Cos’è esattamente Persona 5: Royal? Sarà per caso un battle royale a tema persona? Vi giuro, se è questo che pensate uscite subito! Anche perché Royal si scrive senza “e” di Battle Royale.
Forse non tutti lo sanno ma i titoli della serie Persona, oltre agli infiniti spin-off (immagina giocare ad uno spin-off di uno spin-off), hanno sempre avuto una seconda release a distanza di anni. Fu così con Persona 3 che ebbe Persona 3: Fes su PlayStation 2 e PSP e per Persona 4 che ebbe Persona 4: Golden, rilasciato su PSVita.
Si tratta di giochi che pur mantenendo la maggior parte delle caratteristiche della versione “classica” introducevano novità sostanziali. La storia si ripete con Persona 5: Royal, la versione definitiva di Persona 5.
L’originale Persona 5 narra le vicende di uno studente trasferitosi a Tokyo, alla Shujin Accademy, dopo dei precedenti penali (si scoprirà in seguito a fin di bene). Assieme ad un gruppo di amici (i Phantom Thieves) decide di ribaltare una società distorta ricorrendo allo speciale potere dei Persona e del Metaverso. Vi spiego in breve cosa sono entrambi: i Persona sono delle manifestazioni intrinseche dell’io, in poche parole degli stand di Jojo (tra l’altro ci sono anche di mezzo i tarocchi), il metaverso è il mondo generato dalla psiche distorta dell’uomo.
Dai desideri distorti di alcune persone prendono forma i Palace, veri e propri dungeon nei quali i nostri eroi combattono schiere su schiere di creature chiamate Shadows al fine di rubare i loro “cuori” ovvero l’origine di questi desideri. La serie persona (ma soprattutto il 5) si distingue anche per il forte elemento “slice of life”. Il giocatore alterna i dungeon alla tranquilla vita scolastica, alle attività e alle relazioni con gli amici, fondamentali per potenziare i propri Persona.
Per maggiori informazioni ecco la nostra recensione di Persona 5 classico
Cosa mi ha spinto a tornare nuovamente nella Shujin Academy ed unirmi ancora una volta ai Phantom Thieves? Lo scoprirete in questa review!
Persona 5: Royal vuole subito comunicare ai giocatori che è qualcosa di diverso grazie ad un filmato introduttivo inedito, con tanto di loghi dinamici che fanno sembrare quelli del titolo originale una versione “beta”. Anche il menù principale è stato ridisegnato da zero, ed è proprio qui che ci si accorge della prima grande novità, almeno per noi italiani: i testi di gioco sono stati finalmente localizzati nella nostra lingua. Parleremo più tardi di questo aspetto in maniera più approfondita.
Iniziata l’avventura viene sin da subito introdotto il nuovo personaggio di Yoshizawa Kasumi, una studentessa del primo anno che avrà un ruolo chiave nel terzo semestre. Perché sì, Persona 5: Royal introduce un semestre inedito a fine gioco che può essere sbloccato solo rispettando determinate condizioni.
Se avete già giocato Persona 5 vanilla state tranquilli, anche i due semestri originali hanno qualche sorpresa da regalarci e vi sembrerà di avere di fronte un titolo (quasi) nuovo: sono stati introdotti personaggi inediti con cui interagire (confidenti), come ad esempio il consulente della scuola Takuto Maruki mentre alcuni già presenti nella versione originale sono stati rivisti ed approfonditi. In particolare ce n’è uno che è stato completamente riscritto. Non vi farò spoiler, tranquilli.
Sempre nella fase “slice of life” del gioco è ora possibile visitare i negozi del nuovo quartiere di Kichijoji (quartiere enorme, più grande di Oznerol) ed eseguire nuove attività come il tiro a freccette e il biliardo che, tra l’altro, conferiscono al giocatore upgrade nei combattimenti. Oltre a questo, per la gioia di tutti, si ha a disposizione “più tempo libero” per svolgere le varie attività dato che finalmente Morgana non costringe il protagonista ad andare a letto alle 7 di sera. Era ora!
Passiamo però alla parte più interessante del gioco, almeno per me: i Palazzi (preferivo la dicitura Palace in inglese).
Anche qui sono stati apportati interessanti cambiamenti come il parziale re-design di alcune zone, nuovi enigmi, l’implementazione del rampino e l’introduzione dei “Semi della Bramosia”, dei “collezionabili” che reintegrano gli SP della squadra oltre a regalare oggetti speciali.
I combattimenti sono stati completamente rivisti: ci sono nuovi nemici e nuove armi. A tal proposito adesso i proiettili si ricaricano dopo ogni incontro rendendole finalmente utili. Perché ve lo giuro su Dio, nel titolo originale non le ho quasi mai usate! Sono poi stati inseriti dei nuovi attacchi speciali chiamati “Showtime Attack” che consistono in speciali coreografie tra più personaggi del party.
Per bilanciare questi upgrade, i nemici sono stati resi leggermente più forti con piccole varianti che rendono i combattimenti più avvincenti. Per esempio ogni tanto appariranno dei nemici “shiny” esplosivi che dovremo eliminare subito per evitare spiacevoli game over. Le bossfights di fine dungeon sono state pesantemente modificate con nuove fasi scriptate.
Novità anche per il Mementhos, il lunghissimo palace procedurale, ha ora delle zone più ampie e dei collezionabili speciali che è possibile spendere nel negozio di Jose, un nuovo confidente . Tali oggetti possono essere usati nel “Covo dei Ladri”. No non è il secondo capitolo di Uncharted, ma una piccola area personalizzabile a piacimento dal giocatore dove è possibile giocare ad un divertentissimo gioco di carte online dove ammetto, ho passato fin troppo tempo.
Persona 5 vanilla aveva una già di per sè una direzione artistica formidabile. In Royal è stato tutto ulteriormente migliorato con schermate, interfacce, menu e box di dialogo ancora più accattivanti e dinamiche.
A questo si accompagna un’ottimizzazione del comparto tecnico dovuta all’esclusività della current gen (ricordiamo Persona 5 uscì anche su PS3) con più oggetti di scena, texture più definite e il supporto al 4k per il sistema PlayStation 4 Pro. Di ottima realizzazione anche i filmati di intermezzo in stile anime realizzate da Production I.G.
Punto di forza del franchise è la colonna sonora realizzata dal maestro Shoji Meguro che va da brani ultra-chill come Beyond The Mask ad adrenaliniche battle theme come Last Surprise. Tuttavia il mio amore per quest’ultima è stato superato dalla nuovissima Take Over, accompagnata dagli oltre 25 nuovi brani inediti.
Come accennato a inizio review Persona 5: Royal è il primo capitolo del franchise a vantare di una localizzazione dei testi in italiano. Tale scelta è probabilmente legata al successo del titolo del 2017 in occidente.
Andiamo al sodo: come è questa localizzazione? Comparandola con la versione inglese giocata anni fa la ritengo di buon livello, seppur ci sia qualche svista o type di tanto in tanto. Deve essere stato un lavoro mastodontico tradurre tutte quelle linee di dialogo. Non può essere che promossa.
Per quanto riguarda il doppiaggio, come nella versione originale è possibile scegliere le voci in inglese o in giapponese. In entrambe le versioni ci sono state dei cambi di doppiatori.
Persona 5: Royal è il perfezionamento di un titolo già di per sé eccellente. La ritengo la miglior esperienza jrpg nonché uno dei migliori giochi in generale di questa generazione. Ha un gameplay perfettamente bilanciato, una grande longevità, rigiocabilità, tantissimi contenuti inediti e una direzione artistica eccezionale.
Sono davvero felice che sia stato finalmente localizzato. In questo modo può essere apprezzato veramente da tutti. Ruberà il vostro cuore!
This post was published on 25 Marzo 2020 16:41
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