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Call of Duty: Modern Warfare Remastered – Recensione

Articolo a cura di Pietro Gualano


Se oggi Call of Duty è Call of Duty parte del merito è indubbiamente di Modern Warfare. Questo capitolo, infatti,ha gettato le basi per MW2 e ha di fatto trasformato il franchise. Nessuno pensava che questo gioco sarebbe diventato tanto importante nel lontano novembre 2007, eppure eccoci qui, nove anni dopo, a parlare della versione remaster in arrivo in coppia con il nuovo (e controverso) Infinite Warfare. Il fatto che Activision abbia deciso di proporre una remaster così importante in questo modo dovrebbe far riflettere molto sull’attuale stato di salute del franchise, ma il punto è: il gioco è effettivamente invecchiato bene? Gli sviluppatori sono riusciti, rispettando il materiale originale, a rendere questo titolo attuale anche dopo tutti questi anni? Tutte le risposte a queste domande sono nella nostra recensione, cominciamo.

 

Troppi ricordi

 

Non ci soffermeremo troppo sulla trama di Call of Duty: Modern Warfare: la storia è esattamente identica a quella vista nel vecchio gioco e sono presenti tutti i personaggi che i fan hanno imparato ad amare e odiare. Ci troviamo ancora una volta a dover salvare gli Stati Uniti e il mondo da un attacco nucleare, in un periodo storico decisamente differente da quello proposto nei precedenti capitoli della saga. Le situazioni, le sorprese, gli scontri a fuoco… tutto è rimasto inalterato e il fan di vecchia data di CoD si sentirà subito a casa, non abbiamo dubbi al riguardo. 

La campagna è estremamente esplosiva, ma sarebbe un errore soffermarsi solo sugli effetti speciali: i personaggi presenti, infatti, sono ben caratterizzati e ci hanno conquistati, con il loro stile mai eccessivamente serio e anche leggermente stereotipato. Naturalmente la longevità è rimasta invariata (per completare tutto ci abbiamo messo 6-7 ore) e questo, come allora, è un problema: lo sappiamo che uno sparatutto non deve proporre campagne di decine e decine di ore, ma crediamo che un’avventura single-player di sole 6 ore sia veramente ridotta all’osso. L’esigua durata della storia maschera la struttura non particolarmente originale ideata dagli sviluppatori: anche oggi, come allora, il giocatore si ritrova a seguire percorsi lineari con il compito di uccidere qualsiasi cosa gli si pari davanti. Stiamo parlando di un gioco del 2007, è vero, però il prodotto non è invecchiato bene sotto questo aspetto e nel corso della campagna abbiamo provato più volte il desiderio di provare situazioni differenti e intriganti. 

Gli sviluppatori di fatto non hanno inserito nessuna novità di rilievo nella campagna, limitandosi a riproporre quanto visto nove anni fa con aggiustamenti e miglioramenti tecnici. Crediamo si possa parlare quindi di occasione persa, dal momento che con qualche piccolo accorgimento avrebbero potuto rendere la campagna di  Call of Duty: Modern Warfare decisamente più godibile.

Detto questo, la storia merita assolutamente e vi consigliamo caldamente di provarla prima di buttarvi sul multiplayer. I personaggi come abbiamo detto sono degni di nota, le armi sono divertenti da usare e ci sono alcuni interessanti colpi di scena tutti da scoprire.

In conclusione crediamo valga la pena di soffermarsi sull’IA dei nemici: anche in questo caso non ci sono stati miglioramenti purtroppo e abbiamo ancora antagonisti che fanno un largo uso di esplosivi e manovre estremamente basilari. Un’occasione mancata anche qui quindi, un’IA limitata stonava nel gioco del 2007 e stona ancora nel 2016.

Un grande ritorno

Il multiplayer di Call of Duty: Modern Warfare è stato fondamentale per la serie e ha, di fatto, posto le basi per il grande successo dei capitoli successivi. Siamo quindi molto felici di sottolineare il fatto che la “magia” presente in quel vecchio multi del 2007 è viva ancora oggi, nel 2016, in questa Remastered. 

Il lavoro svolto dagli sviluppatori è stato sicuramente ottimo, questa componente del gioco è invecchiata benissimo e il peso degli anni si avverte solo in alcuni movimenti o animazioni. Le mappe e le modalità presenti nel gioco originale sono state riproposte in blocco, con pregi e difetti, e anche questa volta il giocatore si trova a dover fare i conti con battaglie frenetiche e scontri all’ultimo sangue. Il time-to-kill è basso, come da tradizione, e la risposta delle armi ci ha (nuovamente) convinti. Tornare sul multi di Call of Duty: Modern Warfare farà certamente piacere ai fan della serie, ma sicuramente avremmo apprezzato qualche innovazione oltre ai semplici miglioramenti tecnici introdotti dal team di sviluppo. 

Anche in questo caso quindi, come per il single player del resto, ci troviamo di fronte a un prodotto di qualità che riflette il livello del gioco del 2007, non aspettatevi modalità particolarmente innovative o contenuti bonus indimenticabili. Dal punto di vista strettamente tecnico, comunque, è stato fatto un buon lavoro ed è un piacere passare nuovamente in mappe e ambientazioni rivivendo le emozioni di anni e anni fa.

In conclusione il multiplayer di Call of Duty: Modern Warfare è indubbiamente promosso, il livello è lo stesso del gioco originale quindi non possiamo fare altro  che raccomandarvi di provarlo non appena possibile. 

 

Tecnicamente imperfetto

 

Call of Duty: Modern Warfare è invecchiato piuttosto bene, il gioco era tecnicamente più che buono all’epoca e gli sviluppatori hanno quindi approfittato di una base solida su cui poter lavorare. Il team ha lavorato molto sulle texture, è evidente, e il gioco appare in generale svecchiato e piacevole da guardare. Purtroppo, però, non possiamo parlare di un lavoro eccellente: i modelli dei personaggi, così come le loro animazioni, ci hanno delusi e crediamo che si potesse fare veramente molto meglio. Le espressioni facciali non sono all’altezza della situazione e i movimenti dei nostri soldati virtuali appaiono in certi casi legnosi e poco credibili. 

Gli effetti di luce e le ombre sono più che sufficienti indubbiamente, ma anche in questo caso crediamo che gli sviluppatori avrebbero potuto fare di più proponendo un prodotto di qualità superiore. Il gioco originale, nel 2007, aveva degli effetti non così lontani da quelli presenti in questa remaster e considerando che sono passati 9 anni la cosa è abbastanza deludente. 

Nulla da dire invece per quanto riguarda la colonna sonora e gli effetti audio: le musiche presenti sono coinvolgenti e adatte al contesto, mentre i rumori prodotti dalle bocche da fuoco sono facilmente riconoscibili e raramente anonimi. Anche in questo caso, comunque, non abbiamo notato particolari miglioramenti rispetto al gioco originale.

Conclusione

 

Call of Duty: Modern Warfare era un buon gioco nel 2007 e lo è ancora nel 2016. Purtroppo questa remaster non è impeccabile e si limita, di fatto, a migliorare il titolo dal punto di vista tecnico. Fortunatamente il prodotto di base era tecnicamente avanzato per l’epoca, quindi il gioco è tranquillamente godibile ancora oggi e possiamo complessivamente parlare di un lavoro di qualità più che sufficiente. 

Il multiplayer in particolare ci ha convinti al 100% e crediamo sia la componente più interessante e suggestiva del titolo: gli sviluppatori l’hanno curato molto, è evidente, e con questa nuova veste grafica ha un aspetto decisamente piacevole.

 

This post was published on 2 Novembre 2016 17:50

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