Articolo a cura di Samuele Zaboi
Erede spirituale di Banjo-Kazooie. Questa sola premessa potrebbe bastare per far impallidire gran parte degli sviluppatori di questo ambiente videoludico. Non è stato così per Playtonic Games, software house fondata da alcuni storici sviluppatori di Rare, già, proprio QUELLA Rare, che aveva dato vita allo storico duo capace di dare vita a un duo che a suo modo ha segnato la storia dei videogiochi.
Decine di anni dopo e in seguito a una raccolta fondi su Kickstarter conclusasi con successo, quelli stessi sviluppatori provano a effettuare un tuffo nel passato e un vero e proprio ritorno alle origini con due personaggi nuovi di zecca. Ecco a voi Yooka-Laylee.
Tante volte si è sentito parlare di successore spirituale ma spesso, di fronte a una premessa così impegnativa, si è andati incontro a cocenti delusioni, lasciando nei giocatori una costante sensazione di disincanto. Per fortuna, ci teniamo a precisarlo sin dalle prime battute, questo non è il caso di Yooka-Laylee. Il titolo di Playtonic Games si presenta come vero successore spirituale di quel Banjo-Kazooie tanto amati anni addietro.
Tutto ha inizio in quello che solo all’apparenza è un tranquillo pomeriggio. Yooka, il camaleonte, e Laylee, pipistrello, si stanno godendo un caldo sole quando il loro libro viene improvvisamente sottratto dalla macchina del temibile Capital B, l’antagonista di turno. Nei suoi piani c’è la volontà di impossessarsi di un libro magico (proprio quello in possesso del duo protagonista) per poter conquistare il mondo.
In questo “furto”, attuato con una speciale e gigante aspirapolvere, le pagine magiche di questo tomo, chiamate “Pagie” vengono disperse e la nostra missione sarà proprio quella di recuperarle per sventare i piani del malvagio Capital B. Queste premesse, che a dir la verità fanno da sfondo per una trama poco approfondita e per certi aspetti un po’ banale e scontata, serviranno anche da introduzione al gameplay del gioco. Nel corso della prima ora sarà possibile infatti prendere confidenza non solo con il sistema di gioco ma anche con i comandi e le mosse a disposizione di Yooka-Laylee. Bastano pochi minuti però, purtroppo, per andare incontro a quello che forse può essere considerato il principale difetto di questo gioco, ossia una telecamera spesso ballerina e scomoda, che non segue i movimenti dei protagonisti costringendovi a un arduo lavoro per evitare di andare incontro a più pressanti difficoltà, soprattutto durante le fasi più concitate di gioco.
Raccogliere le “Pagie” e attivare i tomi, per accedere ai più disparati mondi di Yooka-Laylee è, come già detto, lo scopo principale del titolo. Per ogni modo, naturalmente, non mancherà il boss di turno e così via. Come ogni platform che si rispetti, il gioco firmato da Playtonic Games non si discosta dai canoni di queste genere: ci sarà la possibilità di imparare mosse speciali aggiuntive grazie a un simpatico serpente. Per sbloccare sarà necessario investire le piume d’oro che sarà possibile raccogliere in mondo, qua e là. Nonostante il percorso da seguire sia abbastanza libero, sarà comunque indispensabile sbloccare queste mosse, fondamentali per aprire tomi o superare determinate situazione. Se la vostra intenzione è quella di completare il gioco al 100%, ecco che queste componenti diventano di vitale importanza.
Le “Pagie” permetteranno, se raccolte nel giusto numero, di sbloccare i già citati mondi oppure di espanderli, dando la possibilità di affrontare ore di gioco di extra. La ricchezza di Yooka-Laylee la si riscontra non solo nella bellezza del mondo creato dagli sviluppatori: il colpo d’occhio è notevole, una vera tavolozza di colori, l’emblema della vivacità e della allegria. Poco importa se i particolari non sono curati fino al minimo dettaglio, perché il risultato complessivo è di primo livello, degno di un vecchio e caro platform che si rispetti.
Yooka-Laylee non è un gioco banale, come si potrebbe erroneamente pensare. Gli sviluppatori infatti sembrano essere partiti là dove si erano fermati: questo ha fatto sì che il livello di difficoltà del gioco sia tendente verso l’alto, con boss che richiederanno un certo impegno per poter essere sconfitti. Anche se il sistema di comandi non si rivela sempre impeccabile, giocare a Yooka-Laylee è un vero piacere, sia che siate già appassionati del genere o che si tratti della vostra prima esperienza con i platform. In entrambi i casi, anche grazie a un prezzo competitivo, ci sentiamo di consigliare l’acquisto del titolo di Playtonic Games, platform moderno che non disdegna quella perfetta vena nostalgica. Sarà possibile infatti, in aggiunta a quanto già descritto in precedenza, affrontare diversi mini-giochi che a loro volta vi faranno fare un ulteriore passo indietro nel tempo. Da segnalare infine la poca profondità che viene data ai dialoghi: questi infatti si rivelano fin troppo semplici e banali e alla lunga potranno stancare oltre che a risultare ripetitivi. Il risultato complessivo non viene però scalfito da questi elementi, comunque non così rilevanti, permettendo a Yooka-Laylee di conservare quanto di buono fatto dagli sviluppatori.
Yooka-Laylee è davvero il successore spirituale di Banjo-Kazooie. Questo solo basterebbe per spiegare a fondo la bontà del lavoro svolto da Playtonic Games: mondi colori, gameplay intuitivo, sconfinante ore di gioco e tanto divertimento. Non mancano certo dei difetti ma il prezzo competitivo è un ulteriore punto a favore di Yooka-Laylee, emblema di ciò che i platform sono stati e potranno essere.
This post was published on 14 Aprile 2017 0:53
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