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Recensioni

Asterix & Obelix XXL: Romastered | Recensione

Che bello il videogioco fra la fine degli anni ’90 e i primi 2000: FPS epici, avventure grafiche, ma soprattutto platform e action arcade fra i più divertenti e memorabili che il genere abbia mai visto.

Mentre classici come Crash Bandicoot godono di nuovi capitoli, vecchi capolavori del genere tornano con remastered aggiornate nella veste grafica col compito di riproporli ai giocatori in edizioni più accessibili.

Un nuovo esempio di questa pratica arriva dall’Europa, con la riedizione di un classico francese del 2003 con due protagonisti davvero d’eccezione.

Partiamo quindi per la Gallia occupata dai romani, con Asterix & Obelix XXL: Romastered!

Benvenuti in Gallia!

L’originale Asterix & Obelix XXL è stato a suo tempo un gioco di culto, capace di portare su console gran parte dei tratti tipici della serie di fumetti e di film d’animazione di Uderzo e Goscigny.

Di fatto si tratta di un gioco dal più classico animo platform, strutturato in una serie di (lunghi) livelli nei quale dovremo controllare la coppia di galli più famosa della storia dell’intrattenimento in una missione molto importante: dopo l’ennesimo attacco, il famoso “piccolo villaggio che ancora riesce a resistere ai romani” (come recitava l’introduzione di ogni storia e film originale) è stato conquistato dalle truppe di Cesare, che stavolta sono riuscite ad avere la meglio e a catturare tutti gli abitanti… con l’eccezione, ovviamente, dei nostri due eroi.

Il piano dei romani sembra essere quanto più machiavellico possiamo immaginare, con gli amici di Asterix e Obelix portati letteralmente ai quattro angoli dell’impero e noi chiamati a salvarli in un lungo viaggio che parte dalla Normandia e arriva all’Egitto, per finire ovviamente a Roma, come nel migliore dei film della saga.

Un gusto classico

Da buon action adventure dei tempi che furono, Asterix & Obelix XXL: Romastered è un gioco che ha tutto il suo fulcro nell’esplorazione e nel combattimento, e questo grazie soprattutto a una bella commistione fra livelli dal design ispirato e un gameplay incentrato su fight scenes davvero spettacolari.

Esplorando le varie sezioni non ci ritroveremo di fronte solo gradevoli scenari cartooneschi che riescono a ricreare le atmosfere dei cartoni, ma soprattutto segmenti di gioco che donano un’esperienza varia, restituendo l’impressione di avere di fronte scenari dai molti segreti.

Più di una volta, girando fra le montagne innevate o i deserti del mondo di Asterix, abbiamo provato la sensazione di essere di fronte a un gioco profondo, ricco, denso, e questo nonostante l’impostazione del gioco finisca presto per rivelarsi piuttosto “vecchia”. Già dopo i primi capitoli sarà infatti chiaro come sotto la sua veste rivista Asterix & Obelix Romastered abbia mantenuto la sua anima originale (di fatto per buona parte dell’avventura non dovremo far altro che raccogliere oggetti collezionabili e sconfiggere i vari nemici), che acquista freschezza solo grazie a vari enigmi ambientali di facile risoluzione che riescono a trasmettere un po’ di divertimento e soddisfazione.

Risultati molto buoni, seppur anche qui con qualche riserva, per quel che riguarda i combattimenti. Anzitutto è soddisfacente la quantità impegno richiesto: spesso ci ritroveremo di fronte a intere squadre da dieci o dodici avversari decisi a farci neri, cosa che, unita alla possibilità di disporre dei poteri di Asterix e Obelix (pozione magica compresa) dà vita a scontri spettacolari che strapperanno davvero qualche risata e ci metteranno alla prova.

Purtroppo, anche in questo caso il gioco soffre per il modo in cui certe dinamiche sono invecchiate col passare degli anni, prima fra tutti l’assenza di un’intelligenza artificiale o di un modo di gioco che permettano davvero di far combattere Asterix e Obelix come una squadra. Per quanto sia possibile scambiare il personaggio in alcuni punti (fatto che ci metterà nei panni di Obelix), i metodi di combattimento dei due sono praticamente identici, e il fatto che la morte del personaggio che stiamo guidando porti inevitabilmente al game over per entrambi è spesso un po’ frustrante.

Certo, parlando di una remastered appare chiaro che pretendere un gameplay rinnovato possa essere una richiesta esigente, tuttavia rimane da chiedersi se qualche ritocco “più profondo” non fosse necessario, anche solo per incontrare i gusti di un pubblico più moderno.

Nota dolente anche per l’impostazione di alcune fight scene che, sia pure divertenti e con il giusto livello di sfida, sembrano riflettere troppo un’impostazione fin troppo frenetica che può divenire per alcuni uno sterile try-and-error, a tratti frustrante.

Un tuffo nei fumetti

Per quel che riguarda la confezione, A&O XXL Romastered è come detto un piacevolissimo omaggio ai film e alle loro atmosfere, grazie a un 3d cartoonooso e colorato e a location dal design asterixiano perfettamente ricreato. I boschi della Gallia, le arene romane, l’Egitto dei faraoni e tutte le altre location sembrano davvero uscire dal mondo che molti di noi hanno amato.

A questo aggiungiamo inoltre la gradevolezza delle animazioni, in grado di trasmettere al meglio il mood di Asterix (come nel caso dei famosi romani lanciati in orbita). Da segnalare infine è un vero tocco di classe per i nostalgici del gioco originale: in ogni momento della partita, premendo il tasto R2 saremo in grado di switchare alla grafica dell’originale del 2003, immergendoci in un’altra epoca ludica. Una modalità in grado di farci comprendere appieno il profondo lavoro compiuto dagli sviluppatori per dare nuova vita a questo piccolo classico.

Tuttavia, nel corso del gioco sono saltati all’attenzione alcuni problemi che possono inficiare l’esperienza complessiva, come rallentamenti e una gestione dei colpi nei combattimenti che più volte aumenterà la frustrazione (specie negli scontri più affollati).

A livello sonoro, visti i gran bei ricordi delle splendide colonne sonore dei film originali, ci siamo invece ritrovato abbastanza delusi: al posto dei brani con tonalità tipiche delle pellicole di Asterix, che sarebbero riusciti a dare al gioco quel “tocco in più”, ci siamo ritrovati davanti un sound che pesca in maniera maldestra dalla musica dance, che donano al gioco un sapore un bel po’ kitsch.

Avete presente quei film francesi di fine anni ’90/inizio anni 2000 in cui le sonorità erano tutte abbastanza pompate, estreme e davano l’idea di essere fuori luogo rispetto al narrato (sì film di Asterix con Christian Clavier e Gerard Depardieu, sto parlando proprio di te!)? Ecco, l’effetto è quello ed è davvero spiacevole, poiché l’impressione è che si interrompa completamente un’atmosfera altrimenti ben resa dalle scelte di design estetico.

Asterix & Oberix XXL – Romastered è un bel tuffo nell’epoca d’oro degli action platform anni ’90/2000, in grado di catturare tutti coloro che hanno passato l’infanzia a giocare con Crash, Spyro e, ovviamente, con i titoli di Asterix e Obelix. Se tuttavia questi giocatori potrebbero trovarvi un’esperienza preziosa e piacevole in grado di restituire il fascino di un’epoca ludica in una veste nuova, quelli alla ricerca di un gioco dallo standard al passo con i tempi potrebbero ritrovarsi di fronte un titolo un po’ ostico.

This post was published on 2 Novembre 2020 17:28

Fabio Antinucci

30 anni (anagraficamente, in realtà molti di più) ha alle spalle esperienze come copywriter, redattore multimediale e critico cinematografico, letterario e fumettistico, laureato con una tesi triennale su Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan e una magistrale su From Hell di Alan Moore. Appassionato di letteratura horror e fantastica, divoratore di film di genere di pessima lega (ma ha nel cuore pezzi da novanta come Kubrick, Mann e Kurosawa), passa le sue giornate fra romanzi di Stephen King, graphic novel d’autore e fascicoletti di Batman. Scrive (male) da una vita, e ha pubblicato un romanzo breve (Cacciatori di morte) e due librigame (quelli della saga di Child Wood). Crede che il gioco sia una forma di creazione e libertà, capace di farti staccare la spina e al contempo di far riflettere, ragionare, commuoverti e socializzare. Per questo gioca di ruolo da dieci anni (in particolare a Sine Requie, D&D, Vampiri la Masquerade e Brass Age) per questo adora perdersi di fronte alla sua Play. È innamorato del videogioco grazie a Hideo Kojima e al primo Metal Gear Solid, al quale ha giurato amore eterno, ma col tempo ha imparato ad amare gli open-world, gli action-adventure, gli rpg all’occidentale, i punta e clicca, a una condizione: che raccontino una bella storia.

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