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Recensioni

Microsoft Flight Simulator | Recensione: stupore e meraviglia su PC

Con soli 14 anni di attesa, si presenta al gate del 2020 il nuovo capitolo del simulatore di volo Microsoft Flight Simulator. I passeggeri sono pregati di imbarcarsi al più presto e di allacciarsi le cinture ben strette, perché l’esperienza garantita da questo titolo è impressionante.

Sviluppato da Asobo (A Plague Tale) in collaborazione con Microsoft e Xbox Game Studio, possiamo tranquillamente definire il nuovo Flight Simulator come la più ambiziosa e realistica simulazione videoludica mai creata finora. Il titolo è atterrato in leggero ritardo da Player.it, ma siamo riusciti a mettere le mani sul gioco già in early access grazie a Microsoft che ci ha consentito di avere la versione Premium tramite l’Xbox Game Pass, dove potete anche trovare l’edizione standard gratis se avete sottoscritto l’abbonamento.

Il gioco base costa circa 70€, mentre il pacchetto Deluxe e quello Premium Deluxe costano rispettivamente 90€ e 120€. Le differenze di prezzo sono dovute a contenuti aggiuntivi tra aeromobili e aeroporti famosi ricostruiti nei minimi dettagli. Potete consultare le aggiunte sul sito ufficiale di Microsoft.

Premesse

Il gioco richiede specifiche medio-alte per avere un’esperienza di gioco fluida. La nostra versione è stata provata rispettando alla lettera i requisiti consigliati, con l’eccezione di una più performante NVIDIA GTX 1050Ti invece di una GTX 970, e un processore Intel i5-7500, leggermente meno potente del consigliato i5-8400, ma comunque sopra il minimo richiesto. Il risultato è che Microsoft Flight Simulator, con questo assetto, si lascia giocare senza problemi con una configurazione grafica media e un cap impostato sui 30FPS. I parametri grafici di qualità molto alta e qualità ultra diventano problematici quando ci si trova a caricare nuove aree di gioco, e a maggior ragione quando si sorvolano metropoli come New York. Ad ogni modo le immagini che vedete in questa recensione sono state scattate tutte con le impostazioni grafiche al massimo su uno schermo ultrawide.

Anche se avete schede grafiche all’ultimo grido, abituatevi a caricamenti imponenti a ogni avvio del gioco e a cali di frame nelle zone densamente abitate. NVIDIA e AMD hanno rilasciato nuovi driver il 17 agosto per far fronte anche alle necessità di Flight Simulator, ma il titolo per la sua mole tecnica non è ancora esente da problemi del genere, che supponiamo verranno man mano patchati e corretti da Microsoft nel tempo. Inoltre, per godere al massimo dell’esperienza di gioco è consigliato il possesso di una cloche o di un joystick, in quanto i comandi da tastiera o da joypad sono molto ostici per la guida.

Simulazione totale

I passi in avanti fatti dalla tecnologia traspirano da ogni poro della superficie di Microsoft Flight Simulator perché non si tratta di un simulatore qualunque, ma di un impianto completo di rappresentazione verosimile dell’intera esperienza di volo. Aerei, cabine di pilotaggio e tutti gli strumenti e i parametri dei viaggi aerei si mantengono grosso modo agli stessi livelli dei capitoli precedenti di Flight Simulator, ma stavolta entra in gioco una simulazione totale: non è emulata solo l’aerodinamica, ma anche tutto il contesto globale è simulato dalla tecnologia di gioco a partire da una minuziosa ed efficace ricostruzione dell’intera superficie terrestre, con tanto di fusi orari e rotazione, per arrivare a una sorprendente replica virtuale dei fenomeni meteorologici, il tutto arricchito da minuzie come il flusso dei corsi d’acqua, le onde del mare, il traffico aereo, il traffico urbano sotto i vostri piedi, luce e vento che filtrano dal fogliame di una foresta o dallo skyline di una metropoli, o i rivoli di pioggia che scorrono in orizzontale sul finestrino dell’aereo.

Aderenza al mondo reale

Come se non bastasse, l’intero impianto simulativo tiene traccia dei dati reali. Per cominciare, la superficie terrestre è basata sulle mappe di Bing, e uno speciale algoritmo di Azure AI ne analizza i dati via cloud per generare modelli 3D fotorealistici di edifici, alberi, ponti, e terreno. In soccorso a questo metodo arriva anche la fotogrammetria, una tecnica fotografica che permette di acquisire i dati spaziali di un oggetto attraverso una sequenza di foto poste a diverse distanze e angolature. Questa tecnica è stata usata per alcuni aeroporti importanti, monumenti e skyline famosi.

L’intera tecnica di rappresentazione della superficie è quanto di più vicino alla perfezione si possa trovare, ma non è esente da difetti. Per esempio, una delle prime cose che personalmente ho fatto una volta ottenuto il gioco è stata visitare i posti a me familiari. Volgendo lo sguardo al panorama che ho fuori al mio terrazzo, posso affermare che la costiera sorrentina fotografata in volo su Microsoft Flight Simulator è tremendamente fedele al reale (foto in alto), ma le inesattezze si notano da vicino.

Il territorio italiano è gremito da città, paesi e strade arroccate su costiere e montagne come i piercing sulle orecchie di un adolescente in fase di ribellione, e l’algoritmo di Azure AI colloca erroneamente strade ed edifici in pendenza, generando glitch grafici come quelli della foto in basso. Il limite della tecnologia di triangolazione del territorio di Flight Simulator è che non si può avere una cura certosina di tutti i milioni di kilometri quadrati della superficie terrestre, ma insomma… ci accontentiamo: considerata la mole di lavoro, stiamo pur sempre parlando di un risultato straordinario.

Meteo e traffico aereo si possono adattare a comando ai dati in tempo reale, ottenendo un’aderenza alla realtà sbalorditiva: tempeste, annuvolamenti e cieli sereni rispecchiano quasi alla perfezione le situazioni reali che stanno accadendo nell’esatto momento in cui giocate, così come troverete in giro per il mondo voli che realmente sono in corso, e sentirete dalla radio di bordo (finte) comunicazioni date a compagnie come Lufthansa e Ryanair nelle vicinanze.

Anche il comparto audio, nel suo piccolo, ci mette del suo. Non aspettatevi chissà cosa, d’altronde il 99% dei suoni che sentiremo saranno generati dal ronzio di eliche e turbine, ma una più che sufficiente cura nel suono si percepisce: l’eventuale differenza di potenza tra motori a destra e motori a sinistra, la pioggia sui finestrini, o il traffico cittadino nelle vicinanze di un aeroporto, sono dettagli che passano anche per le nostre orecchie.

Accessibilità

Il risultato generale è incredibile, ma potrebbe storcere il naso dei più abituati ai simulatori professionali e ai piloti professionisti. Uno dei motivi è da riscontrare dall’effettiva simulazione aerodinamica, soprattutto per quanto riguarda gli aerei di linea che a giudicare dai molti commenti su Steam dei giocatori più tradizionalisti non è proprio così fedele alla realtà come sembra.

Inoltre i tutorial di gioco sono essenziali e l’intera interfaccia utente è stata lavorata per rendere il gioco più accessibile ai neofiti: per esempio se impostato a difficoltà minima, Microsoft Flight Simulator vi soccorrerà continuamente con suggerimenti in pop-up. Si sente la mancanza di tutorial più profondi, che spieghino meglio i numerosi comandi della cabina e che entrino nel dettaglio in determinate situazioni critiche come la rottura di un motore o l’arrivo di una tempesta, ma il titolo sembra essere progettato per incontrare il favore di un pubblico nuovo e più eterogeneo, grazie ai prodigi grafici sicuramente, ma anche in termini di giocosità tra achievement, modalità foto e riduzione all’osso dei requisiti per tenere un aeromobile in volo.

Non illudetevi, si tratta pur sempre di un simulatore puro, completo e complesso. Non accadrà mai che un neofita scelga un aereo a caso e prenda il volo senza incorrere in grossi problemi: è necessario passare prima per le fasi di tutorial. Ci vorrà tanta pazienza e molta perseveranza per imparare le fondamenta del volo, nonché per tenere a mente tutti i comandi e il funzionamento di ogni singolo bottone nella cabina di pilotaggio, ma sembra davvero che Microsoft stia tentando di portare Flight Simulator un po’ fuori dalla sua comfort zone, e personalmente oserei dire che ha ottime ragioni per farlo. In primo luogo gli investimenti tecnologici ed economici lo esigono, ma in seconda battuta… va spiegato con le immagini: guardate la sequenza di foto sottostante, scattate durante un mio volo casuale sul Messico; se non sentite l’urgenza di lanciarvi in uno slalom tra le colonne di nuvole e se non volete che questa esperienza possa essere accessibile a più giocatori possibili, siete delle persone orribili.

L’emozione del volo

Una volta imparati i rudimenti nella sezione Addestramento di Volo, è possibile affrontare giusto un paio di modalità di gioco: le Attività, divise in Sfide ed Escursioni, e la Mappa del Mondo, una modalità liberamente personalizzabile dal giocatore. Al momento i contenuti delle Attività sono ancora esigui, si tratta davvero di un paio di sfide di atterraggio con difficoltà crescente, di cui una messa in evidenza nel menu principale ogni settimana, e di tre viaggi naturalistici in posti caratteristici del pianeta: il parco dello Yosemite al confine tra California e Nevada, i Balcani dalla Croazia alla Grecia, e la Patagonia in Argentina.

Se le sfide attualmente in gioco sono ancora contenuti acerbi, le Escursioni invece sono esperienze mature e godibili nonostante il loro esiguo numero. I percorsi consigliati da Microsoft sono uno spettacolo della natura, e vi faranno innamorare di ogni posto che visiterete dall’alto, magari diventandone anche curiosi fino a cercare informazioni online. I vari momenti della giornata che si susseguiranno tra una tappa e l’altra metteranno in risalto i diversi panorami che vedrete dal vostro abitacolo, così come il meteo entrerà a far parte in maniera invasiva della vostra esperienza catalizzando l’attenzione sui dettagli fuori dal finestrino.

Tuttavia è da segnalare un fastidioso bug nella sezione Escursioni: ogni viaggio è suddiviso a tappe aeroportuali, ma se sbagliate aeroporto di atterraggio non potrete ricominciare la partita daccapo una volta usciti dal gioco, ma sarete costretti a ripartire proprio dall’aeroporto in cui siete finiti.

Siamo ancora lontani dal grande numero di sfide e missioni che offre il precedente capitolo Flight Simulator X, ma state sereni perché Microsoft ha già in serbo aggiornamenti e nuovi contenuti dato che i piani per questo nuovo capitolo sembra siano stati programmati a lungo termine: il negozio interno e la sezione profilo sembrano già predisposti a ospitare nuovi aeromobili, nuove livree, nuovi aeroporti e chissà quali altre diavolerie aeree.

Il cielo è il limite

Una delle cose che sicuramente più mi manca del periodo pre-covid è viaggiare. Personalmente ritengo di essere stato molto fortunato perché proprio a cavallo tra il 2019 e il 2020, quando ancora il virus non era la minaccia globale che è oggi, sono riuscito ad andare per la prima volta nella mia vita negli Stati Uniti d’America, in quello che forse è stato il viaggio più folle che abbia mai fatto.

Non voglio descrivere nel dettaglio la mia esperienza di due settimane tra la Florida e New York in una recenesione di un videogioco, ma questa premessa e altri aneddoti che verranno mi servono per raccontarvi il cuore dell’esperienza di Microsoft Flight Simulator: la Mappa del Mondo.

Una volta selezionata la voce del menu, l’intero globo terrestre è a portata di click. Più di 40 mila aeroporti si prostrano ai vostri occhi, condizioni meteo e fusi orari sono visibili in primo piano e aggiornabili in tempo reale. Uno zoom può farvi notare aeroporti secondari e piccole piste o perfino il traffico aereo. La selezione dei filtri può farvi monitorare i venti, le correnti superficiali e di alta quota, le nuvole e le precipitazioni.

Se volete un approccio più veloce e immediato, scegliete un aeroporto di partenza tra quelli suggeriti e un aereo qualunque, poi cliccate su “Vola” e dopo il caricamento vi troverete in pista con l’aeromobile scelto pronto alla partenza. Se invece preferite programmare nel dettaglio il vostro viaggio, potete scegliere un aeroporto di partenza e uno di arrivo, con magari anche degli aeroporti intermedi lungo il viaggio. Potete scegliere se navigare col GPS o con un orientamento basato sui punti di interesse, potete selezionare nel dettaglio tutte le caratteristiche del vostro aereo come il bilanciamento del peso, il livello di carburante o eventuali guasti, e potete scegliere di partire da un hangar invece che dalla pista con il velivolo già pronto, in modo da dover passare tutte le fasi di controllo della strumentazione prima di portare l’aeromobile sul tracciato di decollo.

Quello che cerco di dirvi è che Microsoft Flight Simulator si modella con le vostre mani. Io avevo un forte desiderio di tornare nei luoghi che ho visto qualche mese fa, di ripercorrere le minuscole Key Islands a sud della Florida seguendo l’autostrada che le collega tutte sull’Oceano Atlantico fino alla fine dell’orizzonte, avevo voglia di rivedere le palme di Miami Beach, i parchi divertimenti di Orlando e lo skyline di New York, e grazie a Flight Simulator sono riuscito a emozionarmi di nuovo davanti a un surrogato virtuale dei miei ricordi.

Una vera chicca del gioco è la combo Pausa Dinamica + Drone. Con il primo pulsante (tasto pausa della tastiera) fermeremo il tempo, ma solo del nostro velivolo: tutto il resto intorno a noi continuerà a vivere di vita propria. Con il drone, invece, selezionabile col tasto ins della tastiera, potremo lanciare una telecamera esterna a quelle di controllo dell’aereo, per poterla mandare letteralmente ovunque. La foto a New York che vedete in alto, per esempio, è stata scattata allo stesso identico velivolo nella stessa posizione di volo nella foto in basso, ma da terra, nelle vicinanze del Rockefeller Center, un famoso complesso di grattacieli della Grande Mela.

Un invito a riflettere

Un altro aneddoto che mi preme raccontarvi è avvenuto proprio durante i miei giorni di prova del titolo. Una mia amica era in montagna in Trentino Alto-Adige, in una zona che conosco bene, e mi ha raccontato di non sapere se salire più su di quota perché il tempo sembrava incerto. Io in quel momento ero proprio nei menu di gioco di Flight Simulator, così ho selezionato una pista nelle vicinanze della mia amica nella modalità Mappa del Mondo solo per vedere in tempo reale come fosse la situazione meteorologica lì, e avvisarla della presenza di pioggia e nebbia.

Certo, non è che bisogna usare un simulatore del genere come termometro, ma la riflessione qui è da fare sulle implicazioni che la tecnologia sfruttata da Flight Simulator può avere nel prossimo futuro, e non parlo solo in termini videoludici. E certo, potreste anche divertirvi ad andare a caccia di arcobaleni tutto il giorno (sì, ci sono anche gli arcobaleni in gioco), ma è evidente che ci troviamo davanti a un livello tecnologico che ha potenzialità inimmaginabili, e solo il futuro ci saprà dire come questa tecnologia si evolverà e come potrà essere sfruttata.

Proprio come i fratelli Wright e chi prima di loro sognavano di portare l’uomo in alto tra le nuvole, anche a noi non resta altro che sognare ad occhi aperti, magari mentre ci fiondiamo proprio tra le nuvole di Flight Simulator.

Una simulazione così totalizzante non si era mai vista. La sua curva d’apprendimento è molto alta, eppure c’è qualche passo in più verso l’inclusione di una platea di giocatori più eterogenea: Microsoft Flight Simulator è assurdo, incredibile e assolutamente da provare. Al netto di piccoli bug e glitch, dei cali di frame, dei requisiti tecnici medio-alti, e della tipica ostilità di un sistema complesso da imparare, questo titolo da un lato offre ai suoi utenti un’esperienza che toglie il fiato per la magnificenza realistica, e dall’altro dona al futuro del videogioco prospettive tecnologiche promettenti.

This post was published on 21 Agosto 2020 13:25

Alessandro Colantonio

Game designer in erba e chitarrista a tempo perso. Nasce all'ombra del Vesuvio nel 1991, muove i suoi primi passi nel mondo dei videogiochi su un Windows 95 all'età di 5 anni, e diventa presto un Allenatore di Pokémon. Bazzica tra radio web e band durante i suoi studi universitari tra Napoli, Roma e Milano, si parcheggia nella fan-community di Pokémon Milennium dove instaura il suo regime dittatoriale da caporedattore, costruendo una macchina da recensioni e contatti e diventando inconsapevolmente PR. Oggi, oltre a prestare le sue dita a Player.it per articoli, recensioni e approfondimenti, figura anche come streamer di Twtich, content creator di TikTok e PR abusivo. I suoi generi preferiti sono i gestionali, gli strategici, i tattici e i GDR. Ma essendo un accumulatore seriale di videogiochi, cerca sempre di giocare ogni titolo che gli capita sotto mano. Ha una perversione per le pratiche fandom, i cani e la birra artigianale. Adora D&D, va in ira e carica.

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