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Recensioni

Fight Crab – Recensione di un picchiaduro allo scoglio (PC)

Tutti sanno che Steam può essere una vera miniera, a volte si trovano delle vere e proprie perle nascoste nell’ampio catalogo, ma questa volta abbiamo preso un granchio.

Ci siamo trovati fra le mani Fight Crab, un picchiaduro sviluppato da Calappa Games e pubblicato da PLAYISM con protagonisti diverse specie di crostacei.

Affilate le chele

I granchi che si trovano di solito sugli scogli di Mergellina.

Il gioco si presenta subito come uno di quei cabinati arcade che trovavi nei campeggi più sperduti della Calabria Saudita: immagini di gioco velocizzato, menù con scritte mal scontornate di un rosso acceso con font improbabile ed una musica turbo catchy che dà un senso a tutto questo trash che già puzza di pesce marcio.

Se sopravvivete allo shock del menù principale, muoverete i vostri primi passi nel tutorial dove un altro granchio vi insegnerà, in un ring subacqueo, tutti i segreti del combattimento tra granchi.

È qui che il gioco comincia a prendere una piega strana dato che, una volta imparati i comandi, ci troveremo tra le mani un vero e proprio simulatore di granchi. Nel gioco infatti potremo muoverci, scattare, controllare separatamente le chele per difenderci, colpire o raccogliere oggetti, ma soprattutto sparare onde energetiche e fare il kaioken. Insomma tutto quello di cui sono realmente capaci i crostacei.

Indurite i carapaci

Teenage Mutant Ninja Crabs

Finito il tutorial ci troveremo a intraprendere la modalità carriera dove sfideremo altri granchi in una serie di combattimenti a ondate fino a scontrarci con un boss finale (solitamente un granchio del cocco). L’obiettivo principale di ogni combattimento e ribaltare l’avversario con un sistema a percentuale tipo Smash Bros: maggiore è la percentuale e maggiore sarà la difficoltà nel rialzarsi.

Dopo ogni scontro acquisiremo punti granchio da spendere per aumentare le nostre statistiche e soprattutto per comprare le armi, perché se un granchio con coltello può essere pericoloso, immaginate un granchio con alabarda a cavallo di una vespa truccata anni ’60. Durante le fight potremo raccogliere anche le armi lasciate cadere dagli avversari mantenendo sempre alta la lotta alla sopravvivenza.

I diversi equipaggiamenti sicuramente agevolano nella lotta che però perde tutti i tecnicismi imparati nel tutorial per diventare un caotico button smasher caciarone. Stesso discorso vale anche per le diverse tipologie di granchio selezionabili che interagiranno con la fisica del gioco, permettendovi di ribaltare l’avversario in diversi modi portando a casa la vittoria. Ognuno di loro ha anche diverse statistiche come è giusto che sia.

Scenari e musiche esagerate

Chi diventerà un surimi?

Gli scenari proposti vanno dal classico fondale marino al banco dei surgelati, passando per castelli, tavole e ed intere città per dare l’effetto di guerra tra Kaiju. Ognuna di queste arene avrà le sue particolarità e i suoi pericoli, potremo interagire con quasi tutti gli elementi distruggibili (in stile gioco della WWE) ma dovremo stare attenti anche alla conformazione del campo di battaglia. Per esempio, cadere dal tavolo del ristorante cinese ci farà eliminare dalla gara in puro stile Tenkaichi oppure un avversario potrà incastrarci tra i palazzi di quella che sembra una versione tarocca di Neo Tokyo di Evangelion.

Ciò che però davvero fa superare le tante “brutture” di questo titolo sono sicuramente le musiche, tracce rock/elettroniche tipiche dei giochi anni ’90 che danno una forte carica e ti gasano come i vecchi giochi di Sonic e ti mettono subito nel mood di tirare chelate in puro stile anime.

L’epica battaglia ha inizio.

Altra cosa stupefacente di questo titolo è la quantità di modi di giocare tra single player, multiplayer locale e online, addirittura c’è la photo mode per immortalare al meglio i momenti salienti delle sfide tra crostacei.

In conclusione:

Fight Crab è un gioco che non si prende minimamente sul serio, e va benissimo così. Sicuramente le fonti di ispirazione principali saranno stati grandi meme come Knife Crab e Crab Rave o i tantissimi video strani che internet ci offre su questi animali. Nonostante la semplicità con cui si propone, il gioco ci mette davanti ad una quantità talmente ampia di personaggi e armi provenienti da film, anime e internet da mixare tra loro da rendere ogni scontro unico e assolutamente divertente. Fight Crab è sicuramente un titolo perfetto per una serata estiva all’insegna del cazzeggio tra amici.

This post was published on 29 Luglio 2020 16:07

Diego Del Buono

Classe 1992 Studente di lingue cresciuto a pane e videogames, dalla Super Nintendo a tutta gamma Playstation. Nel 2007, scoperto l'online gaming con World of Warcraft, il suo interesse per il mercato videoludico è cresciuto a dismisura. Il suo sogno è di trasformare la sua passione per i videogames in un lavoro. Proprio parlando di WoW, spesso lo troverete su Twitch con il suo canale Ilvecchiojameson.

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