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Recensione Bubble Bobble 4 Friends

Poche cose hanno il sapore tipico delle sale giochi come i draghetti di Bubble Bobble, poche cose muovono l’animo del videogiocatore medio di vecchia data come l’iconico main theme di Bubble Bobble, poche cose sembrano appetitose come i power up che vengono rilasciati dai nostri teneri avversari alla loro scomparsa, dopo aver traversato mezzo livello all’interno di una bolla. Bubble Bobble 4 Friends, uscito in questi giorni su Nintendo Switch, cerca di prendere questi odori e sapori per portarli nella modernità attraverso un comparto tecnico aggiornato ed un comparto ludico al passo con i tempi.

Il primo capitolo di Bubble Bobble, targato 1986, è uno dei grandi capolavori della storia dei videogiochi. Taito mise nelle mani del game designer Fukio Mitsuji il denaro necessario per creare un titolo da coin-op in grado di stampare a fuoco una pagina molto interessante del gaming per le sale giochi. Bubble Bobble (l’originale) è una specie di run-gun a schermata singola in cui il giocatore, nei panni di uno tra due simpaticissimi draghetti, deve catturare nemici dentro bolle per poi farli esplodere mangiando frutta e ottenendo power up.

L’originale formula di Bubble Bobble, già molto divertente in singolo ma praticamente perfetta nel gioco cooperativo (grazie anche a segreti esclusivi), fece creare a Taito un notevole numero di seguiti (tutti ripudiati da Mitsuji, conosciuto dai fan col suo nome arcade MTJ) ancorati abbastanza saldamente alla formula originale. MTJ, dopo aver trovato il successo con questo suo titolo, finì per realizzare due seguiti più spirituali che visivi al titolo dei due draghetti: Rainbow Island e Parasol Stars, per poi dedicarsi all’insegnamento del game design presso università giapponesi.

Bubble Bobble 4 Friends è l’ultima iterazione del brand, il primo sulle console di nuove generazione e nasconde al suo interno qualche sorpresa per i nostalgici e per gli integralisti. Al non particolarmente modico prezzo di quaranta euro il titolo si propone ad un pubblico vasto, fatto di videogiocatori nostalgici o da giocatori che sono alla ricerca di un bel videogioco da giocare in modalità cooperativa.

Vediamo insieme se vale la pena spendere questi soldi.

Qualcuno ha quattro amici per giocare a Bubble Bobble?

Chiariamoci fin da subito: Bubble Bobble 4 Friends non è un gioco che si può fare con degli amichetti trovati sull’internet; il titolo non ha alcuna funzione per il multiplayer online, saltando a pié pari anche gli scoreboard. Per Inin Games il multiplayer è locale, adatto a serate con gli amici e destinato a far felici tutti quei giocatori che un po’ rimpiangono i tempi spalla a spalla delle arcade room; scelta anacronistica che sicuramente potrà non piacere a molti.

Il primo approccio con questo nuovo capitolo di Bubble Bobble non è dei migliori: a primo impatto il titolo presenta al giocatore una quantità di contenuti non certamente generosa, con l’originale Bubble Bobble emulato e qualche decina di nuovi livelli: una nuova modalità storia (con tanto di trama che accarezzeremo dopo) con i suoi twist e le sue particolarità; qualcosa che si può concludere in meno di cinque ore e che, per la cifra spesa, lascia davvero l’amaro in bocca.

Bubble Bobble 4 Friends ha dalla sua anche un abbozzo di narrazione: nella stanza da letto di un bambino, un ambientazione quasi toystoryesca per così dire, i giocattoli sembrano dormire beati. A prendere improvvisamente vita sono Super Drunk e Bub il Draghetto, uno il cattivo del titolo e l’altro il buono. In un fanciullesco scambio di colpi, inizia così la storia di Bubble Bobble 4 Friends, introducendo il nostro draghetto verde preferito alle gioie del mondo reale.

Il character design rimane decisamente adorabile.

Il titolo ha dalla sua cinquanta livelli nuovi di zecca, figli di un level design diverso da quello della serie originale, che porta il nostro draghetto verde in giro per la stanza del bambino, in ambientazioni sipirate ai giochi di quest’ultimo. Ogni livello è una schermata fissa che chiede al giocatore di eliminare gli avversari catturandoli all’interno delle solite bolle, in modo da farli poi scoppiare passandoci sopra. Le bolle seguono i flussi della corrente aerea (stavolta evidenziata a schermo) e possono essere usate per saltare e raggiungere posizioni altrimenti sopraelevate. Tra una bolla e l’altra il nostro draghetto potrà raccogliere frutta e lettere bonus, in modo da accumulare punti e arrivare all’ultimo stage dove dovrà fronteggiare un boss specifico per serie di livelli.

Questi nuovi livelli sono organizzati come dei piccoli rompicapi, con strade obbligate ove passare e pattern da eseguire per cercare di raccogliere le spoglie di tutti i nemici con i minori rischi posssibili. A differenza del capitolo progenitore la velocità di gioco è diminuita, come risultano leggermente diversi anche gli equilibri di gioco dati dalle hitbox e dalla reattività dei comandi; sparare bolle a bruciapelo è difficile, controllare il proprio salto è più complesso e spesso e volentieri ci si ritroverà a confondere elementi dello sfondo con quelle che sono le piattaforme di gioco vere e proprie.

La difficoltà diventerà selezionabile soltanto dopo aver finito il gioco una singola volta, dando sfogo agli stessi livelli già affrontati con grandi differenze nel posizionamento degli avversari. I nemici del gioco, avendo comportamenti differenti tra di loro, costringeranno il giocatore a rivedere i propri percorsi e le proprie strategie in merito. Alla fine di ogni mondo il nostro draghetto avrà accesso ad un potere permanente che potrà selezionare prima di avventurarsi all’interno della serie di livelli; questi poteri non sono altro che trasfigurazioni di ciò che nell’originale Bubble Bobble erano i potenziamenti droppati dai nemici in particolari condizioni. Abbiamo il raggio d’attacco aumentato, la bolla tuono e così via.

Dove il gioco da il meglio di sé è nella modalità cooperativa per quattro giocatori.
Il gioco sembra essere strutturato per essere apprezzato al meglio in compagnia, con una divisione strategica dei poteri ed un approccio più ragionato agli elementi rompicapo del tutto: determinati nemici si abbattono più semplicemente con certi poteri, determinati situazioni si affrontano meglio con un personaggio a far da esca ed uno a sparare bolle. Bubble Bobble 4 Friends, in questo caso, con un ottica quasi iconoclasta vuole mostrare un’altro volto, mostrare una versione alternativa del gameplay originale del titolo con cose riuscite e cose meno.

Bolle dappertutto.

Mentre i nostalgici potranno sempre darsele di santa ragione sfruttando il primo Bubble Bobble, disponibile fin da subito all’interno del menù principale del gioco, gli altri giocatori potranno dilettarsi con un Bubble Bobble che sembra identico a ciò che si conosce cono variazioni sul tema. L’emulazione dell’originale è particolarmente ben fatto, con tanto di rallentamenti dovuti al lag e con un multiplayer ancorato ai due giocatori (esattamente come nel capitolo originale della saga).

Dal punto di vista prettamente tecnico Bubble Bobble 4 Friends vanta dalla sua la migliore rappresentazione tridimensionale della saga: il motore grafico, semplice e colorato, mette in scena senza clai di framerate o problemi simili un teatrino divertente, con la giusta responsività e quantità di dettagli sia su console mobile che su console docked. Il sistema di controllo del titolo, praticamente invariato rispetto all’originale, vede supportare l’HD Rumble (che ricordiamo non è supportato dalla Nintendo Switch Lite) della Nintendo Switch lasciando da parte sensori di movimento o dita sullo schermo; il touch screen può essere unicamente utilizzato per navigare all’interno dei menù principali del titolo.

I cinque mondi del titolo sono ispirati a temi fanciulleschi e riprendono gli immaginari dei giochi analogici che tutti, durante l’infanzia, hanno probabilmente avuto nella propria camera: ferovie, blocchi per le costruzioni e così via. Il sonoro del titolo rimane abbastanza anonimo, con canzoni che non riescono ad avere il tocco catchy del videogioco originale e che avranno qualche problema a farsi spazio nella testa del giocatore. Per quaranta euro si avrà tra le mani un videogioco che odora di nostalgia e di eresia allo stesso tempo, un curioso mix che sicuramente non è adatto a tutti i palati videoludici.

Bubble Bobble 4 Friends è un videogioco particolare. Se da una parte ci viene soltanto da bocciarlo per il rapporto qualità prezzo, dall’altra non si può fare a meno di guardare al prodotto come ad una interessante possibilità per i nostalgici o per chi cerca un party game da divano con gli amici. I primi avranno l’originale Bubble Bobble su Switch, emulato con dovizia di particolari mentre gli altri avranno quattro differenti draghetti da comandare in una cinquantina di livelli che si giocano in modo differente da quelli originali. Nonostante qualche problema di gameplay il titolo risulta comunque piuttosto divertente (specie in compagnia) e si sà difendere dalle problematiche assurde come la totale assenza di modalità online. In sostanza abbiamo a che fare con un videogioco dedicato agli appassionati interessati a variazioni sul tema, non alla ricerca del capolavoro indiscutibile che era il titolo di MTJ.

This post was published on 26 Novembre 2019 9:30

Graziano Salini

Perennemente alla ricerca di legami tra argomenti distanti tra loro, con una certa predilezione per musica e videogiochi. Faccio il possibile per fare in modo che ci siano meno errori di concetto possibili sugli articoli di Player.it, grande fan degli errori grammaticali invece, quelli fanno sempre ridere. Quando non sto amministrando questo sito lavoro mi occupo di spiegare cose difficili in maniere semplici su altri siti, su tematiche molto meno allegre dei videogiochi.

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