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Recensioni

Astrologaster: un videogioco stellare (recensione)

Londra, Anno Domini 1592: il “dottor” Simon Forman trova una cura miracolosa per porre rimedio alla pandemia di peste che imperversa nella penisola britannica; mentre tutti gli altri medici scappano nelle campagne per salvare la propria vita, Forman usa la sua “strong water” per curare i suoi concittadini londinesi.

Un medico e i suoi bizzari pazienti

In breve questo è il plot di Astrologaster, un’avventura narrativa a sfondo comico, sviluppata e pubblicata da Nyamnyam è rilasciata il 2 Maggio 2019 per Microsoft Windows e Mac. 

L’avventura presenta una moderata interattività e già da un primo sguardo sembra un prodotto del tutto nuovo, poiché i personaggi agiscono e discutono come “figure” in un libro pop-up.

Lo scopo del gioco è far sì che Forman riesca ad ottenere la licenza medica di cui ha bisogno per praticare la sua professione, dato che nel suo lavoro è costantemente ostacolato dal “College of Physicians”, che da un lato contesta la validità del suo metodo diagnostico e curativo, dall’altro anch’essi si basano sulla lettura delle stelle e dello zodiaco per la diagnosi.

Per ottenere la licenza sono necessarie otto lettere di raccomandazione, ottenibili solo tramite la raccomandazione dei nostri pazienti o “querents” (Forman incontra in tutto 15 personalità illustri); questi personaggi creano un’ambientazione stratificata, fatta di gossip e segreti: a volte Forman sarà il solo a conoscere qualcosa, a volte un paziente sa qualcosa che il marito o la moglie non sa e spesso il giocatore sa ciò che il dottore non conosce. Questi diversi layers di conoscenza rendono il gioco realistico e naturale, come se avessimo davvero la possibilità di agire nei panni di Forman. 

Il suo compito è quello di ascoltare il paziente, annotare i sintomi sul casebook, e cercare una cura tra quelle proposte in base alla lettura zodiacale, diagosticando loro una Evil Digestion o rivelandogli il loro destino. Ogni paziente è introdotto tramite un madrigale cantato da diversi cantanti, a volte con inni ecclesiastici, o con canti natalizi irriverenti. Il voice acting è il fiore all’occhiello del videogioco, realizzato magistralmente nella presentazione di ogni personaggio. 

Ritornando ai pazienti, essi sono ben scritti, tutti con un background costruito realisticamente; alcuni sono imbroglioni, altri ipocriti, alcuni ipocondriaci e spesso mancano di moralità (da Forman definiti “without moral compass”). I personaggi si basano su persone reali, ci sono molti riferimenti per esempio alle lotte tra Cattolici e Protestanti, riferimenti a Shakespeare e ai suoi sonetti (come quello alla “dark lady”), e specificamente al personaggio di Emilia Lanier.

Gli influssi della Londra elisabettiana

Sono numerosi i rimandi alla realtà storica, in primis la parola “astrologaster” che l’Oxford English Dictionary definisce come una parola derivata da quella italiana “astrologastro”, “un astrologo incompetente”. Merriam-Webster, in un articolo sulla differenza tra astronomia e astrologia, la definisce come “una parola denigratoria per descrivere qualcuno che ha la pretesa di studiare le stelle”.

Il giocatore controlla Simon Forman, un astrologo, occultista ed erborista, vissuto tra la fine del ‘500 e ‘600 durante il regno di Elisabetta I e Giacomo I d’Inghilterra. Il gioco, infatti, è ispirato dal suo casebook (“taccuino dei casi”) e fa strettamente riferimento anche alla sua biografia.

Nel gioco tutti i dialoghi sono pervasi da un senso di witty (“arguzia” sarcastica e spiritosa), con una mockery (“beffa”) macchiata dalla sensibilità moderna, che ricorda a grandi linee la comicità di Blackadder con Rowan Atkinson.

Numerosi sono i termini linguisitici di influsso shakespeariano, come “chundering” invece di “vomiting” (“vomitare)”, o espressioni come “I beseech you” (“vi supplico”), “pray tell” (“dica, di grazia”) o “methinks” (“mi sembra”).

Della rappresentazione di Simon Forman traspare un personaggio complesso e complicato, a tratti un ciarlatano inconsapevole della falsità dei suoi metodi. Mentre il gioco sembra un po’ troppo lungo per le tematiche e le vicende narrate; tra l’altro si conclude, seppur con un finale interessante e intrigante, in modo troppo improvviso.

Verdetto finale

Astrologaster è un gioco interessante e in qualche verso “istruttivo”, con una bella grafica ma con poca interattività, adatto a qualche sessione di svago. Potrebbe risultare un po’ lento, ma se siete amanti della storia e della letteratura è sicuramente un titolo da giocare.

This post was published on 28 Febbraio 2020 11:30

Benedetta Cinque

Nata (19 Giugno 1997) e cresciuta in provincia di Napoli, a casatiello, acqua e Nintendo DS. La mia esperienza videoludica vera e propria inizia nel 2018, lanciata in orbita con Dark Souls II; da lì un vortice per recuperare tutto quello che mi ero persa. Nel 2020 mi sono laureata in Lingue e culture comparate, approfondendo l'altra mia grande passione, ovvero la lingua e la cultura russa. Se fossi ricca asseconderei il mio desiderio di viaggiare per il mondo, ma per ora mi limito a sognare. Sono sempre pronta ad imparare da chiunque: nessuno detiene la conoscenza, tutti sappiamo qualcosa. Tra le mie cose/persone preferite: Star Wars, Star Trek, Rick & Morty; Massimo Troisi, Jack Nicholson, Marcello Mastroianni; Dark Souls, Age of Empires, Detroit Become Human; Кино, Mac De Marco, Franco Battiato.

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