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Recensioni

Mega Man Zero/ZX Legacy Collection |Recensione (PS4)

Al giorno d’oggi, si sa, l’industria videoludica corre a velocità altissime, con nuovi franchise in rampa di lancio ed altri che, invece, provengono da un passato (più o meno prossimo) e che cercano di ritagliarsi nuovamente il proprio spazio, recuperando la fama che meritano.

Mega Man rientra sicuramente in questa seconda categoria, e Zero/ZX Legacy Collection è forse il modo migliore che Capcom ha escogitato per completare il ritorno in grande stile di uno dei videogiochi platform per eccellenza.

Dopo le Mega Man X Legacy Collection I e II, e dopo la pubblicazione di Mega Man 11, è ora il turno della saga Zero che, come tutti gli appassionati sicuramente sapranno, è forse la serie più “matura” ed innovativa rispetto a quella standard.

Mega Man Zero/ZX Legacy Collection ci mette a disposizione ben sei titoli, pubblicati tra il 2002 ed il 2007, ed finora approdati unicamente su Game Boy Advance e Nintendo DS.

Nelle righe che seguono, tireremo le somme di questo nuovo “ritorno al futuro” videoludico, analizzando pregi e difetti di questa collection che scava a fondo nel passato dei gamer più attempati.

Il (nuovo) ritorno di Mega Man

I nuovi filtri rendono ancor più giustizia al gioco originale.

In un futuro non meglio specificato, e a circa 100 anni di distanza dagli eventi narrati nella serie Mega Man X, la pace tra uomini e reploid è nuovamente messa a repentaglio.

Nonostante la sconfitta di Sigma, un robot arrivato ad un passo dalla distruzione del genere umano, gli attacchi dei Maverick, automi autocoscienti ed ostili all’uomo, non sono cessati. Le nubi che avvolgono il futuro dell’umanità sono sempre più oscure ma, ancora una volta, nuovi eroi sorgeranno per salvarne le sorti, con l’aiuto degli straordinari poteri concessi dal Biometallo.

La trama tipo di un qualsiasi gioco della serie Mega Man, come potete voi stessi constatare, è piuttosto semplice; eppure, nella saga Zero, i toni diventano molto più oscuri, apportando non poche novità, non solo dal punto di vista narrativo, ma anche del gameplay.

Possibilità di scegliere tra due protagonisti, con trame leggermente diverse, scelte che avrebbero influenzato l’epilogo dell’avventura, finali alternativi: la serie Zero è stata decisamente una boccata d’aria fresca per Mega Man.

Tuttavia, anche il gameplay di Mega Man Zero si è dimostrato molto diverso da quello dei suoi illustri predecessori, con l’introduzione dei cyber-elfi, di un hub principale da cui scegliere le missioni da affrontare, nuove armi, nuovi poteri, nonché l’introduzione, in Mega Man Zero 4, di una modalità facile, a causa dell’alto tasso di sfida.

Una sfida alla portata di tutti

La galleria presente nel gioco farà la felicità di tutti i fan della saga.

Come i fan della saga ricorderanno, Mega Man è sempre stato un platform contraddistinto dall’alto livello di difficoltà, che ha trovato il suo culmine proprio nella serie Zero.

Per venire incontro alle nuove generazioni di giocatori, il team di sviluppo ha deciso di introdurre una modalità principiante ed un salvataggio assistito in tutti e sei i titoli della Collection, così da consentire a tutti di potersi godere la trama di gioco.

Proprio in base a quanto ora scritto, non dovrete più preoccuparvi dei soli tre tentativi a disposizione per completare uno stage e di game over tanto prematuri quanto frustranti… a meno che non siate voi a volerlo, ovviamente.

Mega Man Zero/ZX Legacy Collection, con la nuova modalità Z Chaser, ha pensato anche agli hardcore gamer ed ai completisti di tutto il mondo, consentendo loro non solo di poter giocare al livello di sfida originale, ma anche di poter confrontare i loro risultati con quelli di altri giocatori sparsi per il mondo, o anche con quelli dei vostri amici in locale.

A quanto ora descritto, si aggiungo i tantissimi artwork presenti nella Galleria, le colonne sonore complete di tutti e sei i giochi presenti nel cofanetto e, dulcis in fundo, le Carte ZZ e le Carte Bonus, ottenibili completando determinate azioni e che, in alcuni casi, potranno aggiungere dei dettagli ai vari stage presenti nei videogame.

Un tuffo nella storia dei platform

Non mancheranno boss fight avvincenti e difficili al punto giusto.

Come detto in apertura, Mega Man Zero è uscito oramai quasi 20 anni fa e, come ogni gioco della sua epoca, ha necessitato di diversi accorgimenti tecnici. Da un punto di vista grafico, ad esempio, è possibile notare la presenza di filtri che rendono ancora più piacevole la grafica di gioco. Tuttavia, chi volesse godersi i giochi in versione “pura”, potrà sempre selezionare i filtri originali.

Il formato dell’immagine è in 4:3 con tanto di bande laterali, soluzionne necessario visto l’upscaling con filtri rispetto la grafica de Game Boy Advance. Per quanto riguarda i capitoli usciti su Nintendo DS al giocatore è stata data una feature per simulare il secondo schermo della storica console Nintendo.

L’unico aspetto che, a parere di chi scrive, poteva essere meglio curati riguarda i comandi. La mappatura dei tasti spesso cambia da un gioco all’altro, risultando non immediata da padroneggiare, senza considerare la presenza di un input lag, in certi casi, decisamente notevole.
Nulla che possa rovinarvi l’esperienza di gioco, sia chiaro, ma si tratta di un aspetto su cui forse si poteva lavorare di più.

Giudizio finale

Diciamolo senza mezzi termini: Mega Man Zero/ZX Legacy Collection rappresenta un acquisto quasi obbligato per tutti gli amanti dei platform old school, e caldamente consigliato a coloro che desiderano fare un tuffo nel passato più glorioso della storia di videogiochi. Il team di sviluppo ha confezionato un cofanetto che farà la felicità dei puristi e anche delle “nuove leve”, dando a chiunque la possibilità di scegliere sia il livello di difficoltà che la stessa veste grafica, aggiungendo quel pizzico di multiplayer che farà la felicità degli speedrunner. I nuovi filtri rendono ancor più giustizia ai concept ed agli artwork che hanno reso celebre Mega Man e, se saprete scendere a patti con un sistema di comandi non sempre performante, potrete godervi appieno una delle saghe che hanno fatto la storia del genere platform.

This post was published on 24 Febbraio 2020 17:44

Claudio Albero

Nasce a Torre del Greco, una piccola metropoli alle falde del Vesuvio, nei favolosi anni ’80, che già però non avevano più niente di favoloso. Provano ad educarlo con Beatles e musica classica sin dalla più tenera età, ma lui, di tutta risposta, si appassiona all’ heavy metal ed ai videogame , spendendo un piccolo patrimonio in sala giochi, quando queste due parole erano ancora slegate dalle slot machine. Dopo aver mosso i primi passi su Sega Master System II con Alex Kidd, il Super Mario con le orecchie a sventola, si innamora dei platform, degli action/adventure e degli RPG, con particolare attenzione alla saga di Final Fantasy. Inguaribile sognatore con le radici saldamente ancorate nel passato, scopre la sua passione per la scrittura quasi per caso, in uno dei tanti pomeriggi passati tra i corridoi della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli, dove si laureerà giusto qualche anno dopo, con una tesi in Diritto d’Autore basata sull’opera multimediale. Dopo aver scritto di attualità e musica su Lacooltura.it , Road TV Italia e Federico TV , approda sui lidi di Player.it , in cui comincia sin da subito ad apprendere e fare domande, guadagnandosi rapidamente il titolo di “ redattore rompiscatole del mese ”. Nonostante sia legatissimo alla grande famiglia di Player, non sono rare alcune sue incursioni su portali come Gameplay Café e Spazio Rock . Musica, videogame, concerti, boardgame, modellismo, fumetti, cinema e serie tv: tanti hobby diversi tra loro, ma collegati da un fil rouge che li unisce tutti: il divertimento . È proprio questo che cerca in un videogame, è proprio questo sentimento che muove le sue dita, ed è sempre il divertimento la sensazione che cerca di infondere nei suoi articoli. Al di fuori del mondo del gaming, indossa giacca e cravatta per mimetizzarsi nel mondo degli avvocati, esercitando la professione forense, con lo scopo di conoscere a fondo le “ regole del gioco ”, nonché di minacciare di far causa a chiunque al minimo pretesto.

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