Recensione di Gianluca “DottorKillex” Arena
Nuovo giro, nuovo adattamento dei ragazzi di Telltale di una serie di grande successo: stavolta tocca ai Guardiani della Galassia, sull’onda del successo dei due film, uno uscito nel 2014 e l’altro vecchio soltanto di qualche settimana.
Nonostante il grandissimo riutilizzo di meccaniche e di asset dagli innumerevoli titoli pubblicati negli ultimi anni, i prodotti della software house statunitense continuano a riscuotere un buon successo tanto di critica quanto di pubblico: andiamo a scoprire perché nella nostra recensione del primo episodio, in versione Xbox One.
Come spesso ha fatto con i suoi prodotti fin qui, TellTale si distacca, a livello narrativo, tanto dai due lungometraggi cinematografici quanto dai fumetti Marvel, sfruttando il carisma e l’amore dei fan per i personaggi per metterli al centro di vicende del tutto inedite, che stavolta ruotano attorno al rinvenimento di un manufatto temporale, le cui potenzialità sono inizialmente ignote.
Torneranno facce note anche tra i nemici, ma Tangled in blue (questo il titolo di questo primo episodio) si concentra sull’inattesa responsabilità che grava sul gruppo di strambi super eroi protagonisti, chiamati a gestire un potere enorme di cui sanno poco ma che, e c’era da aspettarselo, solletica il palato di parecchi personaggi loschi, a partire da Hala, che si staglia all’orizzonte come main villain.
Nonostante non manchino un colpo di scena di una certa portata e un cliffhanger finale, ormai classico per le produzioni episodiche del team californiano, come tutti i capitoli introduttivi, Tangled in blue si rivela lento e verboso, affatto timido nel prendersi tutto il tempo necessario per introdurre i personaggi, svelarne qualche retroscena, metterne in piazza idee e caratteri, costringendo il giocatore a fare delle scelte ben precise, schierandosi con uno piuttosto che l’altro.
Anche in questo caso, il reale impatto delle decisioni del giocatore si potrà avere solamente a partire dai prossimi episodi, ma questo primo capitolo della storia, se da un lato riesce a sviscerare aspetti intimi dei personaggi (su tutti il protagonista, cui è dedicato un significativo flashback), dall’altro fallisce nel dare ritmo alla narrazione, che, dopo una sequenza iniziale scoppiettante, finisce con il rallentare pesantemente, trascinandosi in maniera un po’ stanca fino all’immancabile finale in sospeso.
Dopo l’altalenante esperienza della serie TellTale dedicata a Batman, ci riserviamo quindi di sospendere il giudizio su questo aspetto ai prossimi quattro episodi, che non dovrebbero farsi attendere poi troppo.
Poco ma non nulla da segnalare per quanto concerne eventuali novità di gameplay rispetto a ciò cui la software house statunitense ci ha fin qui abituato: il jetpack in dotazione a Star-Lord consente di esplorare anche verticalmente i livelli, una feature che, a memoria, non era presente in nessun altro prodotto TellTale, ma l’impressione è che questa possibilità sia fortemente scriptata, limitata solamente alle sequenze in cui i programmatori avranno deciso di renderla disponibile.
Più gradita, perché apparentemente svincolata da scelte di game design, la possibilità di utilizzare il sistema di comunicazione interno al casco per rapportarsi con i propri commilitoni in tempo reale: alcune battute gustose di questo primo episodio scaturiscono proprio da questa possibilità, e, in aggiunta a questo, la cosa sembra essere particolarmente utile per i neofiti delle avventure TellTale, visto che spesso i compagni del protagonista daranno consigli e dritte sulla risoluzione degli enigmi, mai comunque troppo complessi.
Lo scontro con il Titano, che costituisce la sequenza sicuramente più riuscita dell’intero episodio e che si palesa dopo pochi minuti di gioco, denuncia un utilizzo brillante e rapido dei QTE, che, se da un lato sono divenuti, di uscita in uscita, sempre più difficili da sbagliare, dall’altro donano un po’ di ritmo e di brio al lento incedere della progressione, mimando spesso in maniera assai efficace i movimenti che gli eroi compiono a schermo, sulla falsariga di quanto fatto da David Cage con Beyond Due Anime qualche anno fa.
La furiosa alternanza tra i due grilletti del pad Xbox One richiama l’utilizzo di due bocche da fuoco di Star-Lord, così come i colpi di spada laterali vengono letti senza alcun input lag dal sistema.
L’impressione generale che Tangled in blue restituisce è quella di un prodotto lineare ma curato, lento ma piacevole, che ricorre ad un intelligente utilizzo di personaggi noti ma lo fa con un pizzico di manierismo di troppo e senza brio.
Ci sono i presupposti per un buon prodotto, ma c’è troppa poca carne al fuoco per fugare del tutto i dubbi riguardo alla produzione, che per adesso cammina sull’orlo del baratro che divide i prodotti più riusciti della software house californiana da quelli meno godibili.
Il comparto tecnico delle produzioni TellTale ha sempre rappresentato uno dei punti che maggiormente hanno diviso il pubblico, tra chi ama le soluzioni estetiche scelte dal team di sviluppo californiano (dallo stile “fumetto americano” di The Walking Dead a quello acquerellato di Game of Thrones) e chi ne critica la legnosità delle animazioni e la presenza di numerosi bug.
Questo primo episodio de I Guardiani della Galassia potrebbe non incontrare i gusti dei detrattori, visto che abbandona entrambi gli stili summenzionati per affidarsi ad una grafica il più possibile realistica, sebbene ancora appesantita da movenze innaturali e da qualche animazione che sembra provenire dritta dalla generazione PS2, ma almeno metterà a tacere quanti battevano sul tasto dei bug.
Nelle poco meno di due ore necessarie a portare a termine questa prima parte, non siamo incappati in nessun problema significativo su Xbox One, la versione da noi testata, il che è indice del maggior lavoro di testing cui il prodotto è andato incontro prima di approdare sulle piattaforme digitali di PC, PS4 e della console Microsoft.
Gli amanti dei fumetti e/o dei film relativi a questa serie potrebbero non gradire la rivisitazione dei loro personaggi preferiti, ma il lavoro svolto dai grafici TellTale è nel complesso di buona fattura, al di là delle preferenze personali.
Questo primo episodio della nuova serie TellTale aggiunge un paio di dinamiche di gioco inedite e propone una gradita introspezione psicologica di uno dei protagonisti, ma non fuga del tutto i dubbi relativi al ritmo, alla riuscita dei colpi di scena e all’impatto che le scelte del giocatore potrebbero avere sul prosieguo dell’avventura.
Sarà necessario attendere il secondo episodio (e forse anche il terzo ed il quarto…) prima di potersi esprimere riguardo a questi aspetti, ma per adesso ci sentiamo di promuovere I Guardiani della Galassia, seppur con qualche riserva.
This post was published on 9 Maggio 2017 11:05
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