Milestone torna in grande stile: dopo il successo di Monster Energy SuperCross, la software house milanese accende i motori dei suoi veicoli a quattro ruote con Gravel, il suo ultimo titolo.
In Gravel, prenderemo parte ad un evento televisivo chiamato Off-Road Masters, che ci vedrà impegnati in numerose gare, sia su tracciato che su percorsi naturali, al fine di dimostrare di essere il miglior pilota di fuori strada del mondo.
La classica modalità carriera viene introdotta così, con l’utilizzo di un espediente narrativo ben costruito ed arricchito da elementi quali la telecronaca pre-gara o la presenza di avversari campioni con un volto ed un profilo ben definito.
Questi piccoli accorgimenti donano leggero spessore e un senso di veridicità alla competizione Off-Road Masters.
Per avanzare nella Off-Road Masters sarà necessario completare un numero di corse
ottenendo il più stelle possibile, date in base al numero di obiettivi completati durante la gara. Dopo aver completato una serie di “Episodi” della modalità Off-Road Masters, dovremo scontrarci contro i campioni di una delle quattro discipline: Stadium Circuit, Wild Rush, Speed Cross e Cross Country.
Il gioco presenta inoltre un sistema di progressione: effettuando manovre spettacolari – quali salti, derapate o sezioni ad alta velocità – che ci permetterannodi accumulare punti esperienza al fine di aumentare il nostro livello e, di conseguenza, sbloccare nuovi bolidi.
Le modalità presenti in Gravel sono le classiche presenti in ogni gioco di corse – Off-Road Masters(Carriera), Gara Libera, Gara Multigiocatore e Time Attack – con l’aggiunta di una simpatica Sfida della Settimana, la quale ci può spingere a rimettere mano al volante dopo essersi presi una pausa dal titolo di Milestone.
Oltre alla selezione il veicolo più consono per ogni tracciato, in Gravel ci viene data la possibilità di cambiarne l’assetto, scelta apprezzabile – seppur inusuale- per un titolo Arcade.
Non manca inoltre la possibilità di impostare il cambio (Manuale/Automatico) e di rendere i danni ai veicoli reali e non solo dei semplici aspetti grafici. La modifica all’assetto e le impostazioni di guida strizzano l’occhio ai Simulatori di Guida veri e propri, nonostante la diversa natura di Gravel.
L’Intelligenza artificiale non è delle migliori: i piloti avversari tendono a correre in fila indiana e
ciò, sfortunatamente, crea tantissime occasioni per il sorpasso ed il mantenimento della posizione di testa, liberandoci così dalla preoccupazione di venir beffati poco prima della linea del traguardo.
La fisica del titolo in alcuni momenti può sembrare stravagante: durante le nostre corse ci è capitato più volte di ribaltarci e fare assurde manovre aeree, prima di atterrare e riprendere la corsa.
Per venire in soccorso ai più inesperti, Gravel presenta una funzione di Rewind, con la quale potremo riavvolgere il tempo di qualche secondo e, così facendo, correggere manovre che altrimenti ci avrebbero fatto perdere preziosi secondi o, addirittura, posizioni durante la gara.
Questa funzione non ha però i suoi svantaggi: utilizzando il Rewind durante le manovre acrobatiche farà si che vengano azzerati i punti esperienza forniti dalla azione in questione.
Utilizzando una tastiera il titolo si dimostra abbastanza scomodo da giocare ma, grazie al supporto ai joypad e ai più comuni volanti, Gravel è in grado di esprimere il suo massimo potenziale come gioco di corse arcade.
I tracciati, in totale 55, si distinguono fra percorsi su pista e percorsi naturali. Mentre i tracciati su pista risultano poco fantasiosi e di poco impatto, in Gravel il vero gioiello sono i percorsi in mezzo alla natura: visivamente affascinanti e suggestivi, ci capiterà sicuramente di mettere in pausa il gioco, accedere alla modalità Telecamera Libera e scattare splendidi screenshot durante le corse.
Sfortunatamente, non si può dire lo stesso dei veicoli: le autovetture risultano poco dettagliate alla vista ma, considerando la natura di titolo di corse arcade , è facile capire come la grafica di Gravel non fosse il punto focale della società Italiana.
La presenza di fattori atmosferici, nonostante non alterino le meccaniche della corsa, è molto gradita ed è in grado di dare un tocco artistico e selvaggio alle gare.
Sul fronte audio, il titolo di Milestone non presenta né pregi né difetti. I brani che ci accompagneranno durante le nostre gare risultano essere adeguati allo stile del gioco e piacevoli all’orecchio.
Se sentite la mancanza di un titolo di corse Off Road e non sapete più che pesci pigliare, il prodotto di Milestone risulta essere valido nonostante le sue pecche. Con Gravel, la software house italiana ha realizzato un videogioco che strizza l’occhio ai vecchi giochi di corse, trasmettendone l’adrenalina e l’emozione di mettersi alla guida.
This post was published on 21 Marzo 2018 16:35
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