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Recensioni

Recensione Two Point Hospital

Dalla nascita del primo Sim City nel 1989 il genere dei gestionali si è diffuso in maniera spropositata. Oltre a tutti i titoli prodotti dallo studio Maxis (Sim Ant, Sim Earth, Sim Life, fino al titolo di maggior successo, The Sims) ricordiamo titoli come RollerCoaster Tycoon, Zoo Tycoon, Industry Giant. Insomma ce ne sono stati tantissimi, in ogni ambito e per ogni console dell’epoca.

Un grande ritorno

Dopo questa breve introduzione andiamo al punto, anzi, due: Two Point Hospital, seguito spirituale del titolo degli ormai defunti Bullfrog Theme Hospital, sviluppato dal team inglese Two Point Studios, composto dagli ex membri della Bullfrog e della Lionhead Studios.

Direttori di ospedali

Come il predecessore, il nostro compito in Two Point Hospital sarà quello di gestire per conto della nostra compagnia una serie di ospedali che si sbloccheranno raggiungendo degli obbiettivi. Partendo da zero, con un budget di $200.000 dovremo costruire gli ambulatori e le sale operatorie, arredarle con le opportune apparecchiature mediche, occuparci dell’assunzione del personale e della manutenzione della struttura. Tutto questo, facendo attenzione al bilancio e alle richieste dei pazienti.

Sembra tutto difficile, ma vi rassicuro che non lo è, i primi ospedali sono accompagnati da un ottimo tutorial che ci permette di apprendere velocemente tutte le meccaniche di gioco che sono sì molte, ma una volta presa familiarità con esse, sarà una passeggiata portare a termine i nostri obbiettivi.

Progettiamo il nostro ospedale

Analizziamo prima di tutto la costruzione delle stanze. All’inizio di ogni livello abbiamo già un edificio ospedaliero, però completamente vuoto, senza muri interni. Toccherà a noi collocare i vari ambulatori, sale operatorie, bagni e altri servizi e arredarli. La costruzione delle mura è identica a quella di Theme Hospital, dovremo trascinare un rettangolo e quando saremo soddisfatti collocheremo la stanza. All’interno, oltre alle apparecchiature mediche specifiche di quella sala, ad esempio una macchina per eseguire un operazione, possiamo aggiungere degli oggetti decorativi come piante, cestini, librerie che miglioreranno il suo livello di qualità. Se esauriamo lo spazio per le stanze, niente paura: sarà possibile acquistare dei lotti aggiuntivi per espandere il nostro ospedale.

Sbloccare nuovi oggetti con i kudosh

Gli oggetti decorativi possono essere sbloccati la prima volta con una valuta a parte, i kudosh che si ottengono completando gli obbiettivi. Più il livello della stanza è alto, più il personale sarà felice di lavorare, così come i pazienti si troveranno a loro agio. I macchinari operatori potranno, col tempo, essere upgradati in modo da migliorare le prestazioni e velocizzare i trattamenti per i pazienti.

Lo staff del nostro ospedale

Ovviamente l’ospedale ha bisogno di personale. Potremo assumerne, in tutto, quattro tipologie: i medici, gli infermieri, gli assistenti e gli inservienti. I primi due si occuperanno di tutti gli aspetti che riguardano la cura dei pazienti: faranno la diagnosi, le terapie e i vari interventi. Gli assistenti si occuperanno delle accettazioni, della vendita di prodotti e di altre funzioni amministrative del nostro centro ospedaliero. Infine abbiamo gli inservienti che si occupano della pulizia, della manutenzione e della caccia ai fantasmi, che non sono altro che i pazienti deceduti, tornati in vita per infestare l’ospedale.

Assunzioni, stipendi e specializzazioni

Ogni membro del personale avrà un costo di assunzione e uno stipendio mensile in base al livello di abilità in cinque differenti specializzazioni. Dovremo fare attenzione a scegliere il medico specializzato in una determinata malattia altrimenti il successo della cura, o dell’operazione sarà più basso. Fortunatamente possiamo migliorare le competenze in una determinata specializzazione tramite dei corsi a pagamento tenuti da esperti dal personale stesso oppure da tutor esterni pagando un extra.  Tutto il nostro staff reagirà all’ambiente circostante e avrà dei bisogni, un po’ alla The Sims. Per farli rilassare possiamo costruire un’area relax con tanto di divani, televisioni e biblioteche. Nel caso lo stress sia troppo eccessivo e la paga non sia adeguata potrebbero anche decidere di licenziarsi.

Le bizzarre malattie di Two Point Hospital

Ispirandosi ancora una volta al predecessore, i pazienti di Two Point Hospital avranno delle malattie bizzarre, del tutto inventate. Un esempio, molto attuale, è la “selfite”, potete immaginare di cosa si tratta, i pazienti non riescono a smettere di farsi i selfie. Oppure c’è una strana malattia che trasforma le teste dei malati in lampadine chiamata “cefalea a bulbo”, o ancora, la “clownite”.  Ancora più strambe sono le cure. Ad essere sinceri, se vogliamo paragonare queste malattie a quelle di Theme Hospital, quelle del predecessore vincono a testa bassa, in quanto erano molto più divertenti e varie. Così come per lo staff, dovremo fare attenzione anche ai bisogni dei pazienti che, se non soddisfatti potrebbero decidere di abbandonare l’ospedale o, se in situazioni critiche, addiritttura morire. Il che inciderebbe in modo negativo sulla reputazione dell’ospedale.

I diversi tipi di obbiettivi

Nella nostra partita avremo differenti tipi di obbiettivi da portare al termine. Gli obbiettivi carriera che prendono in considerazione tutti gli ospedali. Ad esempio il numero di pazienti curati complessivamente o il numero di membri staff promossi. Non sono obbiettivi fondamentali per proseguire nel gioco, possono essere paragonati agli achievement di Steam.

Le tre stelle

Ci sono poi gli obbiettivi di ogni singolo ospedale come ad esempio guadagnare una somma di denaro, curare un certo numero di malati di una malattia, aumentare il valore di una stanza, ecc… Questi obbiettivi sono racchiusi in step, ogni livello ha 3 step, rappresentati da stelline, ognuna di queste ci darà una stella e dei kudosh (ne abbiamo parlato prima, permettono di sbloccare nuovi oggetti). Per passare all’ospedale successivo sarà necessaria almeno una stella su tre.

Le sfide, le emergenze e le premiazioni

Anche lo staff ci darà degli obbiettivi chiamati “sfide”. Questi vanno completati entro un tot di giorni per ottenere una ricompensa come l’aumento del morale o addirittura in denaro. Per esempio a volte è richiesto di migliorare la qualità di una stanza oppure di curare tot pazienti. Le sfide possono essere anche ignorate. Simili sono le emergenze in cui bisogna curare tot pazienti in un tempo limite. Abbiamo poi le sfide online con altri giocatori dove vengono confrontate le varie statistiche dell’ospedale. Al gioco non manca niente, ci sono anche le premiazioni, che non sono un vero e proprio obbiettivo, ma nel caso in cui l’ospedale o i medici riescano a posizionarsi tra i primi in classifica avremo come bonus dei premi in denaro. Per ultimo le visite dei VIP o degli ispettori i cui giudizi influenzeranno la reputazione del nostro ospedale.

Un gestionale complesso ma semplice da giocare

L’aspetto gestionale e manageriale del gioco è ben fatto e molto curato. Il gioco riesce nello stesso tempo ad essere molto vasto e approfondito ma nello stesso momento anche semplice e intuitivo. In ambito finanziario possiamo modificare tutto, veramente tutto: gli stipendi dello staff, aumentare (o diminuire) il costo delle operazioni, chiedere prestiti ecc… Inoltre tutte le statistiche del nostro ospedale sono espresse in modo chiaro e preciso nelle varie schede dell’HUD di gioco.

Una curva della difficoltà ben bilanciata

La curva della difficoltà è ben bilanciata, certo, se siamo abituati ai vecchi gestionali, completare tutti i livelli del gioco sarà una passeggiata, forse tranne per gli ultimi. Durante la mia run non mi sono mai trovato in grossi guai finanziari. Basta un’attenta gestione del personale e delle spese per le stanze e saper sfruttare i bisogni dei pazienti. Magari durante l’attesa non lasciare che gironzolino per l’ospedale, ma intrattenerli con distributori e vendendo giornali. Inoltre grazie ai prestiti che hanno un tasso veramente basso, sarà davvero difficile trovarsi in rosso.

Lo scheletro di Two Point Hospital

Il titolo è realizzato in Unity Engine e non è particolarmente pesante in termini di prestazioni con uno stile grafico cartoonesco trasposto direttamente del primo capitolo alla terza dimensione. I personaggi sono volutamente plasticosi, ma forse mi aspettavo una qualità leggermente maggiore. D’altro canto la fluidità è ottima, davvero non ho riscontrato rallentamenti con la 1070, tranne in alcuni punti davvero rari in presenza di molti pazienti. Buone anche le animazioni. Riuscitissime quelle delle cure e delle operazioni anche se, come detto prima, preferivo le bizzarre malattie di Theme Hospital.

Two Point Radio

Piacevole anche il comparto audio, la Two Point Radio è stata una trovata divertente, ricorda la stazione radio di The Movies di Lionhead Studios (che sono in parte gli stessi sviluppatori). Tale cura per le musiche non me lo sarei aspettata in un titolo del genere e lo dico amante della colonna sonora a 8bit del primo Theme Hospital. Ho provato il gioco in italiano e la trascrizione a video è di buona fattura. Le voci sono in inglese.

Giudizio finale

Questo Two Point Hospital ha soddisfatto le mie aspettative. Può essere considerato l’erede dell’originale titolo di Bullfrog. Non solo ripropone la formula del predecessore ma introduce anche ottime migliorie nel gameplay. Se avessimo avuto una difficoltà più elevata e una maggiore cura per il comparto tecnico sarebbe stato un gestionale perfetto.

Recensione realizzata grazie alla copia omaggio fornita da Two Point Studios.

This post was published on 31 Agosto 2018 13:28

Amerigo "ilCirox" Cirelli

Sono nato nel 1995, gioco ai videogiochi da quando ne ho memoria. Più che una passione, per me il videogioco è un medium capace non solo di intrattenere ma, vista la sua natura interattiva, di creare vere e proprie esperienze. Per questo motivo, dopo un'adolescenza passata a videogiocare ho deciso di iniziare a scriverne. Attualmente sono impegnato negli studi giuridici-economici, scrivo su Player.it dal 2018 e gestisco la famosa pagina di meme "ilCirox" su Facebook ed altri social network dal 2015.

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