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Total War: Warhammer II – Recensione

Articolo a cura di Pietro Gualano 

La serie Total War è senza ombra di dubbio una delle più amate e apprezzate dai fan degli strategici in tempo reale. Rome, Empire, Napoleon, Shogun… Sono tutti capitoli che in un modo o nell’altro hanno segnato il genere, conquistando il cuore di centinaia di migliaia di appassionati. Negli ultimi anni, tuttavia, i ragazzi di Creative Assembly hanno deciso di abbandonare scenari “storici” per dedicarsi a un mondo fantasy assolutamente affascinante e ricco di lore: stiamo parlando, naturalmente, dell’universo di Warhammer. 

Il primo Total War: Warhammer è stato sicuramente un buon capitolo, ma non sono mancati i difetti: le fazioni giocabili non erano moltissime, il bilanciamento non era perfetto, alcune location non erano molto ispirate e così via. Con questo Total War: Warhammer II, quindi, gli sviluppatori hanno chiaramente cercato di mogliorare sotto ogni aspetto il predecessore senza stravolgere eccessivamente la formula. Ci sono riusciti? Scopriamolo insieme!


Seconda era

Dovrosa premessa: Total War: Warhammer II è un vero e proprio sequel, il secondo capitolo di una trilogia il cui scopo è chiaramente affrontare l’enorme mondo Warhammer nel modo più completo possibile. L’impresa, ovviamente, è difficilissima ma questo nuovo capitolo aggiunge tanta carne al fuoco e porta i giocatori in una mappa tutta nuova: il Nuovo Mondo, con quattro continenti tutti da esplorare e scoprire. Anche le razze sono cambiate, le novità introdotte in questo titolo sono decisamente intriganti e vengono incontro a molte richieste fatte dai fan dopo il lancio del primo Total War: Warhammer. Abbiamo infatti Alti Elfi, Elfi Oscuri, Lizardman e Skaven, quattro razze complessive ognuna con almeno due eroi leggendari tra cui scegliere.

La campagna preparata dagli sviluppatori è decisamente unica e diversa da tutte quelle viste nei precedenti capitoli del franchise: il giocatore ora ha un obiettivo finale ben preciso che non è semplicemente la conquista del mondo, ma la sua salvezza (o la sua distruzione, dipende dalla razza scelta). Tutta la storia si basa sull’enorme Vortice magico situato nella zona centrale della mappa, un’inestimabile fonte di potere che tutte le razze, per un motivo o per un altro, vogliono controllare. Stiamo parlando, quindi, di una corsa contro il tempo per assicurarsi il potere del vortice prima degli altri, una vera e propria battaglia all’ultimo sangue per garantirsi la supremazia. La struttura della campagna, con le dovute ed enormi differenze, ricorda vagamente quella di XCOM 2, con il giocatore costretto a raggiungere un obiettivo per evitare che tutta la sua partita fallisca. 

Tornando alle razze è stato fatto un gran lavoro: ogni fazione è unica, ogni lord ha le proprie caratteristiche e ogni schieramento richiede un approccio differente. Il giocatore deve essere in grado di capire velocemente quello che ha per le mani e agire di conseguenza, non esiste una razza perfetta e naturalmente ognuna ha le proprie debolezze e i propri punti di forza. Il bilanciamento, anche in qusto caso, non è azzeccatissimo, ma abbiamo apprezzato molto il lavoro svolto dai ragazzi della CA e siamo convinti che con qualche patch correttiva la situazione possa essere facilmente migliorata. L’approccio alla battaglia delle varie razze naturalmente è molto diverso, alcune caricano a testa bassa uccidendo tutto quello che trovano sul proprio cammino mentre altre sono estremamente precise, organizzate e letali.

Complessivamente abbiamo apprezzato molto la campagna di Total War: Warhammer II per vari motivi: finalmente gli sviluppatori hanno osato, proponendo un obiettivo chiaro e preciso e dando, al tempo stesso, la possibilità all’IA di competere realmente con il giocatore. In secondo luogo le razze sono tutte veramente affascinanti, hanno uno stile unico e richiedono ore e ore di studio per essere padroneggiate a dovere. Il mondo di gioco, in conclusione, ci ha conquistati e siamo convinti che sia all’altezza di quello visto nel precedente capitolo (le dimensioni sono leggermente superiori). Anche la gestione interna di una determinata fazione è un fattore da non sottovalutare, gli sviluppatori hanno fatto del loro meglio per fare in modo che il giocatore fosse coinvolto in faide e in feroci regolamenti di conti tra “alleati”. 

Sul campo

E’ arrivato il momento di scendere sul campo di battaglia e di parlare del sistema di combattimento del gioco. La base è rimasta completamente invariata: ogni fazione ha le proprie unità che, in base alla loro tipologia, contrastano in maniera particolarmente efficace unità di diverso tipo. La chiave per vincere le battaglie è sempre conoscere alla perfezione il proprio esercito, studiare quello del nemico e sfruttare le sue aperture per usare a proprio vantaggio il sistema di punti di forza e debolezze di cui abbiamo appena parlato. 

Anche il campo di battaglia, come da tradizione, ha un certo peso sull’andamento della partita: un buon generale deve essere in grado di sfruttare al meglio alture, coperture naturali e sezioni della mappa particolarmente adatte a imboscate. Ci vuole molto tempo per agire in modo fluido sul campo, ma una buona conoscenza della mappa può sicuramente fare la differenza. Sono anche presenti alcune abilità speciali da sbloccare e utilizzare nel corso della battaglia, capacità uniche in base alla razza che possono essere molto utili per ribaltare l’esito di uno scontro incerto. 

Il ritmo delle battaglie è essenzialmente quello che conoscevamo, con lunghi scontri in cui si alternano fasi di studio e di lotta all’ultimo sangue. Attaccare per primi spesso e volentieri non è la strategia migliore, ma anche un approccio troppo passivo e attendista paga poco… Dipende tutto dall’avversario che si ha di fronte e dalle unità che si hanno a propria disposizione. Le possibilità tattiche offerte da questo nuovo Total War: Warhammer II sono come al solito molteplici, la gestione delle formazioni non è semplice ed è necssaria una certa prontezza di riflessi per riuscire a gestire enormi eserciti con decine di unità che si muovono in modo indipendente. Il risultato finale, comunque, è il classico caos sotto controllo tipico del franchise, con migliaia di unità che si danno battaglia senza esclusione di colpi. 

Complessivamente parlando il gameplay “sul campo” offerto da Total War: Warhammer II ha ampiamente soddisfatto le nostre aspettative, le battaglie sono divertenti e hanno ancora quell’atmosfera che caratterizza la serie fin dai tempi di Rome. Ci sono momenti in cui tra magie, enormi bestioni, elfi in armatura e stregoni il giocatore perde veramente la testa.

Sangue in 4K?

Total War: Warhammer II è, come molti già sapranno, un’esclusiva PC. I requisiti minimi e raccomandati non sono particolarmente pesanti, col nostro PC di fascia medio/alta siamo riusciti a far girare il gioco più che bene senza particolari compromessi. I difetti tecnici ci sono ovviamente, ma non sono così fastidiosi e siamo certi che verranno corretti rapidamente. Gli effetti di luce ci hanno un po’ delusi, così come le animazioni relative alla magia, mentre abbiamo apprezzato moltissimo la cura per i dettagli nella realizzazione estetica delle singole unità. Gli eserciti ricreati dalla CA sono formati da personaggi che hanno comportamenti credibili, si muovono e agiscono oguno per conto proprio e riescono spesso e volentieri a meravigliare il giocatore. 

Anche la mappa di gioco è stata realizzata più che bene, con zone che strizzano l’occhio ai fan di vecchia data del marchio Warhammer e splendidi paesaggi. Gli specchi d’acqua sono numerosi questa volta e il loro controllo è importante nella campagna, peccato per l’assenza di delle vere e proprie battaglie navali in piena regola (gli scontri vengono risolti in automatico, il motivo è semplicemente l’assenza di delle miniature dedicate).

Ottimo anche il sonoro, con musiche ed effetti audio veramente suggestivi, mentre purtroppo anche quest’anno manca il doppiaggio in italiano. Il gioco è interamente tradotto e sottotitolato, ma non sperate di ascoltare discorsi di incitamento nella nostra lingua. 

Conclusione

Total War: Warhammer II è un degno erede del suo predecessore, un gioco che farà la gioia degli appassonati di Warhammer. Vogliamo premiare il coraggio degli sviluppatori nel proporre una campagna con una formula inedita, la decisione non era assolutamente scontata e crediamo che questa sia la strada giusta per innovare e migliorare il franchise. Le nuove razze ci hanno conquistati, mentre siamo rimasti un po’ delusi dalla presenza (anche questa volta) di qualche problema tecnico al lancio. In conclusione, Total War: Warhammer II è sicuramente consigliato ai fan della serie e a chi è alla ricerca di un RTS di qualità. 

This post was published on 25 Settembre 2017 17:50

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