Recensione a cura di Domenico De Rosa
L’appuntamento annuale con il franchise WWE firmato 2K Sports e Yuke’s ha timbrato anche per questo 2017 la sua presenza. WWE 2K18, il nuovo capitolo della serie, si è presentato sul ring con una forma fisica più pompata rispetto al suo predecessore, mostrando i muscoli grazie soprattutto ad alcune nuove modalità e alle nuove meccaniche di gioco che stravolgono la WWE videoludica che siamo abituati a consocere, troppo ferma e arrestrata negli ultimi 10 e passa anni. Dopo anni di leggera monotonia, siamo finalmente giunti all’esperienza di wrestling definitiva, che nelle sue prossime edizioni non potrà fare altro che migliorare nella sola parte tecnica, dato che a livello di contenuti proposti abbiamo finalmente il nostro campione!
Così come tanti altri franchise di stampo annuale, è illecito aspettarsi dei cambiamenti significativi nel gameplay di WWE 2K18, che di fatto resta per un buon 80% uguale a quello proposto nella passata edizione del gioco. Il picchiaduro propone dei combattimenti “reali” tra le WWE Superstar che affollano i roster degli show principali targati WWE, ovvero Raw, SmackDown Live e NXT, oltre a molte leggende del ring. Di fatto ci troviamo davanti al roster più corposo che si potesse mai realizzare e quelli di Yuke’s sono stati incredibilmente bravi a ricreare fedelmente ogni singolo atleta maschile e femminile sotto contratto con la WWE. La fedeltà con la quale sono stati creati i wrestler, le arene e le ambientazioni presenti nel gioco sono il frutto del dettaglio grafico raggiunto dal titolo, il più alto di sempre (ma di questo ne parleremo più avanti). Come detto prima, il gameplay non differisce di molto rispetto agli altri titoli wrestling di 2K, con il combattimento basato su calci, pugni, testate, prese, sottomissioni, tecniche dal paletto e tutte le spettacolari azioni che vediamo fare dai combattenti WWE in TV. Il tutto gestito alla perfezione dal sistema dei comandi, familiare per chi calca i ring videoludici di WWE 2K, facile da apprendere per i novizi. Ogni personaggio ha un proprio livello di forza, che nella maggior parte dei casi rispecchia quello della sua controparte reale, il proprio move-set ricreato fedelmente, tutti fattori che si riflettono sulle azioni compiute sul ring. Gli atleti sono provvisti di una barra dell’energia che si consuma a ogni mossa d’impatto o sottomissione subita, ma al tempo stesso le mosse messe a segno ci permettono di caricare la nostra mossa speciale, che se eseguita a dovere, permette a sua volta di sferrare la mossa finale per ottenere l’uno, due, tre vicente. Delle meccaniche princicali nulla è però cambiato: la nuova meccanica per le sottimissioni promessaci dagli sviluppatori non è presente nel gioco, la meccanica dei contrattacchi è rimasta invariata e quindi dovremo rifare i conti con le “barre a ricarica” che stabiliscono il numero di “reverse” a nostra disposizione. Anche il mini-gioco dello schienamento è rimasto lo stesso delle precedenti edizioni, con i giocatori che devono liberarsi dal conteggio dell’arbitro beccando la barra verde con il proprio indicatore prima di essere schienati dall’avverario. Le poche novità sul gameplay si concretizzano nella possibilità di imbracciare l’avversario e portarlo a spasso nel ring, oppure prenderlo per la testa e portarlo in giro verso le corde o l’angolo del ring. In realtà abbiamo scoperto anche una nuova meccanica di gioco, basata sulla possibilità di mettere a segno un primo colpo ad alto impatto capace di portare il match subito dalla nostra parte, ma sembrerebbe funzionare solo quando tra i due contendenti c’è una differenza di peso sostanziale. Se dunque vi aspettavate un gameplay rinnovato rispetto alle passate edizione del titolo, resterete molto delusi. Noi delusi non lo siamo, dato che il difficile sport-intrattenimento quale è il wrestling è stato simulato alla prefezione in quel di WWE 2K18.
La grande novità del gioco è in realtà qualcosa che scombussola il “videogioco” come lo consocevamo prima. La barriera dei sei wrestler sul ring è stata infatti abbattuta in WWE 2K18 (tranne che nella versione Switch, precisiamo): il numero di atleti presenti sul ring è infatti aumentato di due, passando da un massimo di sei a un massimo di otto wrestler sullo schermo. Tutto ciò rende il titolo ancora più reale! L’esibizione “8-Man” permette di accedere a incontri Tag Team quattro contro quattro, Ladder Match con otto contendenti e Battle Royale con otto wrestler sul ring. Ancora più caotico! Purtroppo tutto ciò ha anche un lato della medaglia (o della cintura) non proprio luccicante, dato che il gioco risente della presenza di tutti questi atleti sul ring, portando a un gameplay che tende a essere troppo al rilento, con un conseguente abbassamento dei frame. Ciò non si verifica per fortuna negli altri incontri con meno wrestler sul ring, riportando l’azione a quella frenesia che da sempre contraddistingue sia il wrestling vero che quello simulato su WWE 2K. Per quanto riguarda le altre tipologie di match, ce ne sono di tutti i tipi: uno contro uno, due contro due, tre contro tre, handicap match, Triple Threat, Fatal 4-Way, match a sei uomini, Ladder Match, Battle Royale, Royal Rumble Match, Street Fight Match, incontri estremi, tavoli, sedie, Hell in a Cell e persino combattimenti con botte da orbi nel backstage o nel parcheggio, dove l’ospite d’onore è un’ambulanza che non darà sicurezza a chi le starà nelle vicinanze. Tutto ciò è ormai un classico del titoli WWE, ma se cercatate l’innovazione, state per essere investiti come se fosse la più potente delle Spear!
Vi è mai passato per la mente di diventare delle Superstar WWE, ma mantenere al tempo stesso la vostra integrità fisica e tutte le ossa al loro posto? Nel corso degli anni il wrestling targato 2K ha proposto diverse modalità Carriera, ma mai come quest’anno possiamo affermare che ci troviamo davanti all’esperienza MyCareer definitiva! Il livello di simulazione raggiunto dal gioco è così avanzato che l’empatia con il vostro personaggio è diventata totale. “Il Mio Giocatore” rappresenta il massimo del divertimento, mettendo in scena una modalità storia dalle mille strade percorribili. In primis dovrete creare il vostro wrestler personalizzato, avendo a disposizione alcuni tool limitati nelle fasi iniziali, sia nell’aspetto, sia nell’outfit e sia nel move-set del vostro wrestler, ma avanzando nella carriera sbloccherete tutto ciò di cui il vostro atleta necessiterà, oltre a potenziarne le abilità fisiche e quelle nel combattimento. Una via secondaria però può essere raggiunta con le Casse Bottino presenti nel gioco, che non rappresentano un sistema di microtransazioni dato che possono essere ottenute con la valuta in game, oppure online vincendo determinati numeri di match. Dopo la creazione del personaggio è tutta una strada in salita che va dal centro addestramento della WWE fino ad arrivare al punto più alto della carriera, ovvero il main event di Wrestlemania. Questo tragitto però è lungo e passerà prima da NXT e poi presso uno degli show principali (Raw o SmackDown). A differenza delle passate MyCareer, in WWE 2K18 ci viene data una certa libertà d’azione: potremo camminare nel performer center e nel backstage, interagire con gli altri wrestler e i dirigenti e accedere perfino a missioni secondarie. Davvero una vasta scelta, che aumenterà a dismisura il nostro divertimento. Nel corso della nostra strada verso la gloria, ci vengono proposti due scenari: potremo decidere se diventare i favoriti dei fan e dunque seguire un percorso da Face (buoni), oppure diventare i pupilli dell’azienda e commettere malefatte ai danni degli altri atleti che ci trasformeranno in un Heel (cattivo). Se proprio vogliamo muovere una critica su questa modalità, ciò che tende a infastidire è il riciclo delle scene di dialogo e di intermezzo, riciclate tra loro e che tendono a ripetersi fin troppo spesso. Parlando di gloria, è impossibile non citare l’altra novità presente nel gioco, ovvero la modalità “Road to Glory”, modalità online che ci permette di utilizzare il nostro atleta personalizzato in eventi pre-impostati dal gioco contro altri giocatori (e i loro atleti personalizzati). La Road to Glory offre la possibilità di farci un nome anche online, garantendo gradi, ricompense, moneta in-game e potenziamenti. Immancabile è anche la presenza della modalità “WWE Universe”, che ci trasfomerà negli gestori degli show principali della WWE, permettendoci di giostrare i match, le rivalità tra gli atleti e perfino i PVP mensili. Mentre a noi verrà offerta la possibilità di diventare General Manager di Rawn SmackDown ed NXT, simulando tutti i match della serata oppure giocandoli per cercare di indirizzarli a nostro piacimento, i wrestler vittoriosi accederanno a incredibili power-up morali che li porteranno a vincere match su match. Una cosa è certa: WWE 2K18 non vi annoierà mai!
Dopo aver parlato degli infiniti contenuti offerti dal picchiaduro, dobbiamo doverosamente soffermarci su tutti gli aspetti tecnici del gioco. La prima cosa che salta all’occhio è l’incredibile dettaglio grafico proposto dagli atleti, che come detto prima sono stati quasi tutti realizzati in maniera magistrale. Il livello grafico è davvero eccellente soprattutto durante le entrate dei wrestler e il loro avvicinamento verso il ring, mentre tali dettagli calano leggermente durante il gamepaly vero e proprio. Purtroppo non tutti i combattenti sono stati trattati alla stessa maniera e infatti, quelli meno rinomati sono stati un po’ trascurati. Anche l’aspetto grafico dato al pubblico dell’arena ha subito un “level up” e finalmente non è più un pugno negli occhi come nelle passate edizioni. Detto dell’aspetto grafico, quello che ci ha lasciato leggermente perplessi sono stati gli alti e bassi del gameplay, del suo frame rate e della sua fluidità. Finché gli atleti sul ring sono in numero basso, il gioco propone un gameplay veloce e fluido, con il frame rate molto stabile. Al contrario, quando il ring inizia a essere affollato, gli fps tendono spesso e volentieri a ballare, mentre l’azione subisce dei fastidiziossimi rallentamenti, facendo perdere tutta la frenesia a cui siamo abituati nei match uno contro uno. Questo scenario si ripete negli incontri online, dove l’intero gameplay risente di rallentamenti continui, come se tutto andasse a “uno all’ora” (per intenderci). Se questo è un escamotage per aggirare la differenza di connessione tra i vari utenti, allora tale decisione presa dagli sviluppatori è stata del tutto pessima.
Nonostante questi alti e bassi, WWE 2K18 resta il miglior titolo wrestling mai pubblicato prima d’ora. Il suo roster corposo, il dettaglio grafico raggiunto, le tante esibizioni disponibili e le nuove modalità introdotte, pongono il gioco nell’elite dei picchiaduro e dunque, andrebbe per forza di cose acquistato sia dai fan WWE, sia da chi cerca un picchiaduro a metà tra i combattimenti divertimento e i massacri vecchio-stile. Di certo, giocando WWE 2K18 non diventerete dei veri wrestler, ma almeno per una volta il motto “Don’t try this at Home” può andarsene tranquillamente a farsene un giro a Suplex City. Amici cari, TRY THIS AT HOME!
This post was published on 17 Ottobre 2017 10:51
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