Recensione a cura di Gianluca “DottorKillex” Arena
Dopo il recente sbarco su console di Shadow Warrior 2, recensito solo pochi giorni fa sulle nostre pagine, è giunto anche il momento di un’altra IP finora esclusiva per PC, ovvero Victor Vran dei bulgari di Haemimont Games, piccolo ma prolifico team con sede a Sofia, noto soprattutto per il lavoro sugli strategici a turni ed in tempo reale.
Stavolta, però, parliamo di un hack’n’slash con visuale isometrica in puro stile Diablo, che, nel raggiungere i lidi console, ha guadagnato il suffisso Overkill Edition, che denota la presenza dei due contenuti scaricabili lanciati nei mesi successivi all’uscita del gioco base. Andiamo a vedere com’è venuta la versione Xbox One di questo action RPG.
Come spesso accade per questa tipologia di prodotti, lo spessore narrativo di Victor Vran varia dall’inesistente all’appena accettabile, con una storyline che sa di già visto dopo poche ore ed un cast di personaggi che faticherete a ricordare una volta spenta la console.
Una sola, notevole eccezione è rappresentata dal protagonista, con una personalità che ondeggia dall’autoironico al tremendamente serioso, e una grande quantità di monologhi interiori di cui fa partecipe il giocatore mentre sventra migliaia di nemici: la scelta di puntare forte su un personaggio talmente carismatico si rivela vincente, perché, assieme ad un gameplay rodato e ad una buona quantità di contenuti, riesce a fare dimenticare la pochezza del livello della scrittura.
La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla presenza, al doppiaggio, di un mito come Doug Cockle, che anche i meno informati riconosceranno immediatamente come la voce di Geralt di Rivia: l’esperienza e la professionalità del doppiatore americano aggiungono spessore a Victor Vran, protagonista assoluto delle vicende che avranno luogo a Zagoravia, immaginaria città dall’architettura mitteleuropea vittima di un’invasione demoniaca senza precedenti.
Il mondo in cui sono ambientate le vicende è oscuro e privo di speranza, con la gente comune che è costretta ad affidarsi alle abilità dei cacciatori di demoni (il cui numero, peraltro, si sta assottigliando sempre più) per sopravvivere, vista la quantità di mostri che si aggira tanto fuori dalle poche città rimaste quanto, spesso, all’interno, approfittando di qualche breccia nelle mura.
Chi ha già giocato uno o più titoli appartenenti a questo genere coglierà una serie di riferimenti (nemmeno troppo velati, in qualche caso) a Diablo e a tanti altri prodotti similari: d’altronde, offrire motivazioni valide per giustificare un massacro continuo di mostri, zombie, ragni giganti non è facile, visto che questo particolare sottogenere degli RPG d’azione è sulla cresta dell’onda da oltre vent’anni…
In ogni caso, alcune delle battute e delle situazioni in cui l’imperturbabile cacciatore di demoni si verrà a trovare basteranno a strappare qualche sorriso, e lo sviluppo narrativo non si metterà mai di mezzo tra il giocatore e il divertimento.
L’approccio di Haemimont Games ad un genere per loro totalmente nuovo è stato abbastanza differente rispetto a quello di chi sviluppa hack’n’slash da diversi anni: il team bulgaro ha puntato tutto sulla facilità di utilizzo e sulla versatilità del sistema di gioco, sacrificando, nel processo, un po’ della profondità e della gestione dell’equipaggiamento che invece sono marchi distintivi del genere.
Sebbene non si possa scegliere la classe iniziale per Victor, e al passaggio di livello non si ottengano dei punti bonus da distribuire sulle statistiche di base, l’esperienza di gioco è comunque largamente personalizzabile in altra maniera.
Oltre ad una grande quantità di loot (la cui qualità, però, non regge il confronto con i migliori del genere), ci sono molti altri modi per modellare a piacimento il proprio cacciatore di demoni: è possibile equipaggiare carte speciali che portano in dote quando dei bonus passivi, quando abilità speciali, quando addirittura degli handicap, controbilanciati da una maggiore quantità di esperienza e denaro ottenuti sconfiggendo i nemici.
Victor può inoltre passare da un set di armi ad un altro alla semplice pressione di uno dei dorsali di Xbox One, e questa possibilità, unitamente al fatto che può equipaggiare qualsiasi arma e capo di vestiario rinvenuto, lo rendono un personaggio estremamente versatile, capace di barcamenarsi in tantissime situazioni, anche se raramente letale in una specifica abilità
Ecco, questo, forse, è il limite maggiore del prodotto: il giocatore può fare del suo avatar quello che vuole, ma questa mancanza di ruoli predefiniti e canonizzati rischia di banalizzare un po’ l’esperienza di gioco, non favorendo, nel contempo, la rigiocabilità del prodotto, in mancanza della possibilità di optare per una classe totalmente differente.
Forse anche per questo, in questa Overkill Edition il team di sviluppo ha pensato di includere entrambi i contenuti scaricabili già rilasciati per PC, uno dei quali a tema Motorhead, con Victor trasportato in un improbabile ventesimo secolo alternativo dove i nazisti hanno arruolato tra le proprie fila anche i mostri, e l’altro contenente quattro dungeon generati casualmente ogni ventiquattr’ore, così da allungare l’esperienza di gioco.
Inutile dire che i fan del gruppo hard rock apprezzeranno il primo, ma, dal canto nostro, senza nulla togliere alla lunga carriera dei Motorhead, abbiamo preferito Fractured Worlds, perché la generazione casuale dei contenuti si sposa particolarmente bene con questo genere videoludico, ed è stata utile per prolungare il soggiorno del disco nel lettore della nostra Xbox One.
A conti fatti, quindi, anche in questa Overkill Edition, Victor Vran si dimostra più una valida alternativa ai mostri sacri del genere che un vero e proprio concorrente, configurandosi come una buona scelta soprattutto per i meno esperti in action RPG.
Quando si tratta di porting provenienti da PC, gli utenti console devono spesso scendere a patti con compromessi anche pesanti per via delle limitazioni hardware delle macchine di attuale generazione, ma i ragazzi di Haemimont Games hanno fatto un buon lavoro, nel complesso, anche sull’ammiraglia Microsoft, generalmente penalizzata per quanto concerne i giochi multipiattaforma.
Certo, soprattutto in presenza di un gran numero di nemici a schermo allo stesso tempo, il framerate, altrimenti solido a sessanta frame per secondo, tentenna, anche se mai in maniera tale da pregiudicare l’esecuzione delle mosse o l’esito dei combattimenti.
A fronte di un livello di dettaglio generale discreto ma non eccezionale (ed era così già due anni fa, al debutto su PC), dobbiamo inoltre segnalare una generale perdita qualitativa in caso si opti per la cooperativa locale, che, d’altro canto, aumenta esponenzialmente il divertimento e il caos generale.
La durata complessiva, che già si attestava tra le dieci e le dodici ore per la sola avventura principale, viene ulteriormente prolungata dalla già citata presenza di entrambi i DLC rilasciati fin qui e questo elemento prende ancora più valore se si pensa che questa Overkill Edition è venduta a meno di quaranta euro al lancio, un prezzo onesto se si considera la mole di contenuti.
Tirando le somme, chi ama questo genere e ha già spolpato i mostri sacri del genere, da Diablo III in giù, può quindi fare serenamente più di un pensierino a questo pacchetto made in Bulgaria.
L’approccio differente dal solito del team di sviluppo, la quantità di contenuti, l’ottimo doppiaggio del protagonista e un combat system ipercinetico sono solo alcuni dei pregi di questa Overkill Edition di Victor Vran, che si propone come una valida alternativa ai titoli più blasonati presenti su Xbox One, Diablo III in primis.
Soprattutto se siete neofiti del genere ma questa tipologia di prodotti vi ha sempre incuriosito, l’ultima fatica di Haemimont Games potrebbe davvero fare al caso vostro, purché siate pronti a sacrificare un po’ di profondità e accontentarvi di elementi ruolistici solo abbozzati.
This post was published on 26 Giugno 2017 17:40
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