Articolo a cura di Domenico De Rosa
Tra i tanti franchise appartenenti alla categoria racing-game, FlatOut può essere inserito tra quelli più folli e spericolati che ci sono in circolazione. La famosa serie è tornata più in forma che mai grazie al nuovo capitolo, che già dal nome fa capire a cosa andranno in contro gli utenti. FlatOut 4: Total Insanity racchiude in sé il vero spirito arcade di un gioco di corsa automobilistico: tutta velocità e cattiveria, poca lucidità.
Chi non ha mai approcciato alla saga di FlatOut deve tenere bene in mente una cosa: trattandosi di un arcade e non di un simulatore, non vi ritroverete alla guida di vetture famose o alle prese con un gameplay tecnico e “reale”. Assolutamente no! Al contrario, FlatOut 4: Total Insanity libererà quel pazzo e spericolato pilota che c’è in tutti noi. La modalità principale del gioco, ovvero la Modalità Carriera, è basata su folli corse su strada, dove lo scopo principale non è solo tagliare il traguardo per primi, ma è anche quello di distruggere tutto l’ambiente circostante per caricare la propria barra di Nitro e sfrecciare a tutto gas. Inoltre, altra feature principale del titolo è quella di distruggere le auto degli avversari utilizzando ogni metodo, soprattutto quelli poco ortodossi. Ricapitolando, in FlatOut 4 occorre prendere il manuale del perfetto pilota e buttarlo fuori dal finestrino! La Modalità Carriera rappresenta il piatto più consistente dell’intero gioco, sia per longevità, sia per contenuti. Gli utenti hanno infatti accesso a ventisette auto (non disponibili tutte da subito), divise tra tre categorie: Derby, Classic e Allstar. Queste categorie rappresentano anche le tipologie di gare che andremo ad affrontare, anche se all’inizio possiamo acquistare solo a due vetture e partecipare una singola coppa, un po’ pochino a dire il vero. Vincendo le gare e guadagnando soldi, sarà poi possibile sbloccare altre competizioni, gare o prove a tempo, potenziare la propria vettura o acquistarne altre, aumentando così il proprio parco auto. Nel titolo è inoltre possibile modificare anche la livrea delle proprie vetture, sebbene la personalizzazione delle auto non sia proprio del tutto ampia. Se c’è una cosa che ci insegna la “Carriera” è che in FlatOut 4 più giocate, più contenuti andrede a bloccare. Questo vale anche per le altre modalità.
Come avrete capito, FlatOut 4: Total Insanity è uguale ad arcade allo stato puro. Ogni tracciato è stato realizzato affinché a vincere non sia lo sport, ma la distruzione totale. Ciò è evidenziato anche dal tipo di auto presenti: si va dalle classiche automobili a camion pesanti, da muscle car a… camioncini dei gelati. Ciò non vuol dire che il gameplay premia la distruzione a discapito della velocità. Già, perché grazie soprattutto al Nitro, ricaricabile distruggento tutto ciò che vi capita a tiro o “ammaccando” le auto nemiche, si raggiungerà una velocità fuori da ogni logica. Nonostante la presenza di veri Demolition Derby, anche le gare automobilistiche rappresentano un campo di battaglia dove non tutti arriveranno al traguardo. Ogni auto ha la propria barra d’energia, azzerabille urtando la propria vettura contro muri e simili, oppure scontrandosi con gli altri mezzi. Una volta azzertata quella barra, bisogna salutare per forza di cose la gara. Ciò rende ogni competizione davvero affascinante, soprattutto perché ogni posizione può essere ribaltata improvvisamente e non è detto che chi si trova in ultima posizione non possa ambire a posti migliori. A gasarci ancora di più, non poteva mancare la radio, che offre la possibilità di selezionare durante ogni gara la soundtrack più adatta alla situazione. Se pensate però che FlatOut 4 sia solo corse e basta, allora non consocete per nulla la serie!
Se in ogni racing-arcade che si rispetti devono esserci varie modalità “distruttive”, in FlatOut 4 ciò è legge! La Modalità FlatOut per l’appunto offre ai giocatori varie alternative alle “normali” corse, una più folle dell’altra. In primis, va segnalato il ritorno della Modalità Acrobazia, dove dovrete improvvisarvi degli stunman e lanciare il pilota della vostra auto fuori dalla vettura, abbattendo edifici fatti con le costruzioni, cercare di centrate bicchieri in pieno stile beer-pong, trasformare il pilota in un pallone da calcio, provando così a fare goal, oltre a tante altre folli acrobazie. Come detto precedentemente, non mancano neppure i Demolition Derby, arene cui scopo è quello di far saltare in aria le altre auto, grazie anche a power up dislocati per tutta l’area. A vincere però non sarà l’ultima vettura a restare “in piedi”, ma chi accumulerà più punti entro lo scadere del tempo. Ovviamente la FlatOut Mode può contare su tantissime altre modalità di gioco, come speciali corse a tempo contro bombe pronte a esplodere, oppure ancora su gare a eliminazioni, dove l’ultimo a raggiungere il checkpoint viene eliminato, ma soprattutto, così come la Modalità Carriera, anche la “FlatOut” premia i giocatori costanti e assidui. Più giocherete, più punti accumulerete, più sfide sbloccherete e per forza di cose, più vi divertirete. La Modalità Carriera e La Modalità Flatout garantiscono dunque tante ore di gioco, fattore che in questa tipologia di titolo non guasta mai.
C’è un detto che recita: “Non tutte le ciambelle riescono col buco”. Questo detto può essere benissimamente riadattato per Total Insanity: non tutti gli pneumatici vengono gonfiati a dovere. FlatOut 4 ha tante caratteristiche positive, ma anche moltre cose che fanno storcere il naso più di una volta. A livello grafico e del dettaglio di auto e ambienti di gioco, il lavoro degli sivluppatori non è stato del tutto eccellente. Sebbene si tratti di un titolo votato all’arcade, il frenetico gameplay non giustifica una qualità così bassa della grafica. Anche l’occhio vuole la sua parte e di certo FlatOut 4 non offre molte gioie per gli occhi. Il design delle auto risulta accattivante, vero, ma la resa grafica non lo è per nulla. Anche i tracciati e le varie arene, sebbene totalmente “vive” e quasi del tutto distruggibili, sono state realizzare con il minimo sforzo e quindi, con dettagli poco curati. Un vero peccato! L’altro pneumatico bucato è rappresentato dall’ inspiegabile assenza dello split-screen, feature che di solito va a braccetto con questa tipologia di gioco. Il multiplayer è (ovviamente) presente in FlatOut 4: Total Insanity, ma per quanto riguarda il multigiocatore locale, viene rappresentato solo da una sorta di party-game (fino a otto giocatori) con sfide eseguibili solo a turni. Decisamente troppo poco, dato che tutti avrebbere preferito avere la possibilità di effettuare gare in split-screen in locale contro i propri amici. Anzi, trattandosi di un arcade-racing, ciò era del tutto necessario. Questa mancanza viene in parte tappata grazie al Multiplayer Online (sempre fino a otto giocatori): qui è possibile effettuare ogni tipo di competizione contro altri utenti, sebbene il matchmaking sembrerebbe favorire di più le partite “random” rispetto a quella con impostazioni specifiche. C’è anche da dire che non essendo ancora disponibile per tutti il gioco, il numero di giocatori online è decisamente basso.
In conclusione, FlatOut 4 rappresenta un distinto (purtroppo non ottimo) racing-game, che propone tantissimi contenuti e molte competizioni, soprattutto nella sua Modalità Carriera, che come detto nella recensione vi permetterà di restare incollati al gioco per tantissime ore. Se adorate questa tipologia di arcade automobilistico, il divertimento è assicurato. L’unica cosa da sapere prima di un eventuale acquisto del gioco è che il posto di guidatore è unico e non permette di essere affiancati da nessuno. Tradotto, niente possibilità di correre insieme ai vostri amici o familiari, unica mancanza che nel corso del tempo si farà sentire prepotentemente. A parte questo, Flatout 4: Total Insanity non ha nulla da invidiare ai racing-arcade più rinomati che ci sono già in circolazione.
This post was published on 16 Marzo 2017 16:49
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