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Recensioni

Bookbound Brigade (recensione PC)

La Milan Games Week è stata una delle peggiori esperienze fieristiche che ho vissuto negli ultimi 10 anni (ve ne parlo qui), l’unica nota positiva di una giornata noiosissima è stata l’incontro con i ragazzi di Digital Tales e Intragames che nella (minuscola) zona dedicata agli sviluppatori italiani mi hanno fermato dicendomi “Ti piacciono i metroidvania?”, la mia risposta fu laconica “Sì, cavolo, sì”.

Storia ed educazione nel gaming

Nel corso della recensione sono andato ad informarmi su questi ragazzi e ragazze e scopro che sviluppano da una quindicina d’anni giochi mirati all’educazione, perfetto!

Il titolo proposto non è da meno, i nostri protagonisti provengono dalla narrativa mondiale dei secoli passati.

Siamo nel “Mondo Letterario” e non vestiremo i panni di un unico eroe ma di ben otto protagonisti, figli di questo mondo che ha perso “Il Tomo dei Tomi”, un grande libro che contiene le memorie di tutti gli eroi della narrativa e della storia.

Starà a noi recuperarli, ma non con un unico eroe bensì accompagnati da un manipolo di scalmanati letterari come Robin Hood, il Conte Dracula, Re Artù e gli altri che vi presenterò in seguito nella recensione.

Esplorando la vastissima ambientazione, incontreremo protagonisti e comprimari di avventure e saghe famose, compresi grandi condottieri del passato come Giulio Cesare. I nostri eroi avranno da discutere con loro, dando molto spazio a battute e humor (che è onnipresente nel gioco).

Lo scopo del gioco? Non permettere che il lestofante che ha rubato il tomo dei tomi la faccia franca, l’imperativo è recuperare tutte le pagine e i frammenti del tomo.

Metroidvania? Sì, con un po’ di pepe

Durante la MGW ho provato il gioco per un’oretta, diventando lo zimbello degli astanti. Il gioco mi è stato proposto in una sua beta e ho avuto modo di piangere lacrime amare, i livelli proposti erano complessi e intricati dalle parecchie meccaniche introdotto dal team italiano, pensai da subito “ho bisogno di pratica”.

A mesi di distanza ho invitato un amico a casa, una persona pessima che vive di pane, “git gud” e speedrun al limite del disumano, ha giocato con me un paio d’ore e guardandomi scuotendo la testa “non sei tu, il gioco è progettato per essere complesso nelle sue meccaniche“.

Mi spiego meglio.

Nella prima ora di gioco sarete introdotti nell’universo letterario, sarete guidati nei primi passi e i tutorial sono lunghi ed esaustivi, sempre consultabili dal menù start. Su questo nulla da eccepire.

La complessità sta nel gestire 8 protagonisti insieme.

Le formazioni

Le formazioni

Durante il gioco vi muoverete in un plattform 2D con scorrimento a scena ( un po’ come su Celeste), per saltare gli ostacoli e superare le barriere dovrete far uso di ingegno e della meccanica introdotta dal gioco : la formazione dinamica.

All’inizio avrete la formazione standard che vi permetterà di affrontare i nemici in modo facile e intuitivo costituendo una falange compatta, andando avanti apprenderete la formazione verticale che impilerà tutti gli eroi uno sopra l’altro e vi darà modo di farvi stretti nello spazio verticale.

Reclutando gli ultimi due (Nikola Tesla e Cassandra) sbloccheremo la formazione lineare che ci permetterà di attraversare i cunicoli angusti e la formazione a cerchio che ci farà correre tra i livelli senza troppi indugi.

Ora, quando combatterete avrete a rotazione i personaggi che sferreranno un attacco al malcapitato che finirà nel mucchio, starà a noi scegliere la formazione ideale e pensare la combo perfetta per ricevere meno danni possibili.

La difficoltà è qui, abbiamo 8 personaggi con 8 mosse speciali, 4 formazioni e due sole mani per effettuare le combo con un timing perfetto, senza contare che avremo da saltare, evitale proiettili ed ostacoli su schermo.

Il level skill di questo plattform è elevatissimo, se pensate che Celeste o Hollow Knight siano “tosti” allora questo è il gioco che fa per voi, la curva di apprendimento è rapida ma vi basteranno due giorni senza giocare e dovrete morire più e più volte prima di riprendere familiarità con la moltitudine di combinazioni che il gioco ci propone.

I nostri 8 eroi

Come vi dicevo prima, partirete con Re Artù, il Conte Dracula, Robin Hood, Dorothy Gale, Sun Wukong e la Regina Vittoria, dopo un paio di ore di gioco sbloccherete Cassandra e Nikola Tesla.

Ogni personaggio ha la sua peculiarità e abilità speciali (che consumeranno in media 3 punti energia, recuperabili giocando).
Ve le riassumerò di seguito prendendo spunto dalla narrazione del gioco:

Re Artù

Da Re Saggio è diventato un Nobile vecchio e confuso, mantiene il suo spirito combattivo ma preferisce una tazza di tè a una battaglia.
Nel gioco ha due abilità, la prima si chiama “scudi levati” che permetterà alla formazione standard di diventare una testuggine refrattaria agli attacchi, la seconda è uno scatto che distruggerà dei muri o travolgerà i nemici.

Conte Dracula

Il vampiro più famoso del pianeta terra, creato da Bram Stoker alla fine dell’800, in questa avventura ha deciso di cambiare vita, ora è un vegetariano che beve succo di pomodoro e cerca di non far pesare troppo il suo aspetto terrificante.
Agli inizi del gioco ci donerà il doppio salto che funzionerà attraverso le sue ali, progredendo impareremo l’abilità che ci farà fluttuare nei cieli degli scenari con le sue ali da temibile vampiro.

Robin Hood

Dalla foresta di Sherwood a Bookbound Brigade, dopo aver salutato i suoi amici e Little John ha deciso di entrare in questa brigata di squinternati.

Ha perso il suo smalto da condottiero e ha iniziato ad avere dei vizietti e a tenersi per se il maltolto dai ricchi.

Ha due abilità, la prima è un canto di liuto che addormenterà i nemici (UTILISSIMO), l’altro permette di saltare i muri dalla formazione a ruota.

Dorothy Gale

Dal meraviglioso romanzo il Mago di Oz. possiamo osservare Dorothy, il narratore l’ha fatta diventare una ragazza detestabile della generazione “MTV”, ma rimarrà pur sempre una provincialotta.

Ha due abilità, la prima permette di interagire con delle steli, l’altra di teletrasportarci con un blink al di là degli ostacoli.

Sun Wukong

Lo ammetto, non conoscevo il personaggio del Re scimmia, questo scimmione viene dal romanzo “Il viaggio in Occidente” di 4 secoli fa.
Ora è un folle dalla forza sovrumana.

La sua prima abilità permette al gruppo di saltare su degli anelli per superare gli ostacoli, la seconda dona a tutti una forza tremenda, come se fossero dei supersayan.

Regina Vittoria

La Regina Vittoria nel dopoguerra è stata una delle regnanti più amate dell’Inghilterra, ora non è più posata e aristocratica, anzi, è diventata un’attaccabrighe da Osteria.

Il suo primo potere vi permetterà di distruggere gli ostacoli in formazione ruota, l’altro vi permetterà di prendere degli oggetti e spostarli.

Cassandra

Cassandra era la profeta dell’Olimpo, ma per colpa di Apollo non fu mai creduta da nessuno. Ora è diventata sarcastica e scontrosa.

I suoi due poteri si riveleranno utilissimi, il primo FERMA IL TEMPO e ci darà respiro durante i combattimenti, il secondo permetterà di creare una distorsione temporale per interagire con degli scenari.

Nikola Tesla

In assoluto il mio preferito, Nikola Tesla è stato un ingegnere elettrico “anni luce avanti” rispetto agli altri. Inventò la corrente alternata e tanto altro. Ora si diletta nelle freddure elettriche che vi faranno buttare a terra il joystick.

La sua prima abilità interagirà con degli scenari del gioco dandogli una scarica elettrica, sbloccando piattaforme. L’altro è una cometa che ci servirà per distruggere alcuni blocchi nel gioco.

Croci e delizie del gioco

La produzione è buona, ma ovviamente ci sono alcune critiche da fare (spero costruttive).

A volte il gioco risulta troppo punitivo in punti non necessari, ad esempio prima del raggiungimento di un check point dopo tre boss fight affilate, certe meccaniche più che spronare a fare di meglio portano al rage quit. Ovvio, sono messe in conto dalla difficoltà del titolo ma alla lunga possono ledere all’esperienza ludica.

(Ndr. non è una giustificante per sentirsi dire “git gud”, certi pezzi sono gratuitamente difficili senza una reale necessità)

La Mappa in Bookbound Brigade

Un altro punto che sento di bocciare è la mappa, le controparti più famose del decennio (pensiamo solo ad Ori ) fanno del check della mappa una dinamica costante dell’esperienza plattform, qui invece la mappa è minimamente accennata e non risulta per nulla di aiuto, anzi, confonde ancora di più.

Il gioco è strutturato per esplorare e tornare sui propri passi decine (o anche centinaia) di volte, farlo senza una buona mappa però è frustrante e più volte ho dovuto prendere delle pause dalla sessione di gaming per la rabbia.

Un altro punto che mi preme sottolineare è il sistema di looting delle pagine (che ci serviranno nel gioco per acquistare i level-up); fondamentalmente è facile grindare uccidendo mostri e spaccando casse, ma avrei speso un po’ di sviluppo in più per delle meccaniche di looting più particolari, magari con una maggiore varietà e non focalizzandosi su due dinamiche in croce.

Per finire, la colonna sonora non è brutta ma la trovo poco ispirata, non cerca di essere epica come si vede in ogni spot pubblicitario, film, gioco.
In questo caso si poteva osare di più, d’altronde vestiamo i panni di 8 protagonisti E P I C I.

Potrei dire che sono piccolezze, ma tali motivi hanno inciso molto sulla valutazione del gioco e spero che sproneranno i developer a rendere questa perla un capolavoro tutto Italiano con cui potremo pavoneggiarci nelle sessioni multiplayer con gli amici stranieri.

Forza, la strada è quella giusta!

Conclusione

Bookbound Brigade è bello, lo è davvero. L’umorismo nel gioco, l’innovazione delle meccaniche e la freschezza dei personaggi letterari in una nuova veste rendono entusiasmante l’esperienza di gioco.
C’è anche da dire che la stessa esperienza viene lesa da una mappa totalmente inutile, un’eccessiva difficoltà in alcuni tratti del gioco, una colonna sonora poco ispirata e poca cura al sistema di looting.
Ciononostante mi sento caldamente di dare un incoraggiamento allo sviluppo e all’acquisto del gioco, vale il prezzo di mercato a cui è proposto senza sconti.

This post was published on 2 Febbraio 2020 21:46

Daniele Di Egidio

Daniele Di Egidio è il creatore di Player.it e vicedirettore della testata. Videogiocatore da quando ha memoria, prese in mano il primo joypad nel lontano 1997 su un fiammante Super Nintendo regalato dal fratello, da li arrivò l'amore per il mondo del gaming. Dai lontani primi anni 2000 fino ad adesso ha giocato oltre cinquecento titoli, dal retrogaming ai giochi contemporanei, predilige i moba come Dota 2, gli sparatutto classici e i giochi di strategia. La sua fissa attuale è per MTG Arena. Decise di fondare Player con uno scopo ben preciso, portare i giocatori di ruolo "analogici" nel mondo del digitale e viceversa, infatti le due realtà difficilmente in Italia hanno un luogo dove incontrarsi e imparare vicendevolmente la magia che c'è dietro un GDR o un videogioco single play. Al di fuori del mondo del gaming Daniele è un fotografo ben ambientato nel mondo della fotografia dei concerti, ha fotografato in lungo e in largo per l'europa più di 1000 band di caratura mondiale, ha seguito artisti di fama mondiale in tour, è stato fotografo ufficiale di diversi festival da 50.000 e più ingressi e ha avuto diverse pubblicazioni con Metal Hammer italia e con MetalManiac negli anni passati. Ha militato per 8 lunghi anni in SpazioRock dove copre ancora il ruolo di fotografo ufficiale.

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