Recensione di Rosario Speciale
Super Lucky’s Tale è il titolo in esclusiva per Xbox One e Windows 10 che porta anche ai seguaci di Microsoft un gioco di piattaforme, ma è giusto sottolineare che questa non è la risposta della società americana al recente e acclamato Super Mario Odyssey, piuttosto un titolo che cerca di andare a colmare una delle lacune che ha la softeca della macchina nata a Redmond. Se Sony ha fatto faville con la remastered di Crash Bandicoot e il titolo per Switch stà riscuotendo tanto successo, è il momento buono anche per la piccola volpe Lucky di entrare in scena, dopo aver abbandonato i visori di realtà virtuale che non gli hanno dato la giusta ricompensa.
I ragazzi di Playful non sono riusciti a imporre il loro Lucky’s Tale dedicato ai visori VR per PC come nuovo gameplay per il genere platform, proprio per questo motivo il loro nuovo progetto ha fatto molti passi indietro non solo per aver abbandonato l’hardware su cui si basava, ma anche e soprattutto per il sistema di gioco che va a riprendere fortemente i titoli del passato. La nostra avventura inizia quando verremo risucchiati dal Libro delle Ere, un manufatto molto potente che come possiamo intuire è in grado di farci viaggiare nel tempo, insieme al perfido gatto Jinx e la sua combriccola di malfattori che aveva proprio intenzione di usare il libro per conquistare il mondo. Se la trama non è affatto originale e non brillerà neppure per tutta la durata del gioco, con la narrazione che arranca senza mai riuscire a coinvolgerci, è senza dubbio un ottimo espediente per fare in modo di inserire una serie di livelli tutti diversi tra loro senza dover fare attenzione a eventuali incongruenze. Lucky ha a sua disposizione la possibilità di attaccare i nemici con un colpo di coda o saltandogli in testa, con un doppio salto per arrivare nei punti più alti e persino la possibilità di andare sottoterra in alcuni punti dei vari livelli. Il gioco ci pone come principale motivazione per poter proseguire la raccolta di un determinato numero di Quadrifogli, i collezionabili del titolo, che non solo ci consentono di avanzare e combattere contro i boss di fine stage ma anche di sbloccare alcune items totalmente accessori.
Gli sviluppatori hanno preferito sviluppare un titolo semplice e lineare, con una serie di mondi tridimensionali con visuale isometrica, un po’ come quella vista in Mario 3D World e altri totalmente in 2D vecchio stile, in mood da alternare l’azione del giocatore e variare quella che è una struttura classicissima basata sui vecchi Spyro o Pandemonium. Se giocando si ha la sensazione di rivivere i titoli della prima era vissuta con PlayStation ai tempi d’oro del platform, con l’aggiunta di alcuni puzzle ambientali e situazioni di gioco alternative al classico andare da sinistra verso destra, Lucky riesce a intrattenere e anche divertire con la comicità dei vari dialoghi, ma risulta evidente come sia un prodotto indirizzato fortemente verso un pubblico giovane e alle prime armi con il genere. Sebbene siamo di fronte a un titolo decisamente poco impegnativo, anche nelle boss fight, bisogna comunque ammettere che si lascia giocare in maniera fluida e portarlo a termine è sicuramente meno gratificante di Cuphead ma anche molto più salutare per le coronarie. Tecnicamente siamo invece di fronte a un livello artistico non brillante e poco originale, ma che riesce a creare un level design di prima qualità e dare al gioco una serie di mondi colorati e sempre pieni di vita che si amalgamano bene con la fascia di età a cui si rivolge. Un buon numero di animazioni e delle musiche piacevoli fanno il resto per farvi apprezzare quanto basta il lavoro svolto dai programmatori, con l’ottima introduzione del Play Anywhere che vi consentirà di giocare con un solo codice del gioco sia sulla console Microsoft che sul vostro PC o portatile, un’aggiunta inaspettata ma sempre gradita.
Gli sviluppatori di Playful hanno cercato di dare a questo Super Lucky’s Tale tutti gli elementi classici dei platform, con qualche trovata per variarne un po’ l’azione di gioco. Sebbene non sia un capolavoro e non rimarrà nella storia dei titoli del genere per particolari meriti, il consiglio di giocarci se amate il genere è doveroso, soprattutto perché su PC e Xbox One non c’è una grande varietà di titoli del genere tra cui scegliere. Se il livello di difficoltà non elevato e la semplicità generale sia dei puzzle che del raccogliere i Quadrifogli può essere un limite per chi cerca esperienze più appaganti, è invece un pregio per il pubblico più giovane e anche per chi desidera passare qualche ora spensierata senza dover per forza rompere joypad a ogni livello come in Cuphead.
This post was published on 7 Novembre 2017 10:29
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