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Recensione: Attack on Titan 2

Dopo il successo di Wings of Freedom, Koei Tecmo ci riporta nelle terre infestate da giganti con Attack on Titan 2, ultima installazione del videogioco basato sul manga di Hajime Isayama.

Mentre Wings of Freedom ci ha visto prendere i panni degli eroi del manga, in Attack on Titan 2 avremo la possibilità di creare un nostro personaggio, il quale si integrerà nella storia della saga senza però apportarne pesanti modifiche.

Benvenuto nel 104° Corpo di Addestramento Reclute

Attack on Titan 2 ripercorre fedelmente i capitoli della serie, introducendo ovviamente qualche piccola innovazione. Come già detto, durante tutto l’arco della modalità storia vestiremo i panni di un giovane cadetto innominato, coetaneo dei protagonisti della saga, che vivrà assieme a loro le gioie e i dolori del mondo in cui vivono.

La storia del nostro soldato viene narrata dà una voce esterna, la quale la leggerà

La schermata di creazione del nostro soldato.

direttamente dal taccuino che il nostro uomo era solito riempire di informazioni.

Questo espediente narrativo risulta piacevole e da un tocco di “epico” alla narrazione, spingendo inoltre il giocatore a domandarsi: “Come ha fatto il taccuino a finire in mano a terzi? cosa è successo al nostro personaggio?”.

La Prima Missione, sfruttata come tutorial, ci vedrà impegnati nel dare la caccia al Gigante Femmina all’interno di Wall Sheena. Dopo un primo approccio all’utilizzo dell’omni-directional mobility gear, sfortunatamente la missione finirà con una cutscene.

Durante il primo arco del titolo, che vede la crescita da recluta a cadetto del nostro personaggio, vengono presentate tutte le principali caratteristiche di Attack on Titan 2, quali missioni secondarie, sistema di amicizia con i compagni, forgiatura di equipaggiamento, cattura dei giganti e costruzione di basi.

Ali della libertà

In Attack on Titan 2 è stato introdotto un sistema di progressione simile a quello dei Persona di Atlus: facendo amicizia con i personaggi principali del cast della serie, avremo la possibilità di imparare a conoscerli e sbloccare differenti abilità.

Le manovre di contrattacco sono letali.

Queste abilità, equipaggiate spendendo degli specifici punti, forniscono differenti bonus al nostro personaggio.

Nonostante la scelta di Omega Force sia simpatica ed atta a dare più profondità al mondo di gioco, risulta frustrante: per aumentare il livello di amicizia con i personaggi saremo spinti, durante dei dialoghi, a dare la risposta “corretta”, togliendo così peso alla caratterizzazione del nostro soldato e dandone al risultato effettivo che vogliamo ottenere.

Ciò preclude la possibilità di costruire un vero e proprio personaggio facente parte del mondo, con la sua personalità, i suoi dubbi e i suoi pensieri.

Inoltre, almeno inizialmente, l’accrescimento delle abilità del soldato è strettamente collegato ai livelli di amicizia: Solamente in un secondo momento ci verrà permesso di prendere parte ad allenamenti, il cui obiettivo è l’accrescimento di una delle nostre statistiche.

La caratteristica principale del titolo è, ovviamente, lo scontro con i giganti.

Utilizzare l’Omni-Directional Mobility Gear risulta molto più soddisfacente, donando un

Gli anomali grandi sono più pericolosi dei normali giganti.

vero e proprio senso di libertà aerea. A migliorarne l’esperienza, inoltre, è la possibilità di sviluppare e potenziare il proprio arsenale, scegliendo fra una vasta gamma di modelli, ognuno con le sue peculiarità.

L’IA dei giganti risulta essere convincente: Come nella serie, i giganti si muovono ed agiscono spinti dalla fame, diventando così predatori abbastanza facili da evitare. I giganti Anomali, d’altro canto, mostrano dei comportamenti diversi e quasi animaleschi, ciò li rende delle creature spaventose e rischiose da avvicinare.

Qualora i giganti ci catturino, partirà un minigioco con il quale ci verrà data la possibilità di liberarci o, in alternativa, far eseguire una azione ai nostri compagni per aiutarci a non diventare un pasto improvvisato.

Il collo è sempre il punto debole di ogni gigante.

Durante ogni missione è possibile reclutare fino a quattro personaggi, ognuno con la sua abilità speciale. Si può, inoltre, impartire loro uno specifico comando che verrà portato a termine il prima possibile. Una volta eseguito, sarà necessario aspettare del tempo prima che questo sia ancora disponibile.

Progredendo nella modalità storia verranno inoltre sbloccate le ricognizioni: missioni secondarie il cui completamento sbloccherà nuove informazioni nel registro ricognitori e, inoltre, nuove aree e missioni fuori dalle mura.

Durante le ricognizioni avremo la possibilità di portare con noi un alleato, il cui livello di amicizia aumenterà dopo il completamento della missione.

Attack on Titan 2 aggiunge inoltre la Modalità Alternativa, dove avremo la possibilità di prendere parte differenti missioni – scollegate dalla trama principale – utilizzando i personaggi principali della saga.

Un mondo crudele ma bellissimo

Il titolo, lockato a 60 fps su pc, si mostra fluido e ben dettagliato, nonostante qualche piccolo problema di poco impatto con la profondità di campo: alle volte, dalla distanza, i giganti potranno sembrare poco dettagliati o addirittura sgranati.

I Mutaforma presentano una vera e propria sfida.

Nel complesso, Attack on Titan 2 presenta texture valide seppur non di elevata qualità. Non sono inoltre stati rilevati cali di framerate.

Il comparto audio si rivela essere una piacevole sorpresa: i brani del titolo, fedeli all’adattamento animato della saga, sono in grado di suscitare emozioni durante gli scontri più intensi o gli eventi più drammatici. A condire il tutto si aggiunge il doppiaggio in lingua originale.

 

La guerra ai giganti non ha mai fine

La modalità storia di Attack on Titan 2 non è lunghissima, per completarla saranno necessarie al massimo 15-20 ore. Al fine di aumentare la longevità, però, sono ovviamente presenti le missioni – secondarie – di ricognizione, la modalità Alternativa e un valido comparto multiplayer.

La 57° Spedizione fuori dalle mura.

Con la modalità Annientamento, gli 8 giocatori si troveranno divisi in due team di soldati e dovranno sfidarsi nell’uccisione di giganti per ottenere il massimo punteggio possibile.

Nella modalità Predatore, aggiunta dopo il lancio del titolo, i giocatori vestono invece i panni dei Giganti: creando disastri all’interno dei centri abitati, saranno costretti a cibarsi di umani ed evitare gli attacchi dei soldati per poter ottenere punti.

 

In conclusione

Con Attack on Titan 2, Omega Force ha ottenuto un risultato soddisfacente: un titolo corposo e dalla buona longevità. Partendo da Wings of Freedom, Koei Tecmo è riuscita nella creazione di un videogioco senza particolari pregi o difetti, ma in grado di tenere i giocatori – fan della saga e non – incollati allo schermo.

 

This post was published on 4 Aprile 2018 23:49

Andrea Crapanzano

Videogiocatore fin dalla tenera età di 5 anni con un NES ed un fantastico pc con MS-DOS. Amante della Souls Saga, di Monster Hunter, dei Moba e degli action. Musicista a tempo perso.

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