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Pubblicato in: Recensioni

Nacon Revolution PS4 – Speciale

Articolo a cura di Pietro Gualano 

 

Proporre un’alternativa di qualità al classico controller PS4 non è sicuramente un’impresa da poco ma Nacon ha deciso di provarci e, in collaborazione con Sony, ha presentato al pubblico il pad PS4 Revolution. Negli ultimi giorni abbiamo avuto la possibilità di provare questo controller per molte ore, mettendolo decisamente sotto stress e osservando il suo comportamento con giochi appartenenti a diversi generi, e ora siamo pronti a dare il nostro giudizio definitivo sul prodotto. Il prezzo di lancio sul mercato non è basso (anzi) quindi serve un controller veramente di qualità per giustificare un acquisto che, ne siamo certi, stuzzicherà un buon numero di utenti PS4.


 

Cosa c’è nella scatola?

 

Cosa trovate all’interno della confezione acquistando questo Revolution Controller? La prima cosa che si nota è la scatola completamente nera con una bella apertura a scrigno, all’interno abbiamo:

 

– degli adesivi per personalizzare il controller

– tre coppie di pesi per gestire il peso del pad (10,14 e 17 grammi, con l’apposita chiavetta per inserirli)

– un sacchetto in cui mettere il controller

– un cavo USB

– il controller

 

Tutti i prodotti si presentano piuttosto bene, come avrete intuito il pad non è wireless ma vi assicuriamo che collegarlo alla console è veramente semplicissimo… basta avvitare lo spinotto. I pesi di cui abbiamo parlato poco sopra sono utili e funzionali, il pad nella sua forma standard non è né troppo leggero né troppo pesante ma naturalmente ognuno ha le proprie esigenze.

Parlando del controller vero e proprio possiamo notare diverse differenze con quello base per PS4: il pad è leggermente più grosso è ricorda vagamente quello Xbox One, con levette asimettriche e grilletti caratterizzati da una profondità maggiore. Il touchscreen è presente e, anche se non lo userete molto spesso, è sufficientemente ampio e comodo da utilizzare.

Revolution al microscopio

 

Passiamo ora ad analizzare il controller nel dettaglio. Il pad è nero, i materiali sono sicuramente di buona qualità e piacevoli al tatto. Oltre ai tasti classici presenti anche sul controller base PS4, abbiamo due grilletti alla base delle corna (veramente semplici da raggiungere e attivare), un tasto mode e uno profile. Questi ultimi sono utili per selezionare i set di impostazioni regolati attraverso l’apposito software, un programma piuttosto intuitivo che ci permette di modificare ogni singolo parametro del controller in base alle nostre esigenze. Per capire il profilo impostato in ogni singolo momento è sufficiente osservare il colore del led che circonda la levetta a destra, ci vuole veramente poco per passare da un assetto all’altro e questo è sicuramente un punto a favore nelle partite più movimentate.

Le levette, come abbiamo detto, sono in posizione asimmetrica e hanno un’ampiezza di 46 gradi: quella di sinistra e concava mentre quella di destra e convessa, la presa è in entrambi i casi veramente ottima e non ci è mai capitato di scivolare. I grilletti funzionano molto bene e la loro corsa è sempre pulita e priva di imperfezioni, forse quelli superiori (LI,R1) possono dare qualche problema ogni tanto ma stiamo parlando di casi piuttosto rari.

Nulla da dire sulla croce direzionale, realizzata decisamente meglio rispetto a quella del controller standard e utile specialmente nei picchiaduro. 

Conclusione

 

Il controller, come abbiamo detto poco sopra, è stato sicuramente ben realizzato e può essere facilmente personalizzato attraverso il software dedicato. Ma la domanda è: questo pad offre realmente prestazioni superiori rispetto a quello standard? La risposta è sicuramente sì parlando di giochi sparatutto (non siamo comunque ai livelli di mouse e tastiera), mentre per gli altri generi non abbiamo notato questa differenza enorme. Qualche miglioramento c’è sempre, sia chiaro, e giocare a un gioco di corse o a un picchiaduro con il Revolution controller è sicuramente un po’ più semplice, ma non stiamo parlando di modifiche che fanno gridare al miracolo.

L’acquisto è sicuramente consigliato a chi ama gli sparatutto su console, ma il prodotto è anche adatto a quei giocatori alla ricerca di un secondo pad di qualità.

This post was published on 9 Febbraio 2017 18:12

Redazione Player.it

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