Warhammer 40,000: Dawn of War III – Recensione

Articolo a cura di Pietro Gualano 

Il 2017 sarà un anno abbastanza pieno per gli appassionati di strategici su PC, nel corso dei prossimi mesi arriveranno titoli 4X e RTS per tutti i gusti. Oggi, comunque, siamo qui per parlare di un progetto molto attesto, un titolo con un nome veramente importante di cui si discute da parecchio tempo: stiamo parlando, naturalmente, di Warhammer 40,000: Dawn of War 3. E’ sempre difficile trattare un gioco appartenente a questa serie, l’ambientazione è estremamente affascinante ma il rischio di rovinare tutto con un prodotto di bassa qualità è sempre dietro l’angolo. Come se non bastasse il genere di appartenenza, lo strategico in tempo reale, non sta vivendo un periodo particolarmente brillante e sono letteralmente anni che non vediamo un capolavoro. 

Con questo gioco, comunque, i ragazzi di Relic hanno la possibilità di riproporre un franchse amato e seguito da milioni di persone: i critici più severi saranno senza ombra di dubbio i fan.


 

Sangue e proiettili 

 

Acheron è un pianeta misterioso che nasconde un terribile e devastante segreto. Sulla sua superficie, infatti, è stata rinvenuta un’arma micidiale e le fazioni del mondo di Dawn of War si massacrano letteralmente a vicenda: abbiamo gli inconfondibili guerrieri dell’Orko Kapoguerra Gorgutz, le forze dell’ambiziosa veggente Eldar Macha e i micidiali Space Marine di Gabriel Angelos. 

Nella prima missione il giocatore viene immediatamente buttato nel mezzo della mischia e ha il compito di respingere un vero e proprio assalto a una fortezza: bastano veramente dieci minuti per farsi un’idea dello stile che caratterizza tutto il gioco e per percepire chiaramente l’atmosfera tipica di Warhammer. 

Dawn of War 3 è un gioco violento, ricco di sangue, esplosioni, smembramenti e massacri:  non affezionatevi troppo ai vostri uomini dal momento che probabilmente verranno fatti a pezzi in un conflitto che non viene addolcito in nessun modo. 

Non ci soffermeremo troppo sulla trama per evitare fastidiosi spoiler, quello che possiamo dirvi è che la campagna single player è strutturata in più capitoli per una longevità complessiva di circa dieci ore. Le missioni proposte al giocatore offrono spesso bivi e vi portano a fare scelte a volte dolorose, ma non ci si trova praticamente mai di fronte a decisioni in grado di spaccare in due la trama. Sono naturalmente presenti alcune gradevoli componenti RPG e, come prevedibile, la gestione dell’eroe/comandante in capo è essenziale per ottenere una comoda vittoria.

La varietà proposta in ambito single player è sicuramente lodevole: gli sviluppatori si sono impegnati per proporre situazioni diverse mettendo il giocatore in difficoltà in più modi ed è onestamente gratificante completare questo o quel compito. I nemici sono piuttosto agguerriti e, sebbene l’IA non sia perfetta, riteniamo che sia stato fatto un buon lavoro: alla difficoltà più elevata il campo di battaglia diventa letteralmente un inferno e in alcuni momenti della campagna è veramente difficile fare i conti con orde e orde di bersagli ostili.

Complessivamente, quindi, possiamo promuovere la campagna single-player di Dawn of War III: la varietà è lodevole, i nemici sono impegnativi e ci sono alcune chicche che indubbiamente verranno apprezzate dai fan del mondo Warhammer. Il nostro consiglio è di giocarla fino in fondo, come abbiamo detto non dura moltissimo e grazie alla cooperativa potrete anche farvi aiutare da un vostro amico tutte le volte che vorrete. 

dawn of war 3 recensione

RTS che passione

 

Warhammer 40,000: Dawn of War 3 non è un rts complesso, stiamo parlando di un prodotto accessibile anche per chi non ha mai provato uno strategico. Questo aspetto non è necessariamente negativo, ma avremmo indubbiamente apprezzato una complessità maggiore. Le strutture e le unità sono numerose e realizzate bene, niente da dire su questo, ma le variabili tattiche sono piuttosto semplici da comprendere e di conseguenza abbiamo qualche perplessità sulla tenuta del gioco nel lungo periodo.

Detto questo stiamo comunque parlando di uno strategico di qualità in cui la conoscenza delle unità e la gestione delle risorse fanno la differenza: il giocatore deve essere in grado di posizionare le proprie truppe in modo ottimale attivandone le abilità quando serve e, ve lo assicuriamo, non è così semplice come sembra. 

Le mappe di gioco sono state realizzate piuttosto bene e, sebbene non siano eccezionali, svolgono più che degnamente il loro dovere evitando di avvantaggiare eccessivamente questa o quella fazione. Il livello di dettaglio degli scenari realizzati da Relic è indubbiamente discreto e contribuisce, insieme all’epica colonna sonora, a trascinare a forza i giocatori nell’universo di Warhammer. 

Non vogliamo ancora esprimerci sul multiplayer dal momento che in sede di review abbiamo avuto la possibilità di testare questa componente (centrale in un gioco del genere) in maniera sommaria. Sicuramente le premesse per fare bene ci sono tutte, ma siamo curiosi di scoprire qualcosa in più sul bilanciamento e sulle mappe presenti in multi. Per un giudizio definitivo sul multiplayer, quindi, vi rimandiamo a un futuro aggiornamento di questa recensione. 

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Un nuovo giorno

 

Dawn of War III è un rts tecnicamente più che buono, i requisiti non sono altissimi ma i PC di bassa medio bassa potrebbero avere qualche problema nelle fasi più concitate. Ci sono alcuni momenti in cui ci sono moltissimi elementi a schermo, con proiettili, missili, robot giganti che si muovono e così via… 

Sul nostro PC (RX 480, i56600) il titolo si è comportato più che degnamente e non è calato di frame praticamente mai. Nel corso della prova non abbiamo incontrato bug gravi, non abbiamo avuto crash improvvisi e, cosa più importante, non abbiamo riscontrato ritardi nella risposta ai comandi da parte delle unità.

I singoli soldati e le strutture sono stati realizzati bene, ma anche gli effetti di luce e le esplosioni sono indubbiamente degni di lode. Non abbiamo apprezzato moltissimo invece i colori usati dal team di sviluppo: considerando le vicende raccontate e i temi trattati avremmo gradito un titolo un po’ più cupo, ma siamo certi che alcuni utenti apprezzeranno.

La colonna sonora infine, come abbiamo già accennato, è di alto livello così come gli effetti audio: il gioco è completamente sottotitolato in italiano anche se l’inglese utilizzato è molto elementare. 

 

Conclusione

 

Dawn of War 3 è un buon gioco, un RTS di qualità che rende giustizia al nome che porta. Non siamo di fronte a uno strategico straordinariamente complesso, non rivoluziona il genere e non introduce nessuna novità sconvolgente, ma svolge il suo lavoro in maniera più che degna. Abbiamo apprezzato molto la varietà del single player, le componenti RPG e il modo in cui sono state realizzate strutture e unità, mentre abbiamo ancora qualche perplessità sul multiplayer in generale. 

Complessivamente, comunque, Warhammer 40,000: Dawn of War 3 è consigliato non solo ai fan del franchise Warhammer, ma anche a tutti i giocatori alla ricerca di un rts non troppo impegnativo con uno stile unico nel suo genere.