A 6 anni dall’ultimo capitolo della saga, Omega Force e Koei Tecmo tornano a devastare i campi di battaglia d’oriente con Warriors Orochi 4, crossover di tutti i Musou sviluppati dalla azienda Giapponese.
Per chi non fosse esperto del genere, i Musou sono hack and slash su larga scala, dove il giocatore si vedrà impegnato a fronteggiare migliaia di unità nemiche su differenti campi di battaglia.
Il sottogenere è diventato famoso grazie alla saga di Dynasty Warriors, fortemente basata sul Romanzo dei Tre Regni scritto da Luo Guanzhong. Successivamente, Omega Force ha deciso di espandere i suoi orizzonti con la saga di Samurai Warriors, incentrata sul periodo storico degli Stati Belligeranti del Giappone.
I Musou sono diventati negli anni un culto, portando anche a titoli tratti da altre saghe: alcuni esempi sono One Piece: Pirate Warriors o Fire Emblem Warriors.
Warriors Orochi nasce come una saga Crossover, dove gli eroi di Dynasty Warriors, Samurai Warriors ed altri titoli propri di Tecmo Koei si ritrovano trasportati in un luogo fuori dallo spazio e dal tempo, dove una terribile minaccia li attende.
Warrior Orochi 4 presenta due modalità di gioco: la modalità Storia e la Battle Arena.
Nell’arena, i giocatori hanno la possibilità di sfidare l’IA o altri giocatori in scontri con tutti i personaggi presenti nel titolo della azienda giapponese. Non sono presenti obiettivi o missioni, si tratta di un scontro nudo e crudo fra due team di 3 personaggi – di cui solo uno per squadra presente sul campo di battaglia – dove solamente la capacità del giocatore e la forza dei suoi guerrieri ha valore.
La punta di diamante di Warriors Orochi 4 è però la modalità Storia, il cui supervisore di trama è Yoshitaka Murayama, produttore, direttore e writer della Saga di Suikoden fino al 2002. Come da prassi per la saga di Warriors Orochi, gli Eroi delle due terre, privi dei ricordi degli eventi dei precedenti capitoli, vengono risucchiati, questa volta per volere del Dio Olimpico Zeus, nella dimensione creata in passato da Orochi, una malvagia ed antica entità un tempo sigillata da diverse divinità.
Nonostante la trama del titolo possa sembrare un po’ scialba, la classica “scusa” per impugnare le armi, i fan di Koei Tecmo saranno sicuramente in grado di notare i molteplici rimandi al precedente capitolo, continuando così a portare continuità al mondo di Warriors Orochi.
Per quanto riguarda il Gameplay, Warriors Orochi 4 mescola le meccaniche delle due saghe da cui prende i personaggi: Dynasty Warriors e Samurai Warriors . Il sistema di combattimento della prima saga, dove con la pressione del tasto quadrato un numero diverso di volte e la successiva pressione del tasto triangolo portano a combo diverse, si unisce al sistema di attacchi Hyper della seconda saga, che vede il tasto triangolo come pulsante principale per iniziare le combo.
Sono state introdotte anche le magie, effettuate sfruttando dei catalizzatori chiamati Tesori Sacri, in tre differenti versioni: Le magie comuni, utilizzabili con la pressione di R1 + Quadrato / Triangolo, le magie uniche, effettuabili con la combinazione R1 + Cerchio e le Magie di Gruppo attivabili con i due grilletti, le quali sostituiscono gli attacchi musou di squadra utilizzati nei precedenti capitoli.
Non sono assenti ovviamente gli attacchi musou classici, effettuabili con il tasto cerchio, o funzioni come il richiamo della cavalcatura o il cambiamento del personaggio attivo.
Ci troviamo perciò di fronte ad un sistema di gioco abbastanza semplice ed intuitivo, che però richiede esperienza e maestria per essere sfruttato al meglio nelle situazioni più difficili e ai livelli di difficoltà più elevati.
Anche in Warriors Orochi 4 sono presenti gli obiettivi di battaglia, diversi per ogni missione, le cui ricompense possono variare dalle semplici gemme fino alle più rare sfere abilità.
Il conseguimento degli obiettivi, inoltre, consente di approcciarsi al gioco in maniera sempre differente, evitando di sfruttare solamente le combo e le azioni più efficaci al fine di sconfiggere i nemici.
Il titolo mescola inoltre gli elementi tipici dei giochi di ruolo alla sua frenetica azione in stile hack and slash. Combattendo – ed utilizzando i punti esperienza raccolti durante le missioni – sarà possibile far salire di livello i personaggi e aumentarne i parametri, sbloccare nuove armi e potenziare il proprio accampamento base.
Fa il suo ritorno anche la modalità Rabbia, abilità che permette agli eroi di diventare vere e proprie macchine da guerra inarrestabili. Una ulteriore aggiunta, simile alla modalità Rabbia, è la Deificazione: sfruttando il potere di particolari bracciali, alcuni eroi avranno la possibilità di vestirsi temporaneamente del potere degli dei, ottenendo considerevoli bonus ai loro parametri, barra della magica e barra del musou infinite ed un potentissimo attacco musou speciale.
Ovviamente, come per tutti i capitoli della saga, Koei Tecmo ha puntato su alcune caratteristiche tralasciandone altre, come la grafica.
Nonostante il titolo si presenti bene, con un discreto livello di dettaglio dei personaggi principali, i campi di battaglia e le truppe generiche peccano di qualità. Ci si ritroverà a scontrarsi con nemici blandi su mappe prive di vita e pathos.
L’esatto opposto per il comparto audio: ritorna ancora una volta Ryôichi Tanaka (Vecchio Kaioshin in DbS, Death Mask in Saint Seiya Hades) a narrare le vicende di Warriors Orochi 4, oltre alle voci storiche che hanno dato vita e colore ai personaggi delle due saghe di Koei Tecmo. I brani a fare sfondo dagli scontri si presentano invece ricchi di energia, veloci, quasi a simulare una atmosfera da anime shonen.
Nonostante la modalità storia del titolo sia completabile in poco più di 10 ore, la rigiocabilità di Warriors Orochi 4 aumenta esponenzialmente grazie ad un elevato numero di personaggi e alla possibilità di cambiare livello di difficoltà. È d’obbligo menzionare anche il Guinness World Record di cui Warriors Orochi 4 si è appropriato: “Maggior numero di personaggi giocabili in un titolo Hack and Slash” con 170 personaggi giocabili, ognuno diverso dall’altro.
Con l’aggiunta di nuove ed interessanti meccaniche di gioco e il sorprendente numero di personaggi giocabili, Warriors Orochi 4 risulta essere un titolo gradevole e sicuramente dall’alta rigiocabilità. Come ogni Musou sfortunatamente, ci sono lacune: la più evidente nel comparto grafico. Dopo la scelta open world di Dynasty Warriors 9, i fan della saga troveranno sicuramente piacevole un ritorno alle meccaniche originarie che hanno reso famosa Koei Tecmo.
This post was published on 1 Novembre 2018 12:00
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