Recensione a cura di Stefania Salvi
Nell’autunno più difficile, con Sony regina delle vendite ed il successo di Switch che si fa di mese in mese più prorompente, Microsoft risponde con due titoli molto diversi, ma ugualmente appetibili, e con il lancio di Xbox One X, di cui avremo modo di parlare su queste pagine nelle prossime settimane.
Avete già letto la nostra recensione di Cuphead, esclusiva indipendente di grande qualità, e adesso è il momento di passare ai pesi massimi: in assenza di Gears of War e Halo, tocca a Turn 10 e al suo Forza Motorsport 7 trainare le vendite dell’ammiraglia Microsoft e, nel contempo, mostrare i muscoli della nuova console in arrivo. Lo abbiamo provato a fondo per voi e siamo pronti a dirvi cosa ne pensiamo.
Mantenendo la propria cadenza biennale, il franchise di Forza Motorsport ha dimostrato che, anche in assenza di novità eclatanti, riesce a mettere un mattone in più ad ogni uscita, regalando, di volta in volta, il titolo definitivo agli appassionati delle quattro ruote: basta spulciare i numeri di questo settimo capitolo per rendersi conto che lo sviluppatore statunitense non si è tirato indietro nemmeno questa volta.
La lista completa dei veicoli disponibili supera le settecento unità, con un ventaglio di scelta assai ampio, che spazia dalle limousine (?!?) alle city car, per arrivare a bolidi che in rettilineo terrebbero testa ad un aereo di linea: ognuna delle vetture si muove e risponde diversamente agli input del giocatore, con una differente sensazione di velocità ed un livello di maneggevolezza unico.
A livello di licenze, il corsistico di Turn 10 si fa perdonare la scarna scelta di Toyota con un ampio parco Porsche, con queste ultime che raramente sono apparse tanto sexy su uno schermo televisivo: tra auto storiche, modelli mai visti in città, vecchie glorie e nuovi modelli, ce n’è davvero per tutti i gusti.
I circuiti di base sono trentadue, uno solo dei quali totalmente inedito, ma contando le varianti e le versioni alternative il computo sale a dismisura: serviranno settimane per memorizzarli tutti, e, anche quando accadrà, proprio come per i piloti professionisti, le insidie saranno comunque dietro l’angolo, come Laguna Seca insegna.
Parlando di numeri, è impossibile non citare la fatidica accoppiata 1080p – 60 fps, un traguardo impensabile su una console come Xbox One (la nostra prova è avvenuta sulla versione standard, badate bene), che invece il titolo Turn 10 raggiunge senza inghippi, con un minimo di aliasing e rallentamenti davvero impercettibili solo in rarissimi frangenti, peraltro comprensibili se si considera che sui tracciati del titolo sfrecciano fino a ventiquattro vetture contemporaneamente.
Infine, come tutti i titoli Xbox Anywhere, iniziativa mai troppo lodata, Forza Motorsport 7 supporta il cross buy, il cross save e perfino il cross play tra PC e Xbox One, così da creare un’unica community di aspiranti piloti.
Lontano dal piglio simulativo del recente Project Cars 2, Forza Motorsport 7 rimane un titolo enciclopedico, definitivo non nel senso della vetta di realismo raggiunta ma nell’offrire un’esperienza di gioco adatta a tutti i tipi di giocatori, da quello che cerca un modello di guida rigoroso e con pochissimi compromessi a quello che, invece, non disdegna qualche aiutino pur di mettersi alla guida di bolidi altrimenti ingovernabili.
Prima delle gare, nel menu apposito, è possibile intervenire su una miriade di settaggi, dall’intensità dei freni alla sensibilità dello sterzo, passando per i valori di stabilità e dalla modifica della trazione: agendo su questi parametri si oscilla tra un arcade con solo vaghe aspirazioni simulative ad un titolo decisamente impegnativo, che restituisce le sensazioni migliori, manco a dirlo, con un volante di qualità.
Agendo sulle impostazioni dell’intelligenza artificiale avversaria, invece, si ottiene un’esperienza di gioco più o meno malleabile: rendendo la I.A. il più competitiva possibile bisogna mettere in conto incidenti, tentativi di sorpasso anche azzardati e almeno un paio di ossi duri a fare da battistrada, ma si guadagnano anche molti più crediti, ovvero la valuta all’interno del mondo di Forza Motorsport.
Impostando invece i Drivatar ad una velocità ed intensità inferiori, le ricompense saranno dimezzate, ma anche i neofiti potranno dire la loro nella lotta per i primissimi posti, cercando magari di rimpinguare il bottino con le carte Mod, che premiano il giocatore al raggiungimento di determinati obiettivi in gara, come un certo numero di sorpassi, il mantenimento di una traiettoria ideale in curva o, semplicemente, il rimanere sempre al di qua dei cordoli.
La campagna è zeppa di eventi e cose da fare: oltre ai crediti, giocando è possibile guadagnare punti esperienza, e con essi nuovi mezzi e competizioni, in un circolo vizioso che rende Forza Motorsport 7 longevo quanto un gioco di ruolo.
Noi, all’alba delle trenta ore di gioco, siamo poco oltre la metà del guado, perché, pur avendo sbloccato tutte e sei le leghe, ci rimangono centinaia di auto da ottenere e decine di eventi da portare a termine: preparatevi a lunghi pomeriggi di gara se vorrete sbloccare tutto lo sbloccabile.
I famigerati riavvolgimenti, che da parte nostra non amiamo particolarmente, non influiscono sulla quantità e qualità delle ricompense nelle modalità per giocatore singolo, ma il loro utilizzo causa penalità (anche consistenti) in caso si gareggi online, quindi occhio a non abituarsi troppo alla comodità di questa feature.
A proposito di online, questo è possibile tanto in modalità sincrone (comunque battute dall’immortale split screen) quanto in modalità asincrone, che non ci hanno dato problemi nei test effettuati nel weekend scorso, quando i server erano ancora chiusi al grande pubblico, visto che il titolo debutta nella giornata odierna.
La tenuta dell’infrastruttura online, comunque, andrà verificata non solo al day one, ma anche al lancio di Xbox One X, ma, se l’online di Forza 6 è un indizio, le cose non dovrebbero andare male.
Il comparto tecnico di Forza Motorsport 7 lascia di stucco, non tanto perché privo di imperfezioni, quali la quasi totale assenza di elementi di contorno sulle piste e fenomeni sparsi di aliasing, ma per la forza prorompente del suo colpo d’occhio: i modelli delle vetture sono, come da tradizione della serie, vero e proprio “car porn”, con una cura per i dettagli maniacale e una modellazione poligonale di grande spessore, ma la qualità visiva del prodotto Turn 10 si esplica anche in decine di altri piccoli dettagli.
Potremmo citare la cura con cui è stata realizzata la pioggia, dalle gocce che si infrangono sul cruscotto alla formazione progressiva di pozze in determinati punti della pista, o il magistrale utilizzo dei giochi di luce all’alba o al tramonto, oppure, ancora, la campionatura dei rombi delle vetture, che farà percepire chiaramente la differenza tra un’utilitaria diesel e un mostro di cilindrata tremila.
Il team di sviluppo statunitense non si è risparmiato nemmeno per quanto concerne la stabilità del framerate: laddove giochi di corsa concorrenti faticano a trovare il giusto compromesso tra livello di dettaglio e stabilità del framerate, Forza Motorsport 7 si stacca solo in rarissimi casi dai 60 fps costanti, indipendentemente dal numero di vetture a schermo e dalle condizioni atmosferiche.
Va anche sottolineato che la prova è avvenuta su un modello originale di Xbox One, e che anche qui, nonostante tempi di caricamento significativi (soprattutto a campagna inoltrata) non abbiamo riscontrato problemi tecnici degni di menzione: immaginiamo, quindi che tanto su Xbox One S quanto, soprattutto, sulla ventura Xbox One X, le performance saranno ancora più sorprendenti.
Per chi stesse valutando l’acquisto della nuova console Microsoft, ricordiamo che su di essa il gioco girerà in 4K, con tutti i benefici visivi che ne conseguono: dal punto di vista meramente tecnologico, quindi, quest’ultimo capitolo della serie alza ancora di più l’asticella rispetto al sesto capitolo, sebbene le aggiunte siano incrementali e non facciano segnare (almeno sulle console attualmente sul mercato, lo ribadiamo) quel passo in avanti deciso che forse Xbox One non è in grado di garantire.
Se, comunque, volete impressionare un amico che di videogiochi se ne intende poco, pur possedendo una Xbox One liscia Forza Motorsport 7 rappresenta un’ottima scelta.
Le novità non sono tante quante ci si poteva aspettare, sulla versione base di Xbox ci sono fenomeni di aliasing, e, in ultimo, molti puristi continueranno a storcere il naso per la possibilità di riavvolgere la gara dopo un errore, ma Forza Motorsport 7 è il miglior gioco di corse sul mercato, almeno una spanna sopra la pur agguerrita concorrenza.
Oltre settecento veicoli, trentadue tracciati, ventiquattro vetture contemporaneamente in pista senza ombra di rallentamenti, meteo variabile che incide realmente sulla tenuta di strada delle auto e, last but not least, un impatto grafico decisamente impressionante, nonostante i limiti della console Microsoft. Cosa pretendere di più?
This post was published on 3 Ottobre 2017 16:51
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