Una doverosa premessa: ci siamo presi qualche ora in più del dovuto per provare a fondo un titolo come Marvel’s Spider-Man, carico di attese e hype. L’uomo ragno è uno dei personaggi più famosi della storia dei fumetti e non si contano i suoi adattamenti cinematografici e videoludici. Un gioco del genere non poteva che attirare le attenzioni di tutti gli appassionati, impazienti di scoprire se anche all’amichevole supereroe di quartiere fosse stato finalmente dedicato un capolavoro paragonabile ai titoli sul pipistrello DC. Il risultato finale? Scopriamolo insieme nella nostra recensione.
Recensione Marvel’s Spider-Man
Dimenticatevi le scuole, i morsi di ragno, le grandi responsabilità che derivano da grandi poteri. In questo titolo Insomniac Peter è già “grande” per così dire. Ha più di vent’anni e si divide tra il lavoro di ricerca, gli aiuti alla Zia May, il rapporto con Mary Jane Watson, in una rinnovata versione di cronista alla Lois Lane. Il tutto ovviamente incastrato (non sempre con risultati eccelsi) con la sua vita da supereroe. Conciliare queste due vite infatti è impresa non da poco, e il dualismo Peter / Spidey è alla base della narrazione di questo titolo.
L’incipit della storia è abbastanza intrigante. Molti dei più famosi supercriminali sono già stati affrontati e battuti, e sono in cella nel Raft, la fortezza per villain. Resta da incastrare solo il mastodontico Kingpin, al secolo Wilson Fisk. Il preludio ci proietta quindi nella Fisk tower, alla scoperta dei primi rudimenti del gioco e dei primi spettacolari combattimenti. Sarà lo stesso Fisk a farci capire che ci aspettano tempi tutt’altro che sereni, la caduta di un boss, anzi, del boss dei boss, aprirà le strade di New York ad un’anarchia criminale senza precedenti, obbligandoci a straordinari non retribuiti.
L’emozione di essere l’uomo ragno
Superato il prologo di questo Marvel’s Spider-Man, il primo vero impatto con New York avviene in cima ad un alto palazzo. L’emozione di saltare nel vuoto e lanciare la prima ragnatela ad un passo dall’asfalto è indescrivibile. Le movenze dell’uomo ragno sono semplicemente perfette. La cura nelle pose plastiche dell’eroe è maniacale. Potremo godere di slanci, salti, acrobazie, capriole, e quant’altro visto negli albi. Girare per la città è un’esperienza quanto e come la trama in se. Vedere Spider-Man che prende la metropolitana, che si fa un selfie con i cittadini, che si muove sul lato di un palazzo è davvero emozionante.
Anche i combattimenti sono ben coreografati. Spidey ovviamente non è un tank. E’ anzi il supereroe per eccellenza basato sull’agilità e l’acrobazia. Dovremo dunque imparare a padroneggiare salti, combinazioni di pugni e calci con l’uso delle ragnatele, schivate e contrattacchi. Il senso di ragno sarà fondamentale per evitare i colpi dei nemici, mentre dovremo essere bravi a pianificare gli scontri. I nemici con gli scudi vanno attaccati alle spalle, mentre coloro che hanno armi da fuoco o razzi vanno attaccati con cautela. Dovremo ovviamente usare l’ambiente circostante a nostro vantaggio, usando gli appigli per muoverci in fretta o tirando alcuni oggetti contro i nostri nemici. Un discorso a parte va fatto per le boss fight, leggermente diverse dal resto dei combattimenti. Per ogni problema, c’è la nostra guida ai combattimenti di Marvel’s Spider-Man, che non si dica che Player.it non aiuti i novelli supereroi a sconfiggere il crimine.
Un arsenale degno di Tony Stark
Il livello di sfida è impegnativo già a difficoltà intermedia e se si viene circondati dai nemici è facile essere sconfitti. In nostro aiuto arrivano quindi gli upgrade del costume e i numerosi gadget presenti nel gioco. L’evoluzione del nostro eroe è in fatti una parte fondamentale dell’esperienza di questo Marvel’s Spider-Man. Man mano che si progredisce con la storia e con le missioni principali e secondarie, si sbloccheranno nuovi costumi e nuovi poteri ad essi collegati. Avremo a nostra disposizione tutta una serie di innovazioni e migliorie davvero interessanti, come il drone del costume ispirato al celebre Iron Spider.
Anche il nostro eroe progredisce man mano che l’avventura scorre. Avremo tre diversi alberi di abilità da riempire e si dividono in “innovatore“, “difensore” e “lancia-tele“. Questi tre alberi ci permettono di ottenere nuove skill offensive, difensive e di movimento. Trovare un nostro stile di combattimento si rivelerà fondamentale per scegliere cosa portare avanti. In giro per la mappa poi ci sono, più o meno nascosti, i nostri vecchi zaini in una citazione dall’utlimo Marvel’s Spider-Man: homecoming, grazie ai quali potremo avere nuovi frammenti di storia di Peter, che vanno ad integrarsi nella narrazione.
Una trama ricca e avvincente…
La trama principale che prende il via dopo il prologo nella Fisk tower ci terrà occupati per una ventina di ore scarse. Il livello della narrazione, senza voler spoilerare nulla, è davvero alto, con un continuo alternarsi di fasi di azione pura, a momenti più riflessivi ed emotivi. Peter dovrà conciliare la sua vita privata con i suoi superpoteri, sconfiggendo il supercattivo di turno e poi cercando di tornare il prima possibile ai suoi impegni. Da segnalare alcune fasi in cui avremo il controllo di MJ, con meccaniche molto più stealth che action, e con uno dei pochi appunti da fare a questo titolo che riguarda le già citate Boss fight.
Gli scontri con i boss infatti non sono al livello del resto del titolo. Molto spesso infatti questi combattimenti si risolvono in una reiterata e ripetitiva sequenza di schivate e attacchi immobilizzanti che ci permettono di colpire il villain di turno. Una volta studiati gli attacchi del nemico, sconfiggere i boss non è poi molto impegnativo, nonostante alcuni intermezzi davvero azzeccati e spettacolari. Si poteva fare sicuramente qualcosa di più sotto questo punto di vista, ma nel complesso è un compromesso che accettiamo di pagare volentieri. Anche in questo caso, se doveste avere problemi, le nostre puntuali guide vi verranno in soccorso.
…e altre cose da fare in una New York spettacolare
La bellezza di questo Marvel’s Spider-Man è nel suo non esaurirsi unicamente nella riuscita trama principale. Il gioco infatti è completato da una serie di attività secondarie che rendono l’esperienza molto più avvincente e coinvolgente. Degli zaini abbiamo già parlato, sparpagliate in giro per New York ci sono una serie di torri di controllo che andranno ricalibrate con dei minigiochi e ci daranno accesso a tutti gli eventi presenti in quel quartiere. Rapine, rapimenti e crimini vari da sventare o eventi speciali come le prove di Taskmaster o le quest di Gatta Nera. Anche nei panni di Peter il lavoro non mancherà, ci sono infatti puzzle e rompicapi basati su circuiti elettrici o su elementi chimici che lo aiuteranno nel suo lavoro in laboratorio.
La cosa che colpisce maggiormente quando si girà in libertà è l’altissima resa grafica del titolo. Provato su Ps4 Pro non ha avuto praticamente mai cali di frame, regalandoci delle ambientazioni davvero suggestive. Visioni dall’altro di New York in grado di togliere il fiato. La resa grafica dei costumi di Spider-Man è notevole e lo stesso si può dire di tutti i vari attori della storia. Anche il sonoro è curato nei minimi dettagli, con una localizzazione completamente in italiano che ci restituisce uno Spider-Man degno della sua controparte cinematografica. Battute, gag, freddure, non ci sarà un momento di silenzio con il supereroe più logorroico dell’universo Marvel. Un lavoro tecnico notevole, che ci regala un’esperienza praticamente priva di difetti sotto questo punto di vista.
IL GIUDIZIO FINALE
Marvel’s Spider-Man è senza ombra di dubbio il più bel gioco di Spider-Man mai uscito. Nonostante una certa tendenza a non voler osare troppo, evitando di spingersi in territori inesplorati, quello che viene proposto è di altissima qualità. La storia principale riprende e rielabora tutta la storia a fumetti dell’Uomo Ragno, regalandoci una storia ed un universo del tutto “nuovi” ma non del tutto sconosciuti. Le meccaniche di movimento e di combattimento sono una gioia per gli occhi, e restituiscono la sensazione di essere davvero l’arrampica muri del Queens. Un comparto grafico maestoso e una localizzazione totalmente in italiano sono la ciliegina sulla torta di un titolo che un fan Marvel non può non avere. Poco tolgono delle boss fight leggermente ripetitive ad un gioco che da grandi aspettative ci regala grandi soddisfazioni.
Versione provata su PS4 pro.