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Recensioni

Night Call | Recensione (PC)

Una notte profonda come il più nero dei caffè. È questa, riassunta in pochissime parole, la proposta fatta da Night Call: un’avventura testuale dai toni noir in cui indagini e stralci di vita quotidiana si mescolano, dando vita a quel mosaico di volti accennati, relazioni casuali e momenti sfuggenti che compone la vita di una tassista notturno. Perdetevi tra le strade di Parigi, la corsa la offriamo noi, alla scoperta del gioco nella recensione di Night Call.

Strade, bivi, incroci, soste, vite

Parigi non è mai stata tanto affollata.

È difficile sopravvivere all’estate. Le grandi serie finiscono, il cinema propone solo film a base di ritorni/vendette/resurrezioni di qualche demone non ben specificato e i videogiochi scompaiono in attesa di uscire in massa a ottobre-novembre per cancellare in un solo colpo i risparmi di un anno. Inoltre il caldo uccide, a poco a poco, come il più feroce dei killer e l’unico momento di vita che rimane è la notte. La mia esperienza con Night Call è iniziata così, qualche notte fa e mi ha portato a trovare protezione dalla calura e dalla noia estiva tra le piovose strade di Parigi.

Un tassista viene aggredito e il suo passeggero muore mentre lui si risveglia dal coma dopo qualche tempo. A quanto pare il tassista è l’unico sopravvissuto di un killer che sta facendo vittime in tutta Parigi e fino ad ora non ha mai lasciato nessuno in vita. Come se non bastasse, una poliziotta è a conoscenza del passato oscuro del tassista e lo tiene in pugno per costringerlo a collaborare alla cattura del killer. Armato solo della sua buona parlantina, il tassista dovrà indagare nell’arco di 7 notti, trasportando varie persone da una zona all’altra di Parigi.

A volte bastano le parole di uno sconosciuto per cambiare la serata…

La trama è basilare eppure estremamente affascinante, in grado di lasciare il giocatore nel mistero più totale, ma senza togliergli mai il gusto per la scoperta. Il tassista/giocatore è quasi una presenza silenziosa nella vita delle persone che raccoglie e accompagna. Per molti è un buon ascoltatore, per altri una spalla su cui piangere e per altri ancora qualcuno con cui sfogare ansie e stress della giornata. Un confessore condiviso da tutta la città che però è ignara di rivelare i suoi segreti alla stessa persona. Forse è proprio per questo che il tassista risulta uno dei migliori investigatori di sempre, ma l’arduo compito di trovare la verità tra le parole dei passeggeri e soprattutto di riordinarla, spetta al giocatore. E spesso, se non si presta attenzione anche al più piccolo particolare, la soluzione del caso potrebbe rimanere persa per sempre tra le strade della Ville Lumiere.

Tariffa oraria

Eh si, ci sono davvero passeggeri di ogni tipo…anche Babbo Natale.

Come avrete intuito in Night Call il ruolo del giocatore è quello del tassista che notte dopo notte dovrà scegliere dalla mappa di Parigi quale passeggero raccogliere per portare a destinazione. Durante il tragitto, il giocatore potrà interagire con il passeggero attraverso dei dialoghi, che a volte vanno innescati proprio dal tassista, per arrivare a raccogliere frammenti di indizi sul caso seguito. Alla fine di ogni notte, si potrà tracciare una mappa concettuale dei  risultati grazie alla lavagnetta a casa del tassista arricchita di foto e collegamenti con fili, appunti e puntine proprio come nelle migliori delle indagini.

Oltre a questo il giocatore dovrà fare attenzione a non esaurire la benzina fermandosi di tanto in tanto nelle stazioni di servizio per rifornirsi e scoprire altri indizi. Inoltre, spesso risulta utile scegliere le corse più lunghe, non solo per la possibilità di dialogare più tempo con il passeggero, ma anche perchè il contachilometri gira più a lungo e alla fine della serata ci sarà un gruzzolo maggiore da consegnare al capo della compagnia dei taxi. Ad influenzare l’avventura, e soprattutto i diversi finali, non saranno però solo gli indizi raccolti sul caso: i soldi guadagnati, il tempo speso in viaggio, i rapporti instaurati con alcuni passeggeri, tutto è utile a creare un vero e proprio mosaico di conoscenze e informazioni che costituiscono la vita del protagonista e portano a diverse conclusioni.

Alla fine di ogni nottata dovremo riordinare gli indizi raccolti.

Il gioco offre poi 3 avventure differenti che si adattano all’astuzia di qualsiasi tipo di giocatore: si parte con The Judge, una storia in cui personaggi di supporto compariranno automaticamente tra una corsa e l’altra portando interessanti indizi sulla vicenda. Si continua con The Angel of Death, la storia di mezzo in cui alla raccolta di indizi si aggiunge anche l’interpretazione di questi ultimi. Si finisce invece con The Sandman, una vera e propria indagine a 360 gradi e in cui tutto pare scollegato. Qui il giocatore dovrà dare fondo alla sua carriera di investigatore, mettendo insieme i pezzi di un puzzle davvero oscuro.

Parigi in bianco e nero

 

I toni cupi e crudi della trama sono accompagnati dai colori scelti per la rappresentazione di questo noir testuale, un bianco e nero onnipresenti e che dipinge perfettamente i fuggevoli momenti di dialogo. Night Call disegna le vicende del tassista e dei suoi 70 passeggeri proprio come se fosse una graphic novel animata. Le diverse tavole che compongono l’avventura mostrano non solo le “mura” del taxi ma anche quelle di Parigi, aumentando la sensazione di trovarsi davvero in viaggio con il tassista tra ponti, gallerie, piazze e monumenti iconici.

Ogni passeggero è poi delineato con tratti e dialoghi specifici che ci fa inquadrare subito il tipo di persona che si è appena seduta sul sedile posteriore. Dal personaggio più chiuso a quello più estroverso, ognuno avrà qualcosa da raccontare e anche se molti dialoghi non hanno a che fare strettamente con il caso, tutti servono invece a delineare la figura più nebulosa di tutte: quella del tassista protagonista.

Tra i tanti personaggi, che vengono collezionati in una sezione apposita del menù con le opzioni di dialogo sbloccate e quelle perse, ci sono anche dei passeggeri davvero particolari: dai cosplayers a veri e propri animali, il tassista avrà modo di accompagnare nelle vie della città tante tipologie di individui che spesso lasciano volutamente scivolare le trame secondarie verso elementi onirici.

Il Passidex che raccoglie i passeggeri incontrati dopo la prima delle 7 notti di gioco.

La colonna sonora è invece ridotta al minimo e spesso composta dai suoni della città e dalla radio, fedele compagna di viaggio, che potremo gestire scegliendo la stazione e ascoltando news e diversi generi musicali.

Commento finale

Night Call regala una corsa tra le strade di una Parigi noir, divisa tra efferati omicidi e la tranquillità di un viaggio in auto. Il taxi diventa la metafora del confessionale, accompagnando il giocatore a scoprire le vite dei passeggeri e del protagonista in una sorta di gameplay che rappresenta l’evoluzione digitale del libro game. L’immedesimazione con il tassista è totale e spesso il giocatore si troverà a fare supposizioni sui passeggeri ancora prima che questi aprano bocca. Peccato che il tutto si riduca a una grande sceneggiatura, con buoni dialoghi e indagini perfette per un patito di investigazioni. Se state quindi cercando un videogame più tradizionale, per trascorrere le vostre notti estive, Night Call non è quello che fa al caso vostro. Se invece volete sostituire il classico libro della buonanotte con una lettura alternativa non vi resta che una cosa da fare: TAXIIIIIIII!

Ringraziamo Raw Fury Games per averci fornito una copia PC del gioco.

This post was published on 23 Luglio 2019 17:40

Simone Alvaro "Guybrush89" Segatori

Ritrovato in tenera età su una spiaggia pixelata le sue prime parole sono state "Voglio fare il pirata!" In mancanza di un vero galeone è partito all'arrembaggio del mare della rete depredando le conoscenze di ogni isola su cui è approdato: Ha scritto per Games, VGN, Adventure's Planet, Badgames, FlopTV, Cinefilia Ritrovata, Ridble e creato qualche video per la ciurma di Game Series Network. Nel mentre la taglia sulla sua testa è aumentata e dopo che l'Università di Viterbo lo ha ritenuto un pericoloso "Capitano della Comunicazione", l'Alma Mater Studiorum di Bologna lo ha classificato come "Minaccia Pirata esperta di Cinema, Televisione e Produzione Multimediale". Per circa un anno è quindi rimasto nascosto nella Cineteca di Bologna, gestendo dall'ombra l'Archivio Videoludico e organizzando anche un ritrovo piratesco conosciuto come Svilupparty. Dopo qualche tempo passato in mare tra cinema, fumetti, serie tv, libri, aspirapolvere e videogiochi, senza mai una vera casa, mette l'ancora alla fonda nella baia videoludica di Player.it, dove passa le giornate in compagnia di scimmie, balene e altri animali. Va spesso ad ubriacarsi nella taverna di Tom's Hardware, inoltre va all'arrembaggio di libri e fumetti su Frasix, di gadget e serie TV su Nospoiler e Cinematographe e svolge ricerche su antichi manufatti per conto di Ivipro. Il richiamo dell'oceano però lo trascina continuamente tra le onde e anche se non sa dove lo porterà il vento quello che conta davvero è il viaggio.

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