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Pubblicato in: Recensioni

Titanfall 2 – Recensione

Articolo a cura di Pietro Gualano 

 

Quando EA presentò per la prima volta al grande pubblico Titanfall, l’entusiasmo andò subito alle stelle. L’idea alla base del gioco era piuttosto originale, ma quando il titolo arrivò sugli scaffali dei negozi i giocatori si stancarono presto. Il motivo? Semplice: i contenuti offerti non erano molti e il gioco non aveva nemmeno l’ombra di una componente single-player. I risultati in termini di vendite comunque non furono così negativi e, di conseguenza, oggi siamo qui per parlare del sequel: Titanfall 2. Gli sviluppatori del gioco avevano delle responsabilità pesanti: un titolo con i medesimi difetti del predecessore avrebbe quasi certamente affossato il franchise, facendo morire sul nascere una serie piuttosto interessante. Fortunatamente, tuttavia, il team di Respawn si è rivelato all’altezza del compito assegnato e possiamo già anticiparvi che la strada intrapresa è a parer nostro quella giusta.

Questo sequel è differente dal predecessore sotto diversi punti di vista, non si tratta di un semplice clone migliorato ma di un gioco nato dagli errori del precedente. Gli sviluppatori hanno chiaramente cercato di ascoltare i fan, facendo tesoro dell’esperienza accumulata con il primo Titanfall. Il risultato? Titanfall 2.


 

Uomo e macchina

 

Partiamo dalla prima grande differenza rispetto al vecchio capitolo, la più evidente: il gioco ora ha una campagna single-player finalmente, una modalità storia di circa sei ore che affronta il tema del rapporto tra l’uomo e la macchina. Non ci troviamo di fronte a un prodotto originale o innovativo, l’argomento è stato trattato in moltissimi modi diversi ormai e i giocatori alla ricerca di un titolo con una storia drammatica e profonda dovrebbero sicuramente guardare altrove. Quello che abbiamo, invece, è una campagna ricca di adrenalina ed esplosioni, con nemici agguerriti e battute taglienti in grado di strapparvi un sorriso tra una battaglia e l’altra.

La durata, come abbiamo detto, è di circa sei ore: la longevità poteva sicuramente essere maggiore e questo non può che penalizzare il titolo, ma le missioni presenti sono ben curate e riuscite. Non ci troviamo di fronte a un banale sparatutto in cui dobbiamo semplicemente avanzare di stanza in stanza uccidendo tutto quello che ci capita a tiro, nella campagna di Titanfall 2 ci si trova spesso di fronte a situazioni piuttosto inusuali per uno shooter e gli sviluppatori hanno cercato di sfruttare al meglio il fattore titani. Non vogliamo svelarvi troppo per non rovinarvi la sorpresa, quello che possiamo dire è che il single-player offre contenuti intriganti e interessanti e vi permette di apprendere le basi del gioco. Dopo aver completato la storia, infatti, avrete ormai sviluppato le abilità necessarie per affrontare il vero cuore del gioco: il multiplayer.

Rimanendo per il momento sulla campagna, tuttavia, ci troviamo purtroppo a dover sottolineare un’intelligenza artificiale piuttosto approssimativa: ci è capitato abbastanza spesso di assistere a delle vere e proprie manovre suicide e sfortunatamente i nemici non sono in grado di mettere in pratica tattiche realmente efficaci per contrastarvi. La difficoltà generale, di conseguenza, è piuttosto bassa ed è veramente un peccato: le abilità a disposizione del giocatore, il dualismo tra uomo e titano e le trovate di game design sono tutti elementi eccellenti, ma è anche necessaria una struttura di base che permetta all’utente di goderseli al massimo.

In conclusione la campagna single-player di Titanfall 2 è promossa con riserva: abbiamo apprezzato la varietà delle situazioni proposte, lo stile esplosivo e le abilità presenti, ma non possiamo ignorare una durata inferiore alla media e un’intelligenza artificiale non troppo curata.

Cuore di metallo

 

Il cuore di Titanfall 2 è ancora il multiplayer. E’ questa la componente del gioco su cui i fan passano più tempo, l’elemento in grado di attirare giocatori occasionali e non. L’idea di base è la stessa vista nel precedente capitolo della serie: il gameplay è letteralmente spaccato in due, con piloti da un lato e titani dall’altro. Le mappe sono strutturate e pensate per permettere ai giocatori e ai mech di interagire senza difficoltà, con grandi spazi da sfruttare in verticale e umani dotati di straordinarie abilità di movimento. 

Ridurre tutto agli elementi presenti nel vecchio Titanfall, tuttavia, sarebbe sbagliato e scorretto: le novità presenti in questo sequel sono intriganti e affascinanti, degne di attenzione a anche piuttosto azzeccate. 

Il movimento dei piloti, per cominciare, è stato leggermente rallentato e di conseguenza è più facile padroneggiare le meccaniche di base relative ai loro spostamenti. Il time-to-kill invece è stato (sfortunatamente) ridotto e quindi, come è logico, la conoscenza della mappa, l’abilità nel posizionamento e nell’uso dell’arma sono assolutamente fondamentali (oltre a una connessione decente). Si muore veramente in fretta nel multiplayer di Titanfall 2 e questo aspetto potrebbe essere leggermente frustrante all’inizio, ma dopo le prime ore si correggono i difetti più grossi e si iniziano a ottenere punteggi dignitosi.

Parlando di contenuti, un vero punto critico del vecchio Titanfall, non ci possiamo lamentare: le mappe non sono moltissime ma sono quasi tutte ben curate e divertenti da giocare, sfortunatamente non mancano alcune ambientazioni non proprio esaltanti ma la sufficienza sotto questo aspetto può comunque considerarsi raggiunta.

I titani sono divisi in sei classi uniche, ognuna con caratteristiche specifiche e punti di forza particolari. La varietà proposta è sicuramente lodevole e molto superiore rispetto a quanto visto in passato, ma purtroppo non possiamo affermare di essere soddisfatti al 100%. Il bilanciamento delle varie classi, infatti, non è perfetto e di conseguenza i giocatori tendono a utilizzare poco alcuni titani  preferendone altri. 

Anche i piloti sono stati diversificati e ognuno ha la propria abilità speciale, ma purtroppo anche in questo caso dobbiamo segnalare alcuni problemi di bilanciamento che rovinano in parte l’esperienza. E’ possibile che la situazione venga migliorata notevolmente con una patch, ne siamo consapevoli, ma allo stato attuale il gioco non è perfetto. 

Nel complesso, quindi, l’esperienza multiplayer di Titanfall 2 è divertente e interessante, con classi da scoprire e abilità da padroneggiare: la nostra speranza è che gli sviluppatori si attivino il prima possibile per correggere quei problemi di bilanciamento che purtroppo rovinano in parte il gioco. 

Le armi presenti sono state realizzate piuttosto bene, non ci è mai capitato di provare bocche da fuoco anonime ma anche in questo caso l’equilibrio non è perfetto. E’ presente un sistema di sblocchi e progressione ovviamente di cui abbiamo apprezzato la struttura né troppo punitiva né troppo semplice. Nel corso delle partite possiamo inoltre sbloccare alcuni bonus speciali per aumentare le nostre prestazioni, ma il tempo in cui questi rimangono attivi è piuttosto ridotto e quindi l’impatto su bilanciamento non è così significativo.

Parlando delle modalità, in conclusione, segnaliamo l’introduzione della playlist mix e del deathmatch tra piloti: attraverso la playlist mix i giocatori potranno divertirsi in più modalità sempre diverse con tempi di attesa ridotti, mentre la partita a squadre tra piloti è sicuramente una gradevole aggiunta che i fan richiedevano da tempo. 

Tecnica di precisione

 

Tecnicamente parlando Titanfall 2 è sicuramente un buon prodotto, nel corso della nostra prova non abbiamo incontrato bug particolarmente gravi e non abbiamo avuto fastidiosi blocchi di sistema. Le animazioni di piloti e titani sono state ben curate e appaiono più rifinite rispetto al precedente capitolo della serie, la velocità di reazione ai comandi dati dal giocatore è eccellente e le hitbox dei nemici sono sicuramente sufficienti (anche se non perfette). A livello di fluidità non ci possiamo lamentare, il gioco non singhiozza nemmeno nelle fasi più concitate con molti elementi a schermo ed è onestamente un piacere da vedere. Le texture sono state ben curate, così come luci e ombre che riescono a regalare più e più volte immagini e sequenze spettacolari: abbiamo apprezzato veramente molto il lavoro svolto dal team di sviluppo in questo senso e siamo felici di evidenziare i grossi passi in avanti fatti rispetto al precedente capitolo della serie.

Nota di merito anche per la colonna sonora: le musiche presenti sono piuttosto accattivanti e riescono a intrattenere il giocatore tra una partita e l’altra, mentre gli effetti audio in-game (così come i suoni delle armi) sono puliti e adatti al contesto.

Conclusione

 

Titanfall 2 è un vero e proprio sequel: parte dalla base del predecessore migliorandolo praticamente sotto ogni aspetto. Abbiamo apprezzato moltissimo la presenza del single-player, lo stile dei combattimenti e l’interazione con i mech, ma purtroppo il bilanciamento imperfetto, la campagna troppo corta e alcune mappe non particolarmente ispirate non permettono al gioco di ambire a una valutazione superiore. Il gioco è indubbiamente consigliato a chi ha apprezzato il primo Titanfall, ma crediamo possa piacere anche agli appassionati di fps in cerca di un’esperienza diversa rispetto a quella proposta dai colossi del settore.  

This post was published on 1 Novembre 2016 11:05

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