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Recensioni

Minecraft Dungeons, recensione di un Diablo servito a cubetti

Minecraft Dungeons è forse uno dei titoli che più mi ha incuriosito tra quelli in arrivo nel 2020, da amante dei dungeon crawler e degli hack n slash non potevo esimermi dal provarlo.

Ricordo che nel 2012 ho amato il titolo originale concedendomi qualche ritorno negli ultimi anni per serate rilassanti con gli amici. Ma un’avventura in stile Diablo carica di action è un’idea assai appetitosa.

Una favola ambientata nel mondo di Minecraft

Foto scattate prima della tragedia.

La trama del gioco è molto diretta: un Abitore emarginato girovaga in cerca di una nuova casa ma ogni villaggio a cui fa visita non fa altro che respingerlo. Ferito e offeso il povero abitore scopre un potente e misterioso manufatto che gli dona incredibili poteri. Accecato dalla sete di vendetta l’ora Arci Abitore decide di soggiogare i villaggi vicini, scatenando i suoi mostri per tutta l’isola. Solo degli eroi possono fermarlo, noi.

Tra Abitori, Zombie e Creeper

In alcun icasi saremo sommersi dai mostri.

Iniziata l’avventura potremo scegliere tra tanti personaggi preimpostati differenziati da diverse skin tra cui Steve (l’omino Minecraft per eccellenza) o un ladruncolo o perchè no anche un vecchietto.

Ci muoveremo tra le ambietazioni e i biomi più famosi di Minecraft come foreste, paludi, deserti e villaggi. Le mappe dei diversi livelli vengono generate in modo casuale in modo che non ci sia una partita uguale ad un’altra, generando ogni volta mostri e tesori diversi. Le diverse location sono create cubetto su cubetto mantenendo lo stile tipico a cui Minecraft ci ha abituato, l’utilizzo dell’Unreal Engine permette un gioco di luci ed ombre che rendono le zone ancora più vive e profonde. Unici biomi che mancano all’appello sono quelli innevati e il Nether, che sicuramente arriveranno in qualche aggiornamento futuro dato che sulla mappa ci sono delle isole bloccate.

Volevo rimanere sul classico.

Ogni livello metterà a dura prova i nostri riflessi mentre cercheremo di farci strada attraverso i tantissimi mostri che l’Arci Abitore ci scaglierà contro. I nemici da affrontare vanno dai classici “esseri della notte” come Zombie, Scheletri, Ragni e Creeper a truppe d’elitè come Abitori corrotti, Evocatori, Fantasmi e Giganti di Pietrarossa. Per poter affrontare al meglio questo viaggio verso il castello dell’Arci Abitore raccoglieremo diversi bottini lungo la strada come armi, armature e manufatti. Dato che non esistono classi in questo gioco, sarà possibile creare build differenti attraverso i vari pezzi di equipaggiamento raccolti. Ogni bottino che raccoglieremo avrà diversi incantamenti casuali che potremo scegliere e potenziare ad ogni level up per creare lo stile di gioco che più ci piace, ad esempio io mi sono trovato molto a mio agio nell’avere una coppia di falcetti con il potere di creare nubi di veleno e di dare fuoco al bersaglio, vestendo poi un’armatura che mi creava un’ulteriore aura di fuoco che bruciava chiunque si fosse avvicinato troppo. Se invece siete più tipi da maghi potete lanciare potenti incantesimi grazie ai manufatti, oggetti magici che vi permetteranno di lanciare raggi cosmici o evocare famigli al vostro fianco.

A differenza di quello che ci si può aspettare da un gioco del genere ci troveremo spesso ad affrontare una quantità spropositata di nemici che faranno di tutto per chiuderci all’angolo, toccherà quindi studiare la tattica migliore per dividere e conquistare uccidendo i diversi mostri in ordine di pericolosità. In altre occasioni invece dovremo eseguire una ritirata strategica, come nel caso della raccolta delle chiavi dove ogni colpo che subiremo farà scappare la chiave magica costringendoci ad inseguirla tra gli zombie che spawnano di continuo. Parlando di spawn in alcuni livelli incontreremo anche le gabbie spawn come simpatico riferimento al gioco originale.

Ho dato a Steve un look da cacciatore di streghe.

Dopo ogni missione otterremo una cassa premio dalla quale riceveremo molto spesso dei manufatti. Tornati al nostro accampamento potremo ricilare il bottino che non ci serve e avere accesso ai due venditori presenti dove spendere le gemme raccolte durante le nostre avventure. Purtoppo non potremo scegliere i pezzi di equipaggiamento e i manufatti da comprare ma il sistema randomico non è poi così pesante dato che potremo comunque riciclare ciò che non ci serve e dato che è estremamente facile collezionare gemme.

La storia comunque non è lunghissima e si conclude in un paio di giorni, ma è proprio questo il bello. Come ogni hack n slash che si rispetti finire la storia dà accesso ad un livello superiore di difficoltà con cui affrontare i livelli per ottenere bottini sempre più speciali per completare sfide sempre più ardue.

La mappa del gioco.

Minecraft è famoso per le sue musiche calme e rilassanti, e anche in questo non è da meno, ma introduce una serie di tracce epiche che sicuramente accompagnano al meglio le nostre gesta. Il comparto audio riprende comunque tutti i suoni più famosi del gioco mantenendo i diversi personaggi riconoscibili anche ad occhi chiusi.

Infine vero punto di forza del titolo è la possibilità di giocare in multiplayer o locale o online in gruppi fino a quattro giocatori. Personalmente vedere l’opzione del multiplayer locale su PC fa sempre piacere (Diablo ancora non ci è arrivato) soprattutto se si parla di un titolo come Minecraft capace di unire tutta la famiglia o un gruppo di amici per una serata all’insega del divertimento.

Verdetto

HADOUKEN!

Molto spesso quando si parla di Minecraft si fa l’errore di giudicarlo superficialmente come gioco per bambini, dimenticandosi la maggior parte delle volte della profondità di gameplay e di opportunità che il titolo riserva. Anche in questo caso Mojang offre un titolo che pone il divertimento e l’immediatezza al centro dell’esperienza del giocatore nascondendo sotto l’aspetto buffo del marchio un hack n slash solidissimo capace di coinvolgere sia grandi che piccini, il tutto accompagnato da un Unreal Engine che rende il tutto ancora più immersivo. Unico neo che si può trovare è la mancata presenza di una qualche meccanica di crafting e di interazione col mondo tipiche di Minecraft, ma l’arrivo di nuovi contenuti futuri fanno ben sperare per la longevità di questo gioco.

This post was published on 26 Maggio 2020 13:57

Diego Del Buono

Classe 1992 Studente di lingue cresciuto a pane e videogames, dalla Super Nintendo a tutta gamma Playstation. Nel 2007, scoperto l'online gaming con World of Warcraft, il suo interesse per il mercato videoludico è cresciuto a dismisura. Il suo sogno è di trasformare la sua passione per i videogames in un lavoro. Proprio parlando di WoW, spesso lo troverete su Twitch con il suo canale Ilvecchiojameson.

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