Mettiamo subito le mani avanti: dopo aver giocato Celeste qualsiasi platform con cui ci sia approccia ha un sapore diverso. Il titolo di Matt Makes Games è un apice da cui è possibile soltanto scendere e non più salire, motivo per cui qualsiasi videogioco ci ritroviamo a guardare con gli occhi strabuzzati sta lì a ricordarci che forse non ci sono più montagne da scalare e vette da raggiungere ma soltanto passeggiate da intraprendere.
Il che è tutto fuorché un male, chiariamoci, ci sono videogiochi che non hanno l’obbiettivo di cambiare per sempre la storia del genere e videogiochi che non mirano al cielo nella speranza di lasciare un segno profondo. Esistono prodotti frutti di passione che sono lì a ricordarci che per ogni capolavoro che esce ci sono tantissimi prodotti più o meno validi che popolano il mercato.
Awesome Pea 2 è uno di questi, con un target molto specifico ed un anima tutto sommato abbastanza riconoscibile. Mettere un pisello (il vegetale ovviamente) come protagonista non è una scelta in grado di far vendere decine di euro in action figures ma non siamo qui per giudicare questo.
Generatore di insulti casuali formato platform
Esistono differenti declinazioni del genere platform all’interno della storia dei videogiochi. Dai platform più “evocativi” a quelli più giocosi, dai videogiochi creati appositamente per far esplodere le coronarie a titoli più permissivi in grado di farsi giocare anche da utenti alle prime armi.
Come si comporta Awesome Pea?
Beh, il titolo in questione è un platform senza particolari fronzoli. Trenta livelli da esplorare, ognuno con una singola tipologia di collezionabile e pochissimi segreti da mostrare. Trenta livelli arrabbiati come poche altre cose, pieni di oggetti da schivare, di pipistrelli da glissare e di salti da affrontare.
Il tutto controllando un diavolo di pisello capace giusto di doppiosaltare, niente armi, niente poteri speciali; niente di niente. Awesome Pea 2 è letteralmente l’essenziale reso videogioco.
I trenta livelli del gioco propongono uno stile di level design tutto sommato coerente con la linea generale del gioco, prediligendo l’apprendimento dei timing per i salti allo sviluppo di strane strategie di gioco.
Tutto questo purtroppo viene ostacolato da un riconoscimento delle hitbox non sempre perfetto, con molti game over spesso e volentieri ingiustificati ed un sacco di inutili scatti di rabbia da parte del giocatore. Awesome Pea 2 non lascia molto spazio di manovra al giocatore ma continua a risultare godibile grazie ad una velocità di gioco tutto sommato elevata, con un respawn pressoché istantaneo. L’assenza di checkpoint all’interno dei livelli trasforma ogni run in un fiume in piena di tentativi e in uno sforzo intellettivo alto il giusto, cercando di trasformare i salti da fare in azioni da installare nella memoria muscolare.
Trenta livelli ovviamente non sono moltissimi ed il gioco si può finire in veramente pochissimo tempo (c’è chi ci ha messo anche meno di un ora per portare al 100% tutte le sue caratteristiche ma vabbè, soprassediamo); l’assenza di contenuti extra ne ammazza definitivamente la rigiocabilità.
Fortunatamente il prezzo budget mitiga il problema come può.
Il gioco del vicino è sempre più verde.
Dal punto di vista prettamente tecnico Awesome Pea 2 è un gioco molto semplice, che utilizza in maniera intelligente una color palette limitata per ridare l’idea di un platform che non avrebbe sfigurato sul primissimo game boy o su macchine ancora più vetuste dal punto di vista tecnico.
Gli sprite in pixel art sono semplicissimi ed efficaci, le atmosfere sono tratteggiate il giusto e la grafica fa sempre il suo (s)porco lavoro. L’unico problemino che si può riscontrare da questo punto di vista è l‘evidenziazione delle pareti attraversabili da quelle non attraversabili, segnalate attraverso un alone nero/bianco che poteva essere evidenziato con maggiore carico e che potrebbe far incorrere il giocatore in qualche game over di troppo.
Dal punto di vista sonoro invece ci troviamo nel regno dell’eccellenza. Awesome Pea 2 potrebbe benissimo essere un videogioco venduto in accompagnamento ad un buonissimo album di musica chiptune, fatto di temi martellanti e di irruenza ritmica di buon grado. Di buona qualità anche il comparto effetti sonori, in grado di evitare di venire a noia durante il quindicesimo game over di fila.
Il risultato finale è quello di un titolo tecnicamente solido, con qualche problema d’essenza.
Awesome Pea 2 è un platform bidimensionale vecchio stile, che punta al portafogli dei giocatori più anzianotti e che vuole conquistarli attraverso un gameplay semplice ed essenziale. In Awesome Pea 2 si salta, si rinasce, si salta, si sbagliano i tempi, ci si arrabbia e si continua così. Forte di un comparto estetico tecnico efficace, di una colonna sonora di buon livello e di un prezzo budget, il titolo è consigliato a tutti quei giocatori chne vogliono un esperienza nostalgica del quanto diavolo erano bastardi i videogiochi decenni fa.