Articolo a cura di Pietro Gualano
Sembra incredibile, ma c’è stato un tempo in cui Sony puntava con fermezza sulle proprie console portatili sfornando giochi e IP di qualità. Quel periodo, ormai lontano, ci ha regalato piccole perle e tra queste non possiamo dimenticare Patapon, un curioso rhythm game uscito in Europa su PSP nel 2008.
In questo torrido mese di agosto la compagnia giapponese ha deciso di dare a tutti i suoi utenti la possibilità di rigiocare questa perla proponendola in versione PS4, ma qual è la reale qualità di questa remastered? Per scoprirlo abbiamo ripreso in mano il nostro piccolo esercito e ci siamo dotati di un buon paio di cuffie: l’inno della vittoria è lungo e difficile da suonare…
Vecchia musica
Cos’è cambiato in termini di gameplay rispetto a dieci anni fa? La risposta è molto semplice: praticamente nulla. Il giocatore si trova nuovamente a comandare il proprio esercito impartendo ordini attraverso determinate canzoni, la potenza delle truppe può essere aumentata notevolmente entrando in modalità fever grazie a mosse azzeccate in sequenza. E’ ancora necessaria una certa accortezza nella scelta delle truppe da schierare e, fortunatamente, il livello di difficoltà non si è abbassato rispetto a quello del gioco originale.
Purtroppo, però, il gioco ha mantenuto inalterati anche tutti i suoi difetti: il ritmo con cui si procede rallenta un po’ troppo spesso e non abbiamo gradito particolarmente la necessità di ripetere determinate missioni più e più volte. Non parliamo di problemi gravissimi, questo è chiaro, ma dal momento che sono passati ben dieci anni avremmo gradito un prodotto privo di sbavature in termini di gameplay.
In conclusione possiamo indubbiamente promuovere Patapon come rhythm game, il gioco funzionava alla grande nel 2008 e tiene alta la testa anche nel 2017: questo aspetto, non che ce ne fosse bisogno, testimonia la qualità del lavoro svolto a suo tempo dagli sviluppatori.
Note dolenti
Passiamo ora alle note veramente dolenti, quelle che ci hanno fatto storcere il naso affrontando il titolo. Come abbiamo detto stiamo parlando di una versione remastered di un gioco già uscito tempo fa, ovvero di un prodotto che teoricamente dovrebbe essere tecnicamente molto più valido (che senso avrebbe, altrimenti, proporlo?). Sfortunatamente però questa versione PS4 di Patapon non è assolutamente all’altezza dal punto di vista tecnico, abbiamo notato un significativo miglioramento nella risoluzione ma per il resto non abbiamo certo gridato al miracolo. Si poteva fare molto, ma molto di più con le animazioni, con la luce, con i colori e non solo… Il gioco è stato una delusione da questo punto di vista.
Per quanto riguarda i ritardi nella risposta dei comandi di cui si è discusso ultimamente possiamo confermare solo parzialmente: delle differenze rispetto alla versione PSP ci sono sicuramente, ma non sono talmente marcate da compromettere la godibilità dell’esperienza.
Dal punto di vista tecnico, quindi, dobbiamo purtroppo bocciare questa remastered: gli sviluppatori hanno veramente fatto il minimo indispensabile senza proporre qualcosa in grado di stupire i giocatori di vecchia data. Nulla da dire invece sulle musiche, sempre splendide e ricche di fascino: sono loro il vero motore del gioco.
Conclusione
Che giudizio dare quindi a Patapon Remastered? Non abbiamo avuto vita facile con questo gioco: da un lato il prodotto di base è valido, ma dall’altro il lavoro svolto tecnicamente è insufficiente. In conclusione consigliamo l’acquisto solo a chi non ha giocato il titolo originale, gli altri possono tranquillamente recuperarlo sulla propria PSP. Il prezzo non è basso (parliamo di circa 15 euro) ma stiamo comunque parlando di un rhythm game valido in grado di intrattenere gli appassionati del genere.
Povero Patapon, meritavi un trattamento migliore…