere alla prova le nostre capacità logiche per poter sfuggire agli innumerevoli nemici che popolano le numerose mappe di gioco, tutte molto variegate ed articolate.
Gli strumenti messi a nostra disposizione ci permetteranno di approcciarci ad ogni situazione nel modo in cui preferiamo, valutando quando sia meglio utilizzare uno strumento e quando conservarlo.
La storia è molto semplice e lineare, ma non mancherà qualche sorpresa.

This post was published on 8 Dicembre 2020 14:30

Simone Mauro

Simone, classe '94, ho iniziato a videogiocare ancora prima di saper leggere, credo che le prime parole che io abbia imparato siano state "1 Player Game", Platform, Action e RPG/GDR sono il mio pane, The Legend of Zelda ha sempre un posto speciale nel mio cuore, ma non mi riservo di provare tutte le ultime novità che mi aggradino. Assiduo giocatore di Dota 2, grazie alla mia imperturbabile costanza non mi demoralizzo di fronte a nessuna sconfitta e mi incaponisco sempre di più nella sfida impossibile che è conoscerne tutti i segreti. Ogni giorno coltivo la mia cultura del Videogioco che ritengo la forma d'arte più completa ed elevata.

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