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Recensione Rise Of Civilizations | Provato su Bluestacks

Se fate parte di quella lunga serie di giocatori cresciuti a pane e strategici allora avrete sicuramente sentito la mancanza di qualche esponente di tale genere quando siete in bagno e avete solo il cellulare a portata di mano.

Tutte quelle lunghe partite fatte pensando alle mosse giuste da fare e cercando di pianificare correttamente i rami di sviluppo entro cui far crescere la propria civiltà, solo per poi venire abbattuti dall’intelligenza artificiale avversaria in una serie di mosse imprevedibili.

Se tutto questo vi manca in modo abbastanza viscerale e ormai avete scelto di utilizzare il computer soltanto per lavorare e mandare avanti il vostro ciclo vitale di stipendio in stipendio non abbattetevi, sul vostro smartphone esiste un giochino che riuscirà a fungere da palliativo per questa vostra sensazione.

Date il benvenuto a Rise Of Civilizations, giocato per voi con Bluestacks!

Rise Of Civilizations racconta la modernità degli strategici a turni.

Rise Of Civilization è un videogioco strategico misto (cioè sia a turni che in tempo reale) come cerca di portare la formula che era propria di titoli come Civilization (quello della Microprose) ai giorni nostri aggiungendo quà e la meccaniche prese di pari passo da titoli MMO come il buon vecchio Travian e aggiungendo al tutto le microtransazioni tipiche dei giochi free-to-play.

Creare un villaggio, allestire le sue difese, crearne la viabilità  per cercare di ottimizzare l’ottimizzabile: costruire caserme, taverne, arcerie, abbellire il tutto con alberi tipici e altre amenità. Rise Of Civilization rimane semplice e terra terra da questo punto di  vista, esplodendo poi appena si iniziano a esplorare le funzionalità multiplayer del titolo.

Il multiplayer sboccia non appena si prova a guardare fuori dalle mura del proprio villaggio: un mondo enorme, persistente, animato da creature controllate dalal CPU e da tanti, davvero tantissimi altri giocatori; ognuno appartenente ad una determinata fazione e ognuno con il proprio piano in testa. Questi si possono alleare in gilde enormi e cercare di conquistare quanto più territorio possibile nel tentativo di avere l’egemonia assoluta di risorse e location; tutta una serie di meccaniche che sembrano uscite pari pari da quei browser games che tanto andavano di moda una decina di anni fa, titoli come oGame o Travian sono i patri putativi di tale idee confluite poi nei vari Clash Of Clans e compagnia.

Queste unità poi andranno a formare delle truppe comandate da qualcuno: qui arriva l’ennesima ibridazione di Rise Of Civilizations, ovvero i comandanti epici.

I comandanti epici sembrano usciti direttamente dai MOBA e non sono altro che delle unità particolari estremamente potenti con un loro sistema di progressione e un loro sistema di loot; essi si trovano infatti unicamente all’interno di specifici forzieri ottenibili interagendo con la taverna del nostro villaggio.

Forzieri che vengono distribuiti quotidianamente dal sistema o che si possono acquistare attraverso l’utilizzo di soldi reali, come il buon gioco free to play vuole; queste meccaniche sono disseminate in modo non invasivo un po’ dappertutto: dalla costruzione degli oggetti al potenziamento degli edifici al raggiungimento di determinati luoghi.

Il proprio villaggio, posizionato su una grande mappa di gioco, può essere circondato da qualsiasi cosa: attraverso lo sviluppo di tecnologie e unità apposite sarà possibile inizia a conoscere i propri dintorni e sarà anche possibile sfruttarli per il proprio bene. Il mondo di gioco, come già detto prima, è persistente ed è pieno di strutture da utilizzare per potenziare il proprio villaggio o la propria alleanza.

Queste ultime sono parte integrante del gioco e rappresentano la meccanica che traverserà i giocatori verso le fasi più avanzate del gioco dove le scaramucce con i barbari si tramuteranno in enormi battaglie campali degne dei racconti storici.

Comodo ma non troppo.

Rise Of The Civilization porta un genere pieno di parametri e valori come lo strategico ibridato sul cellulare offrendo un’interfaccia touch di tutto rispetto con qualche criticità; i menù sono molti, la confusione tanta e le notifiche a schermo continue. Queste ultime, fortunatamente, sono comunque giustificate dalla quantità gargantuesca di oggetti, subquest, archivement e doni legate alle sfide quotidiane e a tutto questo genere di funzionalità.

In tutto questo patatrac il titolo rimane si fruibile ma tende a rallentare in modo vistoso su molti telefoni cellulari anche scafati a livello di caratteristiche; per ovviare alla cosa abbiamo deciso di recensione il titolo utilizzando l’emulatore Bluestacks che ci ha permesso di far girare il titolo direttamente sull’ambiente PC.

Se anche voi volete evitare di vedere il vostro telefono laggare senza motivazione cliccate qui per scaricare il gioco; in questo modo sarà possibile giocare a Rise Of Civilizations utilizzando il mouse piuttosto che il touch-screen (una scelta che sul lungo termine si è rivelata altrettanto comoda) senza inoltre dover stare a pensare ai problemi legati alla componentistica hardware del proprio telefono.
Abbiamo già parlato più e più volte di come funziona Bluestacks ed abbiamo scritto anche una guida sull’argomento proprio qui.

Rise Of Civilization è imperfetto ma può farsi amare.

Tolto il problema risorse restano le magagne legate al gameplay di Rise Of Civilizations, un titolo che tecnicamente rimane onesto ma tutto fuorché eccellente: il design dei personaggi è molto scialbo e richiama quel mostro sacro che è stato Clash Of Clans, con uno stile cartoony molto pulito ma anche piuttosto anonimo che difficilmente vi si stamperà in testa dopo qualche partita.

Discorso similare può essere fatto per  le meccaniche con di mezzo le microtransazioni, praticamente onnipresenti all’interno del titolo. Queste finiscono per favorire nel medio termine i giocatori che acquistano potenziamenti e non riesce ad essere equilibrata dalle tonnellate di oggetti premium che vengono regalati al giocatore per aver compiuto qualsiasi tipologia di azione possibile e immaginabile.

Sebbene questi oggetti diano un certo senso di assuefazione non riescono a tenere il giocatore incollato che finirà ben presto per sentirsi sormontato dalla quantità di giocatori e variabili da considerare all’interno del titolo; Rise Of Civilizations mette davvero tanta carne sul fuoco da questo punto di vista e ciò potrebbe spaventare i giocatori che non vogliono dedicargli tutto questo tempo.

Le differenze diminuiscono quando andiamo a guardare il gioco sul lungo e lunghissimo periodo; con tanta pazienza e voglia di fare sarà possibile ottenere gli stessi risultati di un giocatore che ha gettato centinaia di euro in valuta di gioco.

Rise Of Civilizations finisce per essere un po’ confusionario ed è destinato ad un pubblico desideroso di strategici in grado di sopravvivere a dei primi momenti piuttosto ardui. Dall’alto alla sua ricchezza di contenuti il gioco rischia di spaventare i giocatori meno avvezzi al genere e di prediligere tutte quelli disposti a pagare moneta sonante; dategli tempo (e un hardware degno di tal nome) per vedere il gioco brillare con tutte le sue qualità di gameplay!

Rise Of Civilizations è disponibile gratuitamente per Android, iOs e Microsoft Windows utilizzando il sopracitato Bluestacks; se avete problemi nel gioco seguite la guida che abbiamo scritto!

 

This post was published on 21 Ottobre 2018 10:00

Graziano Salini

Perennemente alla ricerca di legami tra argomenti distanti tra loro, con una certa predilezione per musica e videogiochi. Faccio il possibile per fare in modo che ci siano meno errori di concetto possibili sugli articoli di Player.it, grande fan degli errori grammaticali invece, quelli fanno sempre ridere. Quando non sto amministrando questo sito lavoro mi occupo di spiegare cose difficili in maniere semplici su altri siti, su tematiche molto meno allegre dei videogiochi.

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