Finalmente è uscita l’espansione di Monster Hunter World: Iceborne che ci porta in una nuova terra ghiacciata, spinti dal succedersi degli eventi.
Capcom è stata sicuramente ripagata di tutte le risorse che ha investito in questo progetto: Monster Hunter World ha infatti venduto fino al Luglio del 2019 ben 13 milioni di copie divenendo così il titolo più venduto in assoluto della casa nipponica.
Dopo 20 mesi scanditi da costanti aggiornamenti è uscito finalmente Iceborne, un DLC a pagamento dalle dimensioni enormi: al pari di un Ultimate dei precedenti capitoli.
Vediamo insieme tutti i dettagli di questa gelida espansione.
Una formula conosciuta, ma rinnovata
Partiamo dai presupposti per chi ha conosciuto la saga di Monster Hunter con World. Questi giochi sono soliti uscire in Giappone in due capitoli separati, il primo e successivamente la versione Ultimate.
La versione Ultimate comprende tutta la prima parte più l’aggiunta di mostri, gradi speciali, armi, armature e davvero molto materiale extra.
Ecco, da noi è capitato sia che venisse esportato il gioco completo, sia che il gioco fosse diviso nei due capitoli originale, vedi il più recente Monster Hunter Double Cross.
Ora, Iceborne a mio parere si è rivelato molto di più. Non ha solo fornito il nuovo Grado Maestro (nient’altro che il vecchio G Rank: non mi farete mai cambiare nome, Capcom).
Ha fornito un nuovo pezzo di storia ai giocatori. Nuovi mostri, nuove prede da cacciare, che vogliono dire un’infinità di nuove armi e armature. Quest’ultime poi, in G Rank, sono sempre state particolarmente poco sobrie, per la gioia dei giocatori. Una nuova enorme mappa curata nei minimi dettagli, con un complesso ecosistema. Una nuova HUB estremamente comoda e funzionale.
Nuove combo per tutte le armi e nuove meccaniche con il rampino, che innovano tantissimo lo stile di caccia di ciascuno dei giocatori. Ed infine, un endgame pazzesco di cui non voglio spoilerarvi nulla. Vi dico solo che è molto, molto diverso dal farming dei mostri temprati e arcitemprati di World.
È emozionante, innovativo, intrigante: ci potrete spendere centinaia di ore.
Una narrazione intelligente
La saga di Monster Hunter non ha mai brillato per la sua storia spettacolare, ma questo capitolo fornisce a mio parere un’ottima narrazione per il pretesto che tutti vogliamo: picchiare mostri sempre più grossi.
Un’improvvisa migrazione dei Legiana e strani comportamenti dei mostri portano i cacciatori di Astera a viaggiare, imbattendosi in un frangente ghiacciato di un nuovo continente.
Qui ci si imbatte in tanti nuovi mostri parte del nuovo ecosistema. La causa di queste migrazioni è il Velkhana, un drago anziano incredibilmente potente la cui forza, solo spostandosi nelle varie zone del nuovo mondo, sembra portare a mutazioni dei mostri presenti e all’apparizione di nuovi.
La trama è onestamente interessante e Capcom ha puntato moltissimo sulle cutscenes, cinematograficamente spettacolari, per seguire passo passo la storia.
Ogni mostro possiede il suo cinematic introduttivo e la storia è scandita da cutscenes davvero belle, per un totale di quasi un’ora di materiale video.
La storia si snoda divisa equamente tra le nuove Distese Brinose e il resto del Nuovo Mondo, per aumentare al massimo l’intreccio delle due aree.
Mostri, meccaniche e armi
Mostri: spettacolari. Una grave mancanza di World è sempre stata la scarsa pool di caccia: ci si è stancati abbastanza in fretta di cacciare i soliti 5 mostri in endgame.
Con l’aggiunta di ben 27 mostri, anche se la maggior parte da vecchi capitoli, aumenta sensibilmente il range di prede sotto le nostre lame.
Di conseguenza aumentano le armi fabbricabili, le armature forgiabili, e le combinazioni fra quest’ultime (che è sempre stato un grosso punto focale dei giochi passati, i mixed set).
Infatti finalmente le armature dei non-draghi anziani tornano ad essere utili. Con l’introduzione di tante nuove abilità dedicate finalmente tali armature hanno finalmente una loro dignità e i mitici Mixed Set avranno ora a disposizione una pool veramente ampia tra cui scegliere pezzi.
Diciamo anche la verità però: il fatto che siano la maggior parte mostri vecchi che tutti i cacciatori veterani amano è un po’ anche il punto debole di Iceborne. Mi rendo conto che la maggior parte dei nuovi mostri sono stati inseriti nel primo capitolo con ben 19 nuove specie, ma sinceramente mi aspettavo qualcosina di più. Dei nuovi mostri avrebbero fornito un grado di sfida più alto, nuove meccaniche, il brivido di andare a caccia di un mostro ignoto: le cose che rendono una nuovo capitolo emozionante.
Dal punto di vista della caccia a questi mostri però, non ho assolutamente nulla di negativo da dire. I mostri sembrano davvero essere migliorati tanto, a livello di danni che infliggono, vita che hanno e IA più intelligente. Sono in sostanza molto, molto più soddisfacenti da cacciare.
Non hanno meccaniche inutilmente fastidiose come possono averle gli arcitemprati, ma possono punirti se sbagli e al contrario si può volgere la situazione a proprio vantaggio se si caccia con la testa.
La sfida della caccia sembra essere finalmente tornata ad un buon livello da G – Rank per me e i miei fidati compagni di caccia.
Le sottospecie, da questo punto di vista, sono splendide. Se già ciascun mostro in G – Rank assume nuove armi e meccaniche, le sottospecie variano quasi completamente il loro comportamento.
Ciò li rende nemici temibili e impronta le loro cacce in maniera completamente diversa. Considerateli dei recolor dei vecchi mostri, e ne pagherete le conseguenze.
Amo in particolar modo l’Od(i)ogaron Ebano, che pur essendo una sottospecie sembra un mostro completamente diverso con il suo parco mosse innovato e il comportamento mortalmente aggressivo.
Meccanicamente parlando, la caccia è stata completamente innovata. L’aggiunta della fionda in World è stata sicuramente interessante, ma non prominente. In questo capitolo è invece fondamentale.
È stato aggiunto infatti il rampino, uno strumento lanciabile dalla fionda (utilizzabile anche con armi sguainate) che permette di aggrapparsi ai mostri.
Esso ha molteplici usi: effettuare un attacco per attaccarlo direttamente (riducendo di conseguenza l’armatura della zona colpita o rilasciando munizioni per la fionda) o scaricargli tutte le munizioni in faccia, stordendolo e facendolo andare a sbattere contro degli ostacoli atterrandolo.
Le armi hanno anche ciascuna delle nuove combo che si uniscono sia con la fionda che con il rampino, rendendo ancora più fluida la caccia e più personale lo stile di gioco.
Ovviamente, alcune armi ne hanno benificiato molto più di altre, uscendone incredibilmente potenziate -coff coff spadone, martello, lancia, lama caricata coff coff- .
Ci sarebbe davvero tanto da dire per spiegare tutte le nuove combo delle singole armi, perciò vi rimando ai video di Gaijin Hunter, un veterano youtuber della caccia che ha creato dei video dove mostra ne il funzionamento. I video sono stati suddivisi in tre parti : parte 1, parte 2 e parte 3.
Dettagli che fanno la differenza
Parliamo di diversi accorgimenti sparsi che hanno migliorato ancora di più il gioco che amavamo.
- I nuovi pezzi d’equipaggiamento. Armi e le armature potranno ora arrivare fino al livello di rarità 12 (nei vecchi giochi il massimo era 10), il che rende la diversificazione immensa.
- Sono stati introdotti i nuovi gioielli di slot 4, che spesso attivano 2 abilità assieme, rendendo le combinazioni ancora più micidiali e personalizzabili.
- Seliana: la nuova base di caccia è su un solo piano, funzionale e comoda. C’è tutto quello che serve a disposizione senza fare su e giù per scale e dentro e fuori dagli alloggi come era per Astera.
- Seliana ha anche diverse nuove funzionalità tra cui la Centrale a Vapore, che vi permetterà di alimentare la base con un minigioco ricevendo delle ricompense.
- La nuova HUB di caccia multiplayer, la Taverna Lunare, ha anch’essa il vantaggio di avere molte delle funzioni che prima ci obbligavano a uscire e rientrare dalla sala diverse volte ad ogni ritorno della caccia. Semplicemente perfetto per giocare in compagnia.
- Nuovi spazi significano nuovi alloggi. In questa regione i vostri sono davvero splendidi, ed è stata aggiunta la possibilità di arredarli a piacere. Ovviamente dovrete sbloccare gli arredamenti cacciando!
- Nuovi slot aggiuntivi dal botanico, che salvano la vita con tutti i materiali che si consumano in caccia.
- La fluidità del gioco e il dinamismo delle cacce sono incredibili; i paesaggi delle Distese Brinose sono magnifici e la cura del dettaglio è minuziosa.
- Comparto audio sensazionale: ogni mostro ha una sua spettacolare OST dedicata che rimbomba e vi incalza durante la caccia.
- A spasso nelle mappe, facendo amicizia con le tribù Grimalkyne, potrete cavalcare alcuni dei piccoli mostriciattoli per muovervi rapidamente nelle mappe, alla ricerca di tracce, dei mostri inseguiti. Nel frattempo, voi potrete comodamente ricaricare le energie, fare la cote all’arma, craftare oggetti.
- Collezionismo di fauna endemica, pesci, minigiochi, obiettivi immensa: se vi piace questa parte nei giochi ne avrete a bizzeffe.
- Missioni facoltative vastissime per ampliare qualsiasi tipo di cosa: mensa, mantelli, slot dal botanico, arredamenti per i vostri alloggi e molto altro.
Non è tutto rose e fiori
Certo, sembra tutto assurdamente bello e intrigante eh? Perchè lo è!
Sono tuttavia estremamente deluso da una cosa, che si trascina sin da World. L’incredibile pigrizia del weapon design, il design delle armi.
Ragazzi, fidatevi se vi dico che nei vecchi Monster Hunter anche l’arma più brutta era una gioia per gli occhi a confronto con certe versioni di questo gioco.
È davvero una cosa che non sopporto e non mi andrà mai giù, è semplicemente inaccettabile. Il collezionismo delle armi era una parte fondamentale di questo gioco, il cacciare e farmare solo per forgiare delle armi belle.
E qui hanno rovinato davvero tanti, tanti design. Ripetiamo assieme, designers: “Mettere dei peli e della pelle del mostro sulle armi di ferro o di osso non le rende armi di quel mostro”.
Questa pratica è orribile e rende le armi non più interessanti di un bastone di legno.
Nel nuovo mondo era già veramente brutto vedere le armi dei mostri nuovi tutte uguali. In questo capitolo, con tantissimi mostri che ritornano e avendo in mente i vecchi design, è pure peggio.
E, cosa più assurda, solo alcune delle armi hanno subito questo taglio. Perchè? secondo quale criterio il martello del Brachydios rimane l’originale e le doppie lame invece diventano delle cosce di pollo fritte di colore blu?
A mio parere questa è l’unica pecca in un gioco spettacolare, ma anche tremendamente incisiva. Monster Hunter è sempre stato famoso per la spettacolarità dei design delle sue armi e armature, vederle ridotte a brutte copie di loro stesse è sinceramente triste.
Spero solo che questa pigrizia non prosegua anche nei successivi capitoli, perchè sarebbe davvero un errore enorme e un’occasione mancata.
Se proprio vogliamo trovare un altra pecca, sono i tempi di caricamento: a me, su PS4, si sono praticamente raddoppiati, sono davvero estenuanti a volte.
Capisco però anche la mole di contenuti, delle mappe e dei dettagli di due giochi che lavorano in contemporanea.
Un endgame rinnovato
Se siete preoccupati per l’endgame e la ripetività che abbiamo dovuto sopportare in World, non abbiate paura.
Non voglio in alcun modo fare spoiler a chi non ha ancora finito la storia o non ha ancora acquistato iceborne, pertanto presto uscirà un articolo che tratterà in specifico di tutte le funzionalità finali.
Vi posso però dire che non rimarrete delusi: c’è tanto, tanto da fare e da cacciare.
Le nuove funzionalità legate alla caccia si integrano benissimo per le cacce in singolo, ma si sposano con il multiplayer.
Cacciare con i vostri amici online sarà più divertente e interessante che mai, senza ripetere le stesse missioni centinaia di volte.
Anche le armi avranno un trattamento particolare, molto migliore della ricerca di flussopietre di World.
Non ve ne pentirete, parola mia.
Più di un gioco, un’esperienza
Personalmente da appassionato di Monster Hunter, nonchè Community Manager non avrei potuto sperare di meglio, tranne per un migliore weapon design.
Un errore troppo grande per essere ignorato.
Sicuramente il lancio su console fissa con World è stato un passaggio importante che presumibilmente darà a Capcom il coraggio di espandere sempre più questa fantastica saga in Occidente.
E noi potremo finalmente godere di tutto il materiale che verrà prodotto a riguardo.
World è stato per me un capolavoro: tecnicamente impeccabile, graficamente spettacolare, ma sopratutto appassionante. La caccia con gli amici in gilda è da sempre una delle esperienze più felici che io abbia mai provato, e i ricordi mi accompagnano sempre. In World questa esperienza è stata resa ancora meglio di prima.
Iceborne è la degna conclusione di questo gioco: mi ha dato la possibilità di tornare a caccia con i miei amici ancora una volta, e chissà per quanto tempo lo farà ancora.
E sono sicuro che la saga di Monster Hunter continuerà a intrattenerci per moltissimi anni a venire.
Vi ricordo che potete trovarmi sempre sulla pagina degli Elder Strikers, la community ufficiale Capcom per Monster Hunter.
Il nostro gruppo offre una mano e compagni ai cacciatori in cerca di amici.
Keep hunting, cacciatori!
Che la stella di zaffiro vi illumini il cammino!