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Styx: Shards of Darkness – Recensione

Articolo a cura di Pietro Gualano 

Styx: Master of Shadows, gioco lanciato da Cyanide Studios circa due anni fa, era un titolo piuttosto controverso: il gioco aveva grossi pregi, questo è innegabile, ma cadeva rovinosamente in alcune sue componenti e non riusciva a convincere al 100%. Gli appassionati, comunque, hanno sicuramente apprezzato il titolo e di conseguenza Cyanide e Focus Home Interactive hanno deciso di investire ancora su questa IP proponendo Styx: Shards of Darkness. 

Lo scopo del team di sviluppo con questo progetto è piuttosto evidente: prendere la formula vista nel primo Styx e migliorarla il più possibile per proporre al pubblico un’esperienza più curata e rifinita rispetto al passato. Ci sono riusciti? Scopriamolo insieme!


 

L’albero del mondo

 

Styx è ambientato in un mondo fantasy in cui umani ed elfi collaborano per proteggere l’albero del mondo situato all’interno dell’enorme torre abbandonata di Akenash. Il nostro scopo nel gioco è infiltrarci proprio in questo luogo misterioso per scoprire le ragioni di una strana alleanza, ma anche per fare luce sulle nostre origini e per comprendere meglio il nostro passato. Non intendiamo dire molto per evitare spoiler, ma possiamo sicuramente garantire che i ragazzi di Cyanide hanno fatto un buon lavoro con la componente narrativa: la campagna è piuttosto piacevole e le vicende narrate si lasciano seguire in modo fluido e senza troppe stranezze. Non ci sono colpi di scena particolarmente sconvolgenti, questo è vero, ma i personaggi sono scritti e caratterizzati bene e ci siamo onestamente divertiti a seguire le vicende dello strano protagonista. 

L’attore principale è irriverente e simpatico, non ci troviamo di fronte a un’anima tormentata pronta a fare una strage e lo stile di Styx: Shards of Darkness è praticamente sempre leggero… Se cercate un fantasy epico questo titolo probabilmente non è il più adatto a voi, anche se narrativamente come abbiamo detto si difende più che bene (finale escluso).

I grandi livelli aperti progettati dai ragazzi di Cyanide contribuiscono in maniera determinante a dare quel tocco di mistero in più al gioco: non ci troviamo quasi mai in aree molto vaste dal momento che il titolo è tutto un susseguirsi di passaggi e sezioni labirintiche. Abbiamo apprezzato molto il modo in cui gli sviluppatori hanno utilizzato la prospettiva: alcune aperture e alcuni strumenti possono essere notati solo guardando da determinate aree e questo contribuisce a innalzare il livello di sfida proposto dal gioco.

Al ladro!

 

Il nostro protagonista, come forse avrete intuito, non è proprio un santo ed è un vero specialista quando si tratta di rubare e assassinare. Sui combattimenti, invece, lascia un po’ a desiderare: Styx non è un guerriero e quando si viene scoperti l’idea migliore è generalmente darsi alla fuga. Styx: Shards of Darkness è essenzialmente uno stealth game con alcune interessanti componenti RPG, un gioco in cui le uniche armi che abbiamo a nostra disposizione sono l’agilità e le abilità di Styx. Il nostro goblin ha quasi 200 anni e ne ha imparati di trucchetti… Può occultare cadaveri con semplici fiaschette, arrampicarsi agilmente in pochi secondi, distrarre le guardie con vari gadget, avvelenare cibi lasciati incustoditi e molto altro ancora. Completare un livello in Styx senza farsi beccare non è particolarmente semplice ma regala una grande soddisfazione, fortunatamente i ragazzi di Cyanide hanno lavorato bene con l’intelligenza artificiale dei nemici che ogni tanto riescono a sorprendere con comportamenti brillanti e inaspettati. 

Styx: Shards of Darkness, come abbiamo accennato in precedenza, ha alcune componenti tipiche dei giochi di ruolo: nel corso della propria avventura i giocatori hanno la possibilità di evolvere il proprio personaggio, sviluppando abilità differenti a seconda del proprio stile preferito. Possiamo investire la nostra esperienza in magia, infiltrazione, omicidio… Le abilità proposte nel gioco funzionano e sono piacevoli da usare, abbiamo apprezzato particolarmente quella relativa ai cloni che permette a Styx di attivare una sorta di teletrasporto ma ne abbiamo anche altre originali. 

Sono anche presenti delle specie di boss fight che però non ci hanno convinti al 100%, probabilmente le sezioni più piacevoli di  Styx: Shards of Darkness sono quelle in cui si vaga per le mappe verticali ben strutturate a rubare e scoprire nuovi misteri.

Nel corso della nostra prova, in conclusione, non abbiamo avuto la possibilità di testare al meglio la componente co-op del gioco: vogliamo aspettare ancora un po’ per pronunciarci sulla qualità del multiplayer.

Un buon motore

 

Tecnicamente parlando Styx: Shards of Darkness è un buon titolo ma nulla di più. Abbiamo testato il prodotto su PC e graficamente non ci sono enormi difetti: il motore utilizzato per l’occasione è l’Unreal Engine 4 e i ragazzi di Cyanide hanno sicuramente fatto un buon lavoro. La gestione della luce, fondamentale in un gioco stealth, è più che sufficiente mentre le animazioni del protagonista e dei nemici non ci hanno delusi. Le texture sono generalmente curate e non ci è praticamente mai successo di incastrarci in sezioni della mappa o di notare compenetrazioni poligonali. I modelli dei personaggi sono stati realizzati sicuramente bene ed è interessante notare i dettagli sul corpo di Styx, mentre i modelli ambientali forse vengono ripetuti un po’ troppo spesso. Il frame-rate è piuttosto solido tranne in alcuni momenti e non mancano bug minori relativi all’audio e ai movimenti dei personaggi: stiamo parlando, in ogni caso, di problemi veramente secondari che non compromettono minimamente l’esperienza complessiva. 

La colonna sonora non ci ha convinti al 100% e avremmo gradito uno sforzo maggiore, mentre gli effetti audio sono generalmente puliti e privi di particolari imperfezioni. Il gioco è completamente sottotitolato in italiano, ma sfortunatamente non è stato doppiato nella nostra lingua. 

Conclusione

 

Styx: Shards of Darkness è sicuramente un buon titolo che riprende tutti gli aspetti migliori del predecessore: stiamo parlando di uno stealth game divertente e leggero in grado di catturare il giocatore con il suo stile particolare. La trama non è particolarmente epica, questo è vero, ma si lascia seguire e non mancano nemmeno interessanti meccaniche di gameplay. Le componenti RPG funzionano e i livelli di gioco sono stati progettati bene con mappe verticali caratterizzate da un interessante uso della prospettiva. 

In conclusione, quindi, possiamo promuovere Styx: Shards of Darkness: il gioco è consigliato non solo ai fan del predecessore, ma anche a chi è semplicemente alla ricerca di uno stealth game di qualità. 

This post was published on 14 Marzo 2017 10:21

Redazione Player.it

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