A quasi cinque anni di distanza dall’ultimo capitolo della serie, un nuovo Dynasty Warriors è finalmente sbarcato sulle nostre piattaforme di gioco. Come tutti sanno, la saga hack and slash targata Koei Tecmo ha dato i natali al genere dei musou, definendone le caratteristiche fondamentali. Sin dalle prime informazioni diramate dal publisher giapponese, avevamo capito che Dynasty Warriors 9 avrebbe portato una ventata d’aria fresca, presentando notevoli differenze rispetto ai suoi illustri predecessori. Proprio per questa ragione, non nascondiamo che la nostra curiosità aveva raggiunto livelli altissimi. Come si può innovare il musou più famoso al mondo? Quanto conviene innovarlo? E soprattutto, siamo veramente di fronte ad un Dynasty Warriors veramente diverso e originale? Queste sono le domande a cui cercheremo di rispondere nella nostra recensione.
Dynasty Warriors 9: come innovare un musou
Per chi non avesse mai sentito parlare di Dynasty Warriors, basti sapere che si tratta di uno dei franchise più longevi e famosi della storia dei videogiochi. Osannato prevalentemente in Giappone, la formula della serie Koei Tecmo è basata su pochi e semplici elementi. Il giocatore impersonerà valorosi ed intrepidi condottieri dai poteri sovrumani, e dovrà neutralizzare interi eserciti, potendo contare solo sulla sua spada e sui suoi alleati. Proprio per questa ragione, è facile comprendere che il vero punto di forza della serie sia sempre stato quello di offrire dei combattimenti ad alto tasso di epicità, con mosse e tecniche capaci di esaltare anche il più mite dei giocatori. L’altro lato della medaglia, invece, era rappresentato da una certa ripetitività del gameplay, percepibile anche dopo qualche ora di gioco.
Dynasty Warriors è sempre stato questo: o lo si ama, o lo si odia. Proprio per questa ragione, la prima domanda che ci siamo posti è stata come si potesse innovare un genere come quello dei musou, apparentemente già definito in tutti i suoi aspetti. Iniziamo subito col dire che la campagna single player che ci troveremo ad affrontare è praticamente la stessa dei precedenti capitoli della saga. Anche in Dynasty Warriors 9, la trama di gioco sarà basata sugli eventi narrati nel celeberrimo Il Romanzo dei Tre Regni, che narra la lunga guerra che ha portato all’unificazione della Cina. Ancora una volta, il giocatore si troverà ad impersonare i leggendari eroi che hanno preso parte al conflitto, rivivendo con loro le battaglie principali della grande guerra.
Tutto sembra ricondurci agli standard a cui la saga ha abituato i suoi fan. E invece, mai come in questo caso, dobbiamo prendere atto della volontà di Koei Tecmo di innovare il suo franchise, partendo dall’elemento che l’ha reso celebre nel mondo: il gameplay.
La Cina diventa completamente esplorabile
Chi avesse già giocato qualche capitolo della saga, saprà benissimo che Dynasty Warriors non è altro che un susseguirsi di battaglie in delle mappe chiuse. Ebbene, proprio questo è il primo elemento di novità di Dynasty Warriors 9. In questo nuovo capitolo della saga, ci ritroveremo un’unica enorme mappa, tutta completamente esplorabile e piena di attività da svolgere, con tanto di alternanza tra giorno e notte e cambiamenti climatici e meteorologici. Gli sviluppatori ci avevano già anticipato l’avvento delle meccaniche open world, ma mai avremmo potuto immaginare che di avere davanti un mondo di gioco talmente vasto. La mappa di gioco comprende pianure, montagne, colline, fiumi, boschi, e soprattutto tantissime città ed insediamenti. Come avrete avuto modo di comprendere, si tratta di un mondo di gioco decisamente molto vasto e mai visto prima nella saga.
Il giocatore sarà libero di esplorare la mappa in completa libertà sin dalle battute iniziali del gioco. Va da sé che un mondo del genere deve essere opportunamente riempito. E anche sotto questo punto di vista, Koei Tecmo non si è risparmiata. La varietà di ambienti che è possibile trovare è decisamente grande. Le città che visiteremo saranno diverse tra loro, per struttura e dimensioni. Potrete impiegare molto tempo soltanto per esplorarne una. Stesso dicasi, ovviamente dei boschi e dei paesaggi circostanti più in generale. Il giocatore, che inizierà la sua avventura nei panni di Cao Cao, non sarà quindi costretto a tuffarsi subito nell’azione, ma potrà anche svolgere altre attività.
Tante attività da svolgere
Tutti sanno che un open world, per essere attraente, deve essere riempito di “cose da fare“. Dynasty Warriors 9, sotto questo punto di vista, non delude affatto le aspettative. La mappa di gioco è infatti disseminata di punti di interesse. Nelle varie città che incontrerete, ad esempio, non mancheranno i cittadini che vi chiederanno di svolgere quest secondarie, in cambio di ricompense di vario genere. Salendo su alcune torri di avvistamento, non molto diverse dai punti di sincronizzazione visti nei vari Assassin’s Creed, potremo avere una visione più chiara di ciò che si trova nelle circostanze. Potremo imbatterci in scontri con banditi e mercenari, trovare dei tesori, oppure degli animali da cacciare.
Anche questa è una delle novità del nuovo Dynasty Warriors. Con il vostro arco, potrete andare a caccia di animali di vario genere. Dai cervi ai lupi, fino ad arrivare ad orsi e tigri. Ogni animale ucciso ci ricompenserà con un punteggio, spendibile presso un apposito mercante, e con dei materiali, utilizzabili per il crafting. Anche questo aspetto è stato pesantemente innovato. Attraverso i vari materiali sparsi nel gioco potremo creare qualsiasi arma, gemma, oggetto o accessorio, semplicemente rivolgendoci ai negozianti ed ai fabbri che incontreremo sul nostro cammino. Basterà solo possedere le apposite pergamene.
Non mancheranno anche altri mercanti, come quelli che commerciano in valuta straniera, che vi garantiranno “oggetti esotici“, oppure il commerciante di cavalli, che vi metterà a disposizione i migliori destrieri al giusto prezzo. Aggiungeteci anche una modalità pesca e potrete comprendere quante e quanto grandi siano le aggiunte fatte da Koei Tecmo.
Una formula innovata ma non stravolta
Nonostante le tante aggiunte, non preoccupatevi: stiamo sempre parlando di Dynasty Warriors! Il gioco offre un gameplay perfettamente in linea con i suoi predecessori. Il roster di 83 personaggi presenti nel precedente capitolo è stato confermato, ed altri saranno aggiunti in un secondo momento. I tredici capitoli della trama potranno essere giocati dal punto di vista dei diversi schieramenti e di diversi personaggi, ognuno con le proprie tecniche. Non mancheranno, ovviamente, schiere di migliaia di nemici da sconfiggere con le nostre potentissime mosse. Gli stessi moveset sono stati migliorati rispetto ai capitoli precedenti, garantendo una necessaria fluidità e freschezza. L’aggiunta del rampino è una piacevole novità. In questo modo, potremo scalare le mura e le pareti rocciose più alte e impervie, arrivando a notare un’altra novità: delle piccole fasi stealth.
Non stiamo ovviamente parlando di uno stealth alla Metal Gear Solid, ma il giocatore potrà scegliere se tuffarsi a capofitto nell’azione o se scegliere un approccio diverso, celandosi alla vista dei nemici, magari sfruttando l’oscurità della notte, e colpendoli alle spalle.
Un’innovazione non completamente riuscita
Se Koei Tecmo ha effettuato una scelta coraggiosa con Dynasty Warriors 9, c’è però qualche appunto da fare. Da un punto di vista grafico, l’impressione è quella di trovarsi davanti ad un gioco decisamente datato. Cimentarsi con un open world non è decisamente un’impresa facile. Se ci aggiungessimo anche la presenza di tanti nemici su schermo, è quasi impossibile non scendere a compromessi. Le texture del gioco non brillano certo per la definizione, senza considerare alcuni cali di framerate nelle fasi più concitate. Non sarà neanche raro imbattersi nel pop up dei nemici, che appariranno su schermo solo quando sarete loro vicini.
Le stesse meccaniche open world sono, nella loro realizzazione, tutt’altro che perfette. In groppa al vostro cavallo, non ci sarà montagna che non potrete scalare, o fiume che non potrete attraversare a nuoto, rendendo quasi inutile la presenza delle barche. Non mancheranno casi in cui troverete tesori o casse di rifornimenti letteralmente sospesi a mezz’aria, con tutte le conseguenze del caso.
Aggiungeteci il mancato doppiaggio del gioco in italiano, un lipsync spesso altalenante, le stesse frasi che spesso si interrompono a circa metà del contenuto, per comprendere quanto Dynasty Warriors 9, da un punto di vista tecnico, sia tutt’altro che perfetto.
Giudizio finale
Dynasty Warriors 9 è una vera e propria boccata d’aria fresca per la serie e per il suo genere di appartenenza. Mai si era visto un musou talmente pieno di attività da svolgere e con una mappa talmente ampia e completamente esplorabile. Tutto questo, mantenendo intatta l’elemento che ha da sempre contraddistinto la serie: i combattimenti ad alto tasso di epicità. Tuttavia, c’è un rovescio della medaglia. Dal punto di vista tecnico, il nuovo Dynasty Warriors è decisamente datato. Nonostante le meccaniche open world siano una vera e propria novità, non lo sono i difetti ad esse connessi. Ovviamente, il cuore del gioco continua ad essere basato sulle fasi di combattimento, che potranno, anche in questo caso, venire a noia dopo un po’. Ma questo è Dynasty Warriors: prendere o lasciare.
Si ringrazia sentitamente Koei Tecmo per aver fornito la copia necessaria per la recensione.