Tra tutti gli sport mondiali, il golf è sicuramente uno dei meno adrenalinici in assoluto, anche se non per questo meno spettacolare. La sua natura elitaria lo ha reso, quasi sempre, uno sport per pochi ed è stato spesso accostato a passatempo di facoltosi uomini d’affari o ricconi di varia natura. Anche nei media la sua diffusione è stata sempre secondaria. Se da piccoli ci si esaltava con le gesta di Holly e Benji, di Mila e Shiro e quant’altro, pochissimi potevano davvero replicare quanto invece visto nel cartone animato di Lotti, passato agli annali per la sua frase magica “spaghetti” usata come mantra durante ogni tiro. Nel campo videoludico questo sport ha sempre trovato la sua rivalsa. Il golf infatti è uno degli sport più giocati nella sua versione simulativa, e si sprecano i titoli e i grandi campioni che in passato si sono legati a software house. Nell’era della realtà virtuale e delle nuove tecnologie, non poteva mancare un titolo di golf basato su queste meccaniche, ed eccoci dunque al cospetto di questo Everybody’s Golf VR. Sarà riuscito a convincerci a pieno? Scopriamolo insieme.
Everybody’s Golf VR, come si può evincere facilmente dal titolo, è un gioco di golf che necessita del VR Sony Playstation per essere giocato. Si può usare il controller standard PS4, ma il gioco è pensato per sfruttare al massimo i controller Move. Il nostro Move infatti diventerà la nostra mazza da golf, permettendoci di diventare dei veri giocatori a 360 gradi. Nel primo tutorial ci verrà chiesto di scegliere alcune impostazioni, come la mano dominante, l’altezza, il tipo di controller e se preferiamo giocare da seduti o in piedi. Considerando il tipo di movimenti richiesti è buona cosa avere il giusto spazio attorno a se, per non rischiare di fare danni. Una volta personalizzate le impostazioni, si passa al gioco vero e proprio.
In questo senso non c’è moltissimo da dire. Il gioco è un classico simulatore di golf, con campi da 18 buche divisi, al momento, su 3 ambientazioni. Accanto a noi ci sarà un caddy di fiducia, che all’inizio è una ragazza giapponese molto disponibile. Più si gioca, più si sbloccano ricompense, tra cui altri caddy, altri set di mazze e altre ambientazioni. Muovendo il nostro Move come se dovessimo colpire la palla nella realtà, potremo effettuare i nostri tiri. Prima di farlo possiamo scegliere il tipo di mazza, i Drive per i colpi più potenti, i Ferri per le medie gittate e il Putt per i colpi di precisione. Prima di ogni colpo possiamo entrare in una modalità “allenamento” che ci indica direzione e forza dell’eventuale colpo, oltre a dirci se saremmo riusciti a prendere la palla. C’è un tasto per saggiare la direzione del vento, tramite il sollevamento di alcuni fili d’erba. Lo scopo del gioco è completare i percorsi nel minor numero di colpi possibili.
A livello di sensibilità dei Move e di risposta della palla le sensazioni sono buone. L’impressione è che colpendo la palla in diversi modi e con diverse accelerazioni, si influisca davvero e abbastanza realisticamente sulla traiettoria della stessa. La fisica è abbastanza soddisfacente, anche se il feedback è a metà tra un gioco di simulazione e un arcade. Per prendere confidenza con i controlli sono molto utili i campi di allenamento, nei quali ci possiamo esercitare su vari tipi di colpi e di risposte.
I vari tipi di terreno ovviamente influiscono sui colpi e sulle mazze da scegliere. Finché si rimane sull’erba bassa i Drive o i ferri permettono una gestione più semplice dei colpi, mentre nell’erba alta e nei bunker solo i ferri ci possono salvare. I colpi di precisione con il putt sono decisamente difficili e appaganti, dovendo valutare pendenze, precisione, forza e quant’altro. Diventare davvero abili nel gioco del green è molto complesso e si rivela essere una delle parti più azzeccate del titolo. La cosa che più mi ha stupito è il non aver trovato la possibilità di giocare tornei o partite con altri giocatori e la speranza è che questa modalità venga magari sbloccata come ricompensa o aggiunta in un momento successivo a questa recensione.
Il gioco ci mette a disposizione varie modalità. Per ogni ambientazione possiamo giocare una partita breve a tre buche, una da par 3, una da par 4 e una da par 5. Possiamo giocare una mezza partita da 9 buche, le nove iniziali o le 9 finali, o una partita a 18 buche da torneo. Si può scegliere poi se avere un Tie-in regolare o lontano, se avere una buca classica o a tornado che risucchiando la palla ci rende la vita leggermente più facile. Più partite si giocano e più punti si accumulano, più si sale di livello, ed ogni livello porta delle ricompense, come nuovi set di mazze, nuovi vestiti per i nostri caddy, nuove opzioni o scenari. Il gioco insomma si basa sul meccanismo delle ricompense per spingerci a giocare più a lungo.
Per rendere più interessante il tutto, ogni tanto partiranno delle scene con il nostro caddy, che potranno essere riviste in un’apposita sezione replay. Non è possibile giocare in due, e questa è una scelta legata alla scomodità di dover sfilare ogni volta il caso del VR. Al momento della prova era possibile accedere alle classifiche mondiali, ma non è chiaro se in futuro ci sarà l’opportunità di giocare con altri giocatori online.
Everybody’s Golf VR è un titolo di golf divertente e realizzato in modo onesto, anche se non particolarmente vario o esule da problemi di ripetitività. Il meccanismo dei caddy e delle ricompense funziona fino ad un certo punto e dopo qualche ora di gioco potrebbe presentarsi un certo senso di noia. Da un punto di vista di motion sickness, il gioco è abbastanza tranquillo, anche se bruschi movimenti con la testa al momento del tiro possono arrecare fastidio e nausea. Graficamente siamo su uno standard passabile, senza infamia e senza lode. Il prezzo di lancio di 30,99 euro non è pochissimo rispetto a quanto offerto e il consiglio è di procedere all’acquisto solo se realmente appassionati di golf o desiderosi di sfruttare il vostro VR su un titolo sportivo.
Versione provata su PS4 Pro e VR Sony, grazie alla copia omaggio per la stampa fornita da: Clap Hanz
This post was published on 21 Maggio 2019 1:01
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