Articolo a cura di Samuele Zaboi
Ci sono personaggi di saghe videoludiche che hanno segnato la storia diventando essi stessi l’emblema della serie, un tutt’uno inscindibile e indivisibile. Questo è il caso di Nathan Drake con Uncharted: il carismatico cacciatore di tesori ha saputo conquistare milioni di fan in tutto il mondo fino a far destare preoccupazioni con l’uscita di Uncharted 4: Fine di un ladro e con il conseguente timore per la fine di un pezzo di storia dei videogiochi.
Naughty Dog, software house capace di conquistare nella mentalità dei giocatori uno status difficilmente raggiungere da altre case di sviluppatori, per lo meno oggigiorno, ha voluto sfidare se stessa e dimostrare che la realtà può essere differente, ha voluto far vedere al mondo che una saga può andare oltre il suo protagonista e il suo simbolo.
Uncharted: l’Eredità Perduta sarà riuscito a raggiungere questo ambizioso obiettivo?
Come già mostrato in fase di presentazione, L’Eredità Perduta, DLC standalone del quarto capitolo della serie di Uncharted, non vede la partecipazione di Nathan Drake, proprio come se una saga cinematografica improvvisamente si trovasse sprovvista del suo attore principale che per anni e anni ha ricoperto un determinato ruolo incarnandolo alla perfezione. In questo episodio troveremo invece Chloe Frazer (apparsa nel secondo e nel terzo capitolo della serie) e Nadine Ross (già conosciuta in Fine di un ladro) allearsi per recuperare un antico manufatto indiano prima che cada nelle mani di persone sbagliate. Questa “caccia al tesoro” avrà per entrambi i personaggi risvolti differenti: per la prima ci sarà un legame personale e con il suo passato mentre per la seconda la questione sarà maggiormente di natura economica. Oltre a questo ci sarà una costante altalena nel rapporto tra le due, una sorta di filo che terrà insieme gli elementi della storia dando quel classico tocco ricco anche di umorismo e quell’atmosfera tipica dei giochi Uncharted. I personaggi si comporteranno in maniera diversa a seconda del loro stato d’animo e questo avrà un risvolto anche sul gameplay e sulla collaborazione tra le due.
Il cambiamento di per sé all’inizio può apparire epocale e, a tratti, sconvolgente ma in realtà si tratta solo di un primo passo di quello che crediamo possa essere un lungo cammino.
Con questo DLC inizia una nuova vita per Uncharted (siamo convinti che questa serie tornerà ancora in futuro, ndr) che però prosegue il sentiero su quanto già visto con l’aggiunta di alcune novità e con la conferma di elementi che hanno già segnato il successo di questa serie.
Preparate i vostri bagagli e partite per questa nuova meta: l’India vi aspetta.
Vi siete stupiti e siete senza rimasti senza parole dai paesaggi mozzafiato del Madagascar in Uncharted 4? Rifatevi gli occhi perché Naugthy Dog è pronta stupirvi, ancora una volta. L’ambientazione scelta per L’Eredità Perduta è l’India con la sua flora, fauna e la sua tavolozza di colori unica. Un quadro che saprà catturarvi e lasciarvi a bocca aperta, tra cascate, foreste lussureggianti, templi abbandonati e costruzioni gigantesche immerse nella natura.
La ricchezza dei lavori della software house, come mostrato con i loro ultimi lavori, non si trova solo nella componente tecnica ma, e forse soprattutto, nella storia e nei contenuti offerti ai giocatori. Questo DLC non si smentisce affatto e nonostante non sia propriamente un “gioco completo”, la trama, la struttura e la profondità dei personaggi, le loro reazioni e i loro atteggiamenti, non hanno nulla da invidiare agli altri lavori firmati Naughty Dog.
Parlando in termini di gameplay, il risultato finale ricalca naturalmente quando visto con La fine di un Ladro: ritroviamo infatti il rampino, la jeep e la stesse strutture del capitolo principale. Se temete però di cadere in una sensazione di “gia visto” sappiate che Naughty Dog ha pensato anche a questa eventualità scansando ogni possibile pericolo in tal senso. Nel corso dell’avventura, la cui durata si attesta attorno alle 8 ore, verremo catapultati nel cuore pulsante della regione indiana dove avremo la totale libertà d’esplorazione: questo elemento, nuovo per un titolo Uncharted, ci mostra come la serie possa funzionare anche con elementi differenti rispetto al passato. Nel corso di questo passaggio infatti sarà possibile anche scassinare bauli per trovare tesori e armi (una novità): questa feature, anche se di per sé può sembrare qualcosa di poco conto, garantisce comunque ai giocatori una nuova possibilità di approccio per le varie missioni, permettendovi di optare per una soluzione maggiormente slealth e favorendo inoltre una maggiore libertà di esplorazione nel mondo creato da Naughty Dog.
Uncharted: l’Eredità Perduta non è un semplice DLC e Naughty Dog, ne siamo convinti, ne è ben consapevole. Il prodotto, per chi conosce la serie, appare come una sorta di esperimento, quello che forse è realmente nella mente degli sviluppatori. La software house ha voluto provare infatti e lasciar camminare la serie da sola, con le proprie gambe e senza il suo protagonista Nathan Drake.
Come un genitore che vede il proprio figlio compiere i suoi primi passi, così questo DLC vive la propria esistenza, le proprie atmosfere e si caratterizza soprattutto con i propri personaggi. Naturalmente siamo ancora abbastanza lontani dal poter ritrovare in pieno il carisma e la personalità di Nate (non dimentichiamoci che siamo sempre e comunque di fronte a un DLC) ma il risultato è senza dubbio buono. Naughty Dog ha rischiato e il suo azzardo ha pagato: Uncharted può esistere anche senza il suo protagonista. Ci vorrà del tempo perché questo si realizzi completamente ma L’Eredità Perduta è sicura il miglior inizio che la software house potesse realizzare per tutti i fan di una delle saghe più apprezzate nel mondo videoludico.
Uncharted: l’Eredità Perduta è molto più che un semplice DLC. Si tratta di un esperimento riuscito, della prova che la serie può esistere anche senza Nathan Drake. Paesaggi lussureggianti, humor, azione e tutte le dinamiche che hanno reso famosa la serie: in questo contenuto, in grado di offrire diverse ore di gioco, non manca proprio nulla. Uncharted non è morto e forse, con questo DLC, è nato un nuovo inizio e ha preso il via il futuro di questa saga.
This post was published on 17 Agosto 2017 11:00
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