Ancient Frontier un gioco di ruolo strategico a turni con ambientazione sci-fi, prodotto dalla Fair Weather Studios che è la creatrice di un altro gioco ambientato nello spazio, Bladestar.
Questo titolo che oggi tratteremo presenta molte similitudini con altri giochi del genere, come la più nota serie Xcom, ma ha anche delle particolarità che lo caratterizzano e lo rendono unico, tuttavia non è esente da problemi che purtroppo sono evidenti sin da subito. Ma ora andiamo a dargli un’occhiata più da vicino.
Nel menù principale si trova una sezione interamente dedicata alla trama del gioco, da cui è possibile accedervi cliccando il pulsante “Lore”.
A quanto leggiamo l’umanità un tempo era sull’orlo di una totale estinzione, ma fortunatamente dal panico e la confusione generale nacque l’ordine dei Tecnocratici. I quali tramite scoperte tecnologiche rivoluzionarie riuscirono a colonizzare Marte, facendo così rinascere il genere umano.
Successivamente questo mistico ordine riuscì a scoprire anche il segreto del viaggio interstellare, portando l’umanità in un era di ricchezza e innovazione. Quindi nacque la Human Federation Star Force, o HFSF, che prese il comando del pianeta e portò alla costruzione di una potente flotta di navi.
Ciò spinse ad una veloce esplorazione e alla scoperta di nuovi mondi e due preziosissimi materiali l’ Hydrium e il Proto-Energy, che si rivelarono essenziali per la costruzione di potenti navi spaziali e immense stazioni orbitali. Tuttavia queste sostanze erano presenti solo nello spazio profondo, quindi si iniziarono a creare delle compagnie minerarie, le Corporate Mining Station, per prelevarne il più possibile.
Nel gioco avremo a che fare con due diverse campagne, una è la Alliance Campaign, in cui impersoneremo dei coloni e minatori, appartenenti a una Corporate Mining Station, in cerca di fortuna nello spazio profondo, chiamato Frontier.
L’altra è la Federation Campaign, in cui potremo comandare la possente flotta della HFSF, in difesa di Marte e tutti gli altri pianeti colonizzati.
Ma in entrambe ci troveremo a combattere contro i pirati spaziali, chiamati Fringers, i quali vivendo ai confini della giurisdizione della federazione hanno deciso di derubare le navi ignare.
Scelta la fazione con cui iniziare la nostra avventura nello spazio partirà un dialogo scritto e doppiato, successivamente potremo giocare la prima missione introduttiva. Una volta completata un pannello ci mostrerà altre missioni, tra cui quella principale e alcune secondarie, che essenzialmente sono di tre tipi, una in cui dovremo uccidere tutte le navi nemiche, un’ altra di raccolta risorse e una in cui dovremo raggiungere un punto della mappa prima dello scadere dei turni.
La particolarità più rilevante di Ancient Frontier è la personalizzazione, infatti nel gioco, utilizzando le risorse ricevute dalle missioni, potremo acquistare nuove navi da aggiungere alla flotta, da piccoli caccia a pesanti corazzate, tutte con caratteristiche diverse e a cui potremo anche dare anche dei nomi inventati da noi.
È anche presente una sezione dedicata alla ricerca e al potenziamento delle nostre navicelle, in cui potremo anche sbloccare dei nuovi moduli, i quali potranno essere montati sulle navi e forniranno bonus o addirittura nuove abilità.
Un’ altra novità introdotta da Ancient Frontier riguarda invece la gestione dei turni durante le missioni e i combattimenti, la quale sembra essere più vicina a un gioco di ruolo piuttosto che a uno strategico.
Infatti questa meccanica si basa sulla quantità di iniziativa, di cui ogni nave dispone un valore diverso. Le astronavi con maggiore iniziativa giocheranno per prime, quelle con un valore minore per seconde.
Ancient Frontier è uno strategico che a primo impatto può sembrare impegnativo, soprattutto per via del tutorial che è essenzialmente una sequenza di immagini e scritte doppiate, ciò lo rende difficile da seguire ma soprattutto noioso. Continuando su questa linea anche i doppiaggi dei briefing delle missioni si presentano molto noiosi e invogliano il giocatore a saltare tutto il dialogo. Inoltre essendo il gioco totalmente in lingua inglese potrebbe non essere di facile comprensione per tutti.
Tuttavia il gioco in se non è per niente complesso ma nemmeno troppo semplice, infatti scegliendo la difficoltà più bassa si ha comunque un buon livello di sfida, ma nulla che impedisca a un neofita di questo genere di cimentarsi nel gioco. Mentre a difficoltà più elevate diventerà cruciale scegliere quali moduli montare per ogni missione e pensare bene a quali che movimenti effettuare.
Dal punto di vista grafico le navi sono molto ben fatte e dettagliate invece ciò che fa storcere il naso è la mappa di gioco, la quale è molto scarna e ciò alla lunga rende le missioni monotone e ripetitive.
Quindi Ancient frontier è un gioco che risulta essere divertente e impegnativo sia per i dilettanti che per i giocatori esperti, tuttavia alcuni problemi limitano di molto le potenzialità di questo titolo, che per quello che propone potrebbe competere con altri strategici più famosi.
Cogliamo l’occasione per ringraziare la Fair Weather Studios per averci fatto provare il gioco.
This post was published on 5 Gennaio 2018 12:00
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